Secondo volume per Qual è il posto piu’ lontano da qui?, saga distopica di Tyler Boss e Matthew Rosenberg che Bao Publishing sta pubblicando in Italia. MegaNerd l’ha letto per voi!
Il pericolo più grande che l’uomo può affrontare nella sua esistenza, è l’uomo stesso. Ce lo insegna la storia, così come la cronaca di tutti i giorni. Ma ce lo sottolineano anche molti racconti, libri, fumetti, film e serie TV. La nostra specie ha quella sadica capacità di fare del male al prossimo nei modi più indicibili e immaginabili riuscendo spesso a tirare fuori il peggio di sé.
Se in Qual è il posto più lontano da Qui? vol. 1 Matthew Rosenberg e Tyler Boss ci hanno dato un assaggio di quella che è la crudeltà (oltre la bizzarria) dei giovani abitanti del mondo post-apocalittico dove sono ambientate le avventure degli adolescenti della famiglia Academy, in Casa dolce Casa, sottotitolo del secondo libro, gli autori spingono il piede sull’acceleratore, in particolare sulla componente violenta.
Rosenberg e Boss ci mostrano come le persone, indipendentemente dall’età, possano essere guidati da istinti selvaggi e animaleschi se catapultati in situazioni avverse. Nonostante gli Estranei continuino ad essere le figure sfuggenti, misteriose e inquietanti viste nei primi capitoli, in questo secondo volume della saga Image presentata in Italia da Bao Publishing è ancora l’uomo il pericolo maggiore. Almeno per il momento.
Casa Dolce Casa, segue le drammatiche vicende di Perdersi alla fine del mondo (qui la nostra recensione), volume che era stato fitto di avvenimenti e di interpreti e che era culminato in un cliffhanger finale drammatico, dove la famiglia degli Academy si ritrovava disorientata, smembrata e in difficoltà come non mai.
Ricordiamo che in Qual è il posto più lontano da qui? la razza umana è composta per lo più da bambini e adolescenti, con gli adulti relegati a una netta minoranza.
Una delle domande che tutti si erano posti nel corso del primo libro era stata: cosa è successo a Sid, la ragazza incinta sparita dopo una manciata di capitoli e al centro del casus belli che ha scatenato gli eventi di Perdersi alla fine del mondo?
I due autori ci danno le prime risposte in questi nuovi capitoli dell’epopea distopica da loro creata, concentrandosi sulle vicende di solo alcuni dei protagonisti principali, adottando una narrazione alternata tra presente e passato che ci permette di scoprire, tra l’altro, il destino di Sid.
Camina, guerrero, camina…Por el sendero del dolor
3 storie con 3 protagonisti diversi, dal passato (e probabilmente dal futuro) intrecciato: Sid, Oberon e Alabama. Tutti componenti di quella che fu la Academy, con un destino ben delineato… e che non promette rose e fiori!
Ricordate la missione della Academy in Perdersi alla fine del mondo? Trovare Sid. Casa dolce casa riavvolge il nastro e ci riporta all’inizio del primo volume e alla notte della festa della Academy. Dopo essere stata aggredita da uno dei suoi compagni Prufrock, la giovane scappa dalla famiglia portandosi dietro una pistola, una mappa, il suo disco… e ovviamente il bambino in grembo. Assistiamo, quindi, all’avventura on the road di Sid che percorre alcune tappe parallele a quelle dei suoi amici e che la portano a esplorare luoghi già visti e a incontrare le altre ‘famiglie’, come la gang del Market, i Pig, Nonna e i suoi scagnozzi. Ma Sid entra in contatto con nuove bande, come i Rottamatori, altrettanto strampalate, ma non per questo meno particolari e sinistre. L’ingenuità e la purezza dell’animo della ragazza, rendono gli eventi drammatici che circondano Sid, più digeribili e leggeri rispetto alla realtà dei fatti.
Facciamo un balzo nel presente: le avventure di Oberon e Alabama hanno dei toni più angoscianti e ci mostrano le vicende di due dei più tenaci e coraggiosi componenti del team della Academy. Se per Oberon si tratta della storia sulla scoperta degli originali abitanti delle foreste, i Wild, e sull’adattamento a un nuovo stile di vita, per Alabama si tratta di cercare a tutti i costi di fuggire dalle grinfie dei sadici Keeper, una famiglia composta per la maggior parte da adulti. Impresa che la metterà a durissima prova.
Tassello dopo tassello, Qual è il posto più lontano da qui? prende forma
Rosenberg e Boss continuano nell’accurato worldbuilding del mondo distopico di Qual è il posto più lontano da qui?, aggiungendo un piccolo tassello alla costruzione della trama principale. Rispetto al primo volume, gli autori rallentano il ritmo forsennato, preferendo esplorare le avventure di un piccolo team dei personaggi tra passato e presente, ed approfondiscono ulteriori aspetti e dinamiche delle famiglie protagoniste de Qual è il posto più lontano da qui?. Vengono introdotte nuove bande, come i Rottamatori, i Wild e i Keeper. Tre gruppi ben delineati dagli autori, molto differenti tra loro che adottano diversi metodi di approccio alla vita e alla sopravvivenza, ma che soprattutto guardano agli altri gruppi in maniera differente.
Rispetto al primo numero dove veniva messa molta carne al fuoco, in questo volume gli autori impreziosiscono la storia di una maggiore cura dei personaggi di cui sviluppano le vicende, Sid, Oberon e Alabama. Rosenberg e Boss ci fanno empatizzare, affezionare ai protagonisti e permettono ai lettori di poter assaporare meglio le atmosfere e le ambientazioni di Qual è il posto più lontano da qui?
L’ultima parte, quella che si concentra su Alabama, ex capo della Academy, è senza ombra di dubbio la più toccante e snervante con l’epilogo più drammatico. Come già detto in occasione di Perdersi alla fine del mondo, gli autori traggono ispirazione da altre opere del recente passato (su tutte The Walking Dead e The Last of Us), ma riescono a tenere alta l’attenzione del lettore con una trama avvincente e ben ponderata, migliorando la narrazione rispetto ai primi sei atti del volume precedente e mantenendo lo stile inconfondibile di ‘mini capitoli’ che risulta meno invasivo rispetto al passato.
Grazie a una piccola anticipazione mostrata nelle prime pagine del VII atto (la mappa di Sid) Rosenberg e Boss ci segnalano che hanno ancora molte sorprese in serbo per i lettori, molti personaggi da presentare e luoghi ancora da esplorare.
Conclusioni
Qual è il posto più lontano da qui? si conferma con Casa dolce Casa, una delle migliori collane del catalogo di Bao Publishing.
Se Perdersi alla fine del tempo ci era piaciuto, questo secondo volume ci è piaciuto ancora di più. Adottando ancora una volta uno stile di narrazione particolare, gli autori ci danno le prime risposte, mostrano nuovi personaggi e forniscono i primi dettagli sulla figura degli estranei e sul fato degli adulti, tramite le avventure di Sid, Oberon e Alabama.
Il segreto di questo fumetto è senza ombra di dubbio l’ottima costruzione della storia e la cura della caratterizzazione dei suoi interpreti e protagonisti, con una qualità generale in costante crescendo. Rispetto a un primo volume carico di avvenimenti e a tratti caotico, in Casa dolce Casa vengono concentrate le forze su pochi eventi e personaggi che crediamo saranno tasselli fondamentali per lo sviluppo finale del romanzo visivo di Rosenberg e Boss. I due delineano in maniera più chiara la direzione che vogliono far prendere alla loro opera post- apocalittica con protagonisti dei teenager che se vogliono vivere, non hanno tempo di essere ragazzini.