Abbiamo visto la prima puntata di “She-Hulk: Attorney at Law” in uscita il 18 Agosto su Disney+. Queste sono le nostre impressioni.
Il 18 agosto è finalmente arrivato sebbene carico di nubifragi e temperature anomale. Assieme alla prima perturbazione atlantica degli ultimi mesi, questa giornata ci porta anche la prima la prima puntata di “She-Hulk: Attorney at Law“, la serie Disney+ che introduce nel Marvel Cinematic Universe la controparte al femminile del gigante verde. She-Hulk è un personaggio creato da Stan Lee nel 1980 sulle pagine di “The Savage She-Hulk“. L’idea venne al sorridente Stan alla luce del grande successo de “L’incredibile Hulk” che vede Lou Ferrigno nel ruolo del Gigante di Giada, e de “La donna bionica“. Piccolo spoiler: dopo la visione della prima puntata dello show creato da Jessica Gao e diretto da Kat Coiro la giornata non è migliorata.
Il primo episodio di “She-Hulk: Attorney at Law” ci proietta in medias res nella vita da avvocato di Jennifer Walters, interpretata in maniera impeccabile da Tatiana Maslany. Se c’è un punto di forza enorme da attribuire a Kevin Feige e al suo staff è quello di saper scegliere in maniera ottimale gli attori per i propri personaggi. Tatiana Maslany non sfugge a questo tradizione: la sua Jennifer Walters/She-Hulk è assolutamente credibile grazie ad un’interpretazione esilarante del personaggio, tratteggiandone gli elementi distintivi tipici del fumetto. La Maslany riesce con naturalezza e autoironia ad alternare i momenti in cui il personaggio è impacciato ai momenti di decisa autorevolezza, fino ad arrivare all’aggressività peculiare del supereroe.
Jennifer Walters rompe la quarta parete rivolgendosi direttamente al pubblico, prendendolo per mano nella narrazione delle sue origini. Assistiamo pertanto alla storia delle genesi di She-Hulk. Durante una gita in macchina con il cugino Bruce Banner, la coppia viene attaccata da una nave aliena Sakaariana. Nello scontro la macchina cade in dirupo e il sangue dei due cugini entra in contatto. Grazie a questa sorta di trasfusione sanguigna casareccia e del tutto casuale viene generata in Jennifer Walters la mutazione che fu di Bruce Banner.
Eh si, non è nemmeno un spoiler: in questa prima puntata compare Mark Ruffalo nei panni di Bruce Banner e ci vengono rivelati alcuni dettagli interessanti sui progressi fatti da Banner nel controllare la trasformazione in Hulk nonché alcuni aspetti inediti della vita del Golia Verde immediatamente dopo il blip causato da Thanos.
Il resto dell’episodio è incentrato nell’addestramento che Bruce riserva a Jennifer. Addestramento necessario alla luce dei sacrifici fatti da Banner nel corso degli anni per riuscire a contenere la presenza di Hulk. A questo punto, ci duole dirlo, la serie scende sotto il limite della dignità. Assistiamo alla pantomima dell’allieva che supera il maestro. Scopriamo infatti che la Walters, oltre ad essere forte almeno quanto il più celebre cugino, riesce da subito a controllare le trasformazioni e a mantenere l’equilibrio perfetto e la coesistenza tra l’uomo e la bestia, caratteristica che Bruce rivendica con orgoglio sotto il nomignolo di “Smart Hulk” (ma ci tiene a sottolineare che tale nomignolo gli è stato affibbiato dall’opinione pubblica). Il tutto potrebbe funzionare abbastanza bene se non fosse per il fatto che questa parte centrale dell’episodio è condita da una sequenza di gag e battute in perfetto stile Disney. Se ci aggiungiamo anche che la palestra di allenamento è una splendida località balneare immersa nel verde allora ci sembra di assistere ad una versione muscolosa e alterata dai raggi gamma di Shrek e Fiona, dove del lungometraggio di Dreamworks non manca nulla, nemmeno i rutti. Ultimo elemento non proprio trascurabile sono gli effetti in CGI che, seppur migliorati rispetto ai trailer che avevamo visto nei mesi passati, sembrano essere ancora approssimativi e non in linea con le altre produzioni di Marvel Studios.
L’episodio si conclude mestamente con un alterco da Bruce e Jennifer sull’opportunità che quest’ultima possa riprendere serenamente la carriera da avvocato alla luce dei nuovi poteri acquisiti e con uno scontro tra She-Hulk e Titania (interpretata da Jameela Jamil) che, dunque, fa la sua prima apparizione.
Dimenticavamo: c’è una scena post-credit al termine dell’episodio, il che lascia intendere che sono confermati i rumors secondo i quali ognuno dei 9 episodi conterrà una sequenza dopo i titoli di coda che, teoricamente, servirà per introdurre l’episodio successivo. La sequenza post credit di questo primo episodio serve solo, purtroppo, a raschiare il fondo del barile.
In conclusione, l’episodio pilota di “She-Hulk: Attorney at Law” ci ha deluso. Il livello qualitativo generale ci è sembrato sensibilmente inferiore allo standard garantito (seppur altalenante) delle altre serie dei Marvel Studios.
Ci preme ribadire un concetto fondamentale: questo articolo non vuole essere una recensione perché dopo un solo episodio non ci sono elementi per esprimere un giudizio e sarebbe pertanto scorretto provare ad azzardarne alcuno. Il presente articolo è solo una raccolta di sensazioni maturate a caldo durante la visione del pilot di “She-Hulk: Atttorney at Law“. Chi ha avuto la possibilità di vedere in anteprima i primi 4 episodi paragona questo show ad “Ally McBeal“. Se fosse vero, e non abbiamo elementi per dubitarne, sarebbe un deciso passo avanti rispetto alla pochezza di questo primo episodio in cui gli aspetti legati alla carriera lavorativa da avvocato di Jennifer Walters sono solo accennati.
Riteniamo che “She-Hulk: Attorney at Law” abbia il potenziale per incidere fortemente nel Marvel Cinematic Universe: c’è il debutto di un personaggio carismatico e interessante come She-Hulk. Ci sono comprimari di valore come Abominio (interpretato da Tim Roth), l’Hulk “canonico” (saldamente nelle mani di Mark Ruffalo) e la comparsa del Daredevil di Charlie Cox. Sin da questo primo episodio percepiamo una forte connessione con gli eventi dell’MCU, cosa che abbiamo registrato molto saltuariamente sulle altre serie di Marvel Studios. Inoltre, da vecchi nerd incalliti, ci aspettiamo anche degli sviluppi importanti sul personaggio di Bruce Banner. Insomma, le basi ci sono tutte per fare di “She-Hulk: Attorney at Law” una gran bella serie. Il nostro auspicio , dopo la visione del primo episodio, è quello di venire smentiti e di non raccontare, a visione completata dell’intero show, di una grande occasione mancata.
Non ci rimane che vedere come prosegue lo show. L’unica certezza è che non mancherà la nostra recensione definitiva in merito.
Voi avete visto il primo episodio di “She-Hulk: Attorney at Law“? Cosa ne pensate? Siamo curiosi di sapere la vostra opinione. Scrivetecela nei commenti!
She-Hulk
Tatiana Maslany: Jennifer Walters/She-Hulk
Mark Ruffalo: Bruce Banner/Hulk
Tim Roth: Emil Blonsky/Abominio
Jameela Jamil: Titania
Charlie Cox: Matt Murdock/Daredevil