Il Rosso di Edimburgo prova a tornare a una sorta di normalità dopo il ciclo dell’Apocalisse… ma nel mondo di Samuel Stern, “normalità” non fa mai rima con “tranquillità”. Perché dopo aver saltato un ostacolo, ce ne sarà sempre… Ancora Uno.
Riprendersi dopo aver affrontato un periodo difficile non è mai facile. Non lo è per noi, gente comune alle prese con problemi comuni, figuriamoci per uno abituato a rispedire demoni all’inferno (anzi, a Legione), che negli ultimi mesi ha persino guardato in faccia l’Apocalisse. Ma la cosa peggiore è non è neanche stata quella… alle battaglie ormai ci è abituato, per quanto feroci e fuori dalla normale comprensione possano essersi. Il suo mondo è fatto così, Samuel Stern lo sa.
No, la cosa peggiore è stata dire addio a un vecchio amico. Quello è un dolore che non passerà probabilemente mai. Per tutto il resto… beh, si tira avanti. Come sempre. Magari cercando di ricaricarsi in qualche modo, provando… anzi… sperando di avere un periodo di tranquillità per rimettere insieme i pezzi, per poi tornare su un immaginario ring, consapevole che dopo aver battuto un avversario, ce ne sarà sempre Ancora Uno.
Samuel Stern è ferito, ma non spezzato
Il compito di riportare un po’ di tranquillità nella vita del “Rosso” è stato affidato ad Andrea Guglielmino, uno scrittore che noi di MegaNerd conosciamo bene (spesso abbiamo ospitato suoi articoli) e che ora – con quattro storie all’attivo – è diventato ufficialmente lo sceneggiatore più prolifico del mensile di punta della Bugs Comics, alle spalle solo di Gianmarco Fumasoli e Massimiliano Filadoro, creatori del personaggio. Guglielmino è uno sceneggiatore abile, capace di tenere alta l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima pagina e che ormai conosce il mondo di Samuel come le sue tasche.
Non a caso ritroviamo un personaggio ferito, in preda a incubi (ma saranno davvero tali…?) e a paure molto più accentuate rispetto a… prima. Prima dell’Apocalisse, prima che il mondo si scordasse di lui. Il tutto, condito da senso di colpa nei confronti della figlia che lo sta divorando dall’interno. In questo però è fondamentale l’aiuto del suo fraterno amico Duncan, il prete che lo segue nella sua eterna lotta contro i demoni. Da uomo di Chiesa, Duncan cerca di instillare nel Rosso almeno un briciolo di speranza, necessaria per non crollare definitivamente.
In questo numero (il #62 della serie) Padre Duncan non ha molto spazio se non per poche parole di conforto, proprio perché bisognava rimettere a fuoco Samuel. Il Rosso si getta a capofitto in un nuovo caso, coinvolto dal subdolo Cranna, vecchio ispettore alleato del nostro eroe che da qualche tempo nasconde dentro di sé qualcosa di spaventoso, oltre che pericoloso. No, non parliamo di un semplice segreto: Cranna è posseduto dall’Informe, un demone che sta cercando di nascondersi al mondo, con l’obiettivo di diventare sempre più potente prima di stringere la sua morsa intorno alla nostra realtà.
Samuel ignora tutto questo e accetta l’invito dell’Ispettore, il quale gli propone una “missione” del tutto particolare: infiltrarsi in un carcere per far confessare un uomo accusato di aver ucciso sua moglie. Ovviamente l’uomo è posseduto da una presenza demoniaca e serve l’aiuto del Rosso per tirarla fuori dalla vittima e ricacciarla in Legione…
…se Legione ci fosse ancora, ovviamente. Nell’universo di Samuel Stern l’inferno non esiste più e i demoni ora vivono letteramente in mezzo agli esseri umani, cibandosi dei deboli, occupando i loro, i nostri, corpi. Una rivelazione tremenda, che sembra non avere sbocchi… perché se l’inferno/Legione non esiste più, che fine fanno i demoni che vengono uccisi? Possibile che ora anche per loro, come per gli uomini, ci sia il grande mistero della morte? Domande che al momento non troveranno risposta, ma che ci metteranno di fronte a un nuovo incubo.
Samuel accetta di entrare sotto copertura nel carcere di Edimburgo per provare a indagare sul prigioniero, che sembra aver perso l’uso della parola. Cranna è convinto che sia posseduto, Samuel percepisce qualcosa di strano, ma non riesce a trovare lo spiraglio giusto per entrare in contatto con lui. Ci mette un po’, ma alla fine riesce a entrare nella sua mente, dove trova il caos più totale. Ci sono più “crepe” dalle quali può essere nato il demone, ma è difficile capire esattamente qual è stato l’episodio scatenante.
Viaggio nella psiche di un uomo, cercando di capire come può essere avvenuto un brutale assassinio, come può essere avvenuta la possessione.
La storia, disegnata da Sara Stella Scalia, al debutto sulla serie, prosegue con almeno due o tre colpi di scena niente male, perfettamente orchestrati dallo sceneggiatore: sì, ovviamente Samuel riesce a trovare il demone che si era impossessato del povero Robert Frost, inconsapevole pedina di creature al di là dell’umana comprensione. Ma la cosa interessante sarà vedere come ci riuscirà, percorrendo la strada che lo porterà a capirne di più sul nuovo status quo dei demoni, ma che probabilmente alla fine non lo vedrà pienamente vincitore.
Dunque se non vince, il Rosso perde? No, non proprio. Però resterà con l’amaro in bocca, con una sensazione di incompiutezza di cui beneficerà qualcun altro…
Più di così non posso proprio svelare per non rovinarvi la sorpresa, ma sappiate solo che il periodo dietro le sbarre del nostro eroe sarà davvero intenso, al punto che mi sarebbe piaciuto che la storia avesse un respiro maggiore delle 64 pagine in cui è relegata. Sono convinto che se fosse stata divisa in due numeri, dunque avendo il doppio dello spazio a disposizione, il team creativo ci avrebbe trascinato ancora più nelle profondità di questo nuovo incubo.
Gugliemino riempie la storia di piccoli riferirimenti alle altre storie che ha scritto per la serie, creando così una sorta di “continuity nella continuity” che farà divertire il lettore a cogliere i vari riferimenti. Davvero buono il debutto di Sara Stella Scalia, che entra in questo mondo con un tratto deciso che si sposa perfettamente con storia e personaggi.
Per Samuel si addensano nuove nubi all’orizzonte, ma forse, un giorno, potrà finalmente vederle diradate.
Non oggi però. Oggi c’è un nuovo demone da guardare negli occhi. Un altro.
Ancora uno.