Il 27 Giugno 2019 Planet Manga porta in Italia la magistrale opera di Inio Asano: Reiraku – La caduta. In quest’ultima, l’Autore si spinge davvero oltre, andando ad analizzare il disagio esistenziale della nostra società
Reiraku – La caduta, edito da Planet Manga, è una delle opere più potenti del celebre mangaka Inio Asano, già autore di opere d’alto calibro come Buonanotte PunPun, Solanin o La ragazza in riva al mare. Attraverso il manga in questione, l’autore riesce perfettamente a portare su carta quella che è la frenetica società contemporanea da noi vissuta e le conseguenze a cui questa può portare a livello psicologico, individuale e relazionale. Non a caso, il titolo dell’opera fa ben pensare a quella che è la condizione umana di “declino”: almeno una volta nella vita si sperimenta un momento di crollo, un momento in cui ogni cosa sembra non avere più senso. Questo, in parte, è dovuto indubbiamente al funzionamento della nostra società che, potremmo definire, disagiante. Ed è su questo meccanismo di disagio che si basa l’opera.
La trama – Sei felice della tua vita?
A tutti noi capita di riflettere sulla propria vita, sulla propria condizione. Perlomeno una volta nella vita capita di fermarci a chiederci quanto siamo soddisfatti di ciò che abbiamo fatto e di ciò che abbiamo vissuto così come di ciò che abbiamo raggiunto, delle nostre azioni e delle nostre esperienze. E lo siamo? Siamo soddisfatti? Certo, spesso capita di esserlo. Talvolta però possiamo piuttosto renderci conto del contrario e, dunque, iniziamo a rimuginare sul passato: forse ci saremmo dovuti comportare diversamente in quell’occasione? Forse avremmo dovuto seguire un percorso di studi diverso? Forse non ci saremmo dovuti arrendere dinanzi a quell’amore tanto agognato nei tempi di gioventù, quell’amore che ci faceva sentire tanto felici e tanto sicuri?
Insomma, la vita è fatta di esperienze e non sempre quelle che viviamo sono soddisfacenti per noi. Il più delle volte finiscono per non esserlo e ciò è dovuto al normale funzionamento dell’essere umano, lo stesso che lo condanna a un’eterna insoddisfazione. Ed è proprio circa questa riflessione, questo voltarsi indietro e guardare al passato in maniera malinconica e pentita che ruota l’opera. Quest’ultima, difatti, narra la storia di Kaoru Fukasawa, un famoso mangaka che, dopo aver portato a termine la sua opera di maggior successo, all’apice della sua carriera, vive una sorta di blocco emotivo che lo costringe a ripensare a sé stesso e alla sua vita.
Ma Kaoru cosa vede quando volge il suo sguardo al passato? Non vede né soddisfazione né insoddisfazione, ma timore. Timore generato dallo sguardo di una donna su di lui. Uno sguardo che, senza bisogno di parole, esprime tutto il suo dissenso nei confronti della sua persona. Tutto a causa della sua ossessione per il lavoro.
La dualità: ciò che siamo e ciò che avremmo potuto essere
Inio Asano con 𝗥𝗲𝗶𝗿𝗮𝗸𝘂 ci descrive il disagio della rinuncia. Spesso nel corso della vita accade che si debba rinunciare a qualcosa o a qualcuno, pur di ottenere qualcos’altro. Impostare delle priorità ed accantonare il resto è l’errore che viene commesso dal protagonista.
Asano riesce, grazie alla sua dote comunicativa diretta, cinica e cattiva, a mandarci un messaggio molto chiaro: spesso, solo quando è troppo tardi, ci si rende conto di quanto abbiamo sacrificato per un bene, perdendone di vista un altro. In questo caso si fa leva sulla carriera e sulla condizione di maturità raggiunta dal protagonista, il quale si rende conto del tempo perso e della mancanza di una solida base a cui appoggiarsi nei momenti di sconforto. Base che, per quante soddisfazioni possa apportare, una carriera non sarà mai in grado di darti.
Manga come mezzo di denuncia sociale
L’opera funge da critica al sistema odierno, il quale spinge i giovani a seguire principi imprenditoriali e di realizzazione eccessivamente irrealistici. È bello inseguire l’ambizione, ma è una fantasia mortale per coloro che non hanno l’equilibrio emotivo per bilanciarla con altri valori.
La tavola in cui si vede Kaoru osservare, alla stazione, una coppia felice con figli, dopo aver salutato Chifuyu e in cui immagina di essere al loro posto con la giovane Chifuyu stessa, fa riflettere, ed è simbolo dell’infelicità del protagonista, ormai con le spalle al muro a guardare dritto in faccia ciò che sarebbe potuto essere e non è stato, per sua scelta.
Reiraku sembra rappresentare la visione del mondo di Asano sulla generazione di trentenni (soglia dei quaranta) immatura ed insicura, refrattaria a prendersi le proprie responsabilità. Caso esemplificativo per eccellenza è il momento in cui Kaoru inizia ad elencare tutta una serie di giustificazioni ai propri amici, sposati, con figli e famiglia, sul perché avesse deciso di non avere figli. Il tutto mentre si trascina alle spalle un matrimonio infecondo senza alcun futuro.
Il buon Kaoru realizza amaramente che aveva la felicità a portata di mano, ma non ha mai avuto il coraggio di coglierla. Anzi, ha preferito “fuggire”, spostando altrove la sua inquietudine, nel mondo in cui si è condannato a vivere in virtù di un obiettivo, in virtù di un sogno.
Conclusioni
Reiraku è un manga complesso che andrebbe spulciato a fondo e su cui bisognerebbe riflettere in maniera autentica e decisa, andando oltre la mera superficie in quanto ragiona proprio su quello che è il vuoto emotivo che attanaglia la nostra società e, ci ricorda, quanto la vita non dovrebbe essere fatta di estremi. Difatti, il messaggio che si vuole mandare è proprio quello concernente la necessità di non farsi divorare dai propri obiettivi e dai propri sogni ma bilanciare il tutto in maniera tale da raggiungere soddisfazione in più campi della vita possibili.
Pochi sono gli autori che riescono a portare in auge l’esistenziale disagio della nostra società. Uno di questi è indubbiamente Asano che non si limita a fare ciò ma si allarga anche, restituendocelo in maniera chiara e trasparente, anteponendo l’analisi psicologica al mero intrattenimento.