Shin Nosferatu di Roberto Recchioni – Le nostre impressioni

Shin Nosferatu è l’ultima opera di Roberto Recchioni resa disponibile da Edizioni BD nella collana J-POP Manga Presenta. Queste sono le nostre impressioni

recensione shin nosferatu

Roberto Recchioni non rende mai le cose facili. Parlarne, riferirsi a lui nei molteplici contesti artistici in cui il suo nome trova spazio alza sempre contraddittori tra chi lo eleva ad artista dall’ineguagliabile talento, uomo dotato di quel quinto senso e mezzo che per anni è stata la sua (s)fortuna, e chi ha brevettato tritacarni appositi per biasimarlo comunque e ovunque. Per questi ultimi, parafrasando con le dovute cautele Andreotti, a parte le guerre puniche gli viene attribuito veramente di tutto. Chiudo queste prime righe con un doveroso disclaimer: quelle che seguono sono semplici impressioni personali che non aspirano a essere Verbo.

Tanto premesso, RRobe, al secolo Roberto Recchioni, firma testi e disegni di Shin Nosferatu, pubblicato da Edizioni BD all’interno della collana “J-POP Manga Presenta” e la prima cosa che penso dopo averlo letto ed esaminato per diverse volte è: perché l’editore lo propone sotto l’etichetta J-POP Manga? Con tutta probabilità esiste una spiegazione ufficiale che ho perso ai tempi della presentazione del progetto; ciò detto, non l’ho capito. Perché Shin Nosferatu finisce nella collana manga e simili dell’editore? Questo è il primo fattore che crea in me confusione, il primo di tanti che mi costringe ad anticipare la chiusura di queste brevi impressioni: Shin Nosferatu è un’opera autoreferenziale che sta a me come il sole al Conte Orlok.

Ora, sarebbe ingeneroso e bugiardo non riconoscere a Recchioni un gran talento, molte delle tavole di Shin Nosferatu sono bellissime, tuttavia così piene di referenze che si trascorre il tempo a indovinare le relative ispirazioni dell’Autore che ad apprezzarne veramente stile e contenuto.

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Shin Nosferatu è un’opera o un’operazione?

Shin Nosferatu è per me da intendersi come un’operazione, più che come un’opera. Quello che, se vorrete, potete stringere fra le mani è un volume di eccellente fattura, la rilegatura fa gridare al miracolo per quanto è curata, dotato di sovraccoperta, proposto al prezzo di 16,00 euro. Nel titolo l’apposizione di Shin precede Nosferatu e viene giustificata tanto dall’editore quanto da Marco Manetti (che ne firma la prefazione) dall’essere il Nosferatu di Recchioni vero ovvero nuovo e, quando serve una sola parola per dire tutto, rivolgersi ai giapponesi aiuta sempre. Pensate a Shin Devilman, Shin Ultraman e via discorrendo; la verità secondo me è che l’epiteto serve per far incazzare meno i puristi e giustificare le operazioni annesse.

Non volendo credere che in questo caso Recchioni sia arrivato a intendere il suo Nosferatu come vero rispetto ai precedenti, ne deriva che anche in questo caso Shin serva da parafulmine. Però se tant’è mi chiedo, nella sua interpretazione c’è qualcosa di nuovo che ne faccia valere l’acquisto? Per me la risposta è no. Certo, vale il contrario se siete seguaci dell’autore, ma se uno dei vostri feticci è la creatura più spaventevole e affascinante che da secoli popola le arti tutte, Shin Nosferatu nulla crea, aggiunge, o ancora meglio evoca. Ripeto, è un’opinione personalissima, state sereni.

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Dicevamo Nosferatu. Come il titolo suggerisce è dunque il capolavoro espressionista di Friedrich Wilhelm Murnau ad aver trafitto il cuore di Recchioni ancor più del sempiterno Dracula di Stoker. Questo oltre che nel plot dell’operazione emerge nello stile del racconto. Le tavole sono mute e i capitoli in cui idealmente si divide sono intervallati dai cartelli (o didascalie, se preferite). Fanno eccezione alcune parole che l’Autore individua come chiave nella trama e che vengono usate a mo’ di tuoni che rimbombano nella valle dell’orrore, quella che magistralmente fu la versione personale di Dracula firmata da Murnau pervasa da bui torvi e giochi di controluce.

La storia si dipana veloce verso il triste epilogo in cui Recchioni rende omaggio alla triste Ellen, tante volte lasciata indietro nei ricordi di noi tutti per l’arrivo dei primi raggi del sole che annientano il Conte Orlok.

E veniamo a lui, Orlok, il non-morto condannato ad imperitura solitudine. In lui Recchioni racchiude tutto. Credo questo. Se Shin Nosferatu fosse stato pensato come parte di un portfolio dedicato anche a quest’ultimo, avrebbe fatto centro.

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Più che in tutte le altre tavole, quelle in cui Nosferatu è presente si fanno ammirare. L’Autore lo riempie di referenze, una su tutte, la bestia che dilania Akira Fudo in Devilman. In lui inoltre io ritrovo l’Idea del Male di Berserk che avvolge tutto di dolore e terrore, gli occhi spiritati di Friedrich Gustav Max Schreck e la follia danzante di Klaus Kinski. In tutto questo c’è del bello, è innegabile. Gli extra presenti a fine volume propongono le idee di copertina poi scartate e sono altrettanto affascinanti.

Tuttavia questo non basta a sostenere né l’opera né l’operazione. Manca nella storia quella razionalità di fondo squarciata dall’illogicità che permea il mito di Dracula e dei suoi illustri successori citati. Si sceglie di prediligere la cieca forza maligna del non-morto (se non per un paio di tavole dedicate alla bellissima Ellen), la sua disumanizzazione. Bene. Non c’è però alcuna vibrazione in questo senso, rimane un volume solo bello da sfogliare.

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Tra me e Shin Nosferatu non è scattata alcuna scintilla. Trovo stonata l’impostazione del volume, il perché venga proposto sotto l’etichetta J-POP Manga, lo Shin che tutto giustifica, comprese queste operazioni commerciali. E dunque penso: l’evocazione del male, lo strascicato malessere che rimane dopo aver letto Dracula o visto per la prima volta la pellicola di Murnau.

Non basta la réclame affinché magicamente si materializzino. E su quest’aspetto non me la prendo certo con l’Autore, ma con chi deve per forza convincerci che gli asini sanno volare.

Shin Nosferatu

Shin Nosferatu

Testi e disegni: RRobe (Roberto Recchioni)
Edizione: Edizioni BD/J-POP Manga
Formato: 15x21, bross. con sovracc. 160 pp, b/n e col
Dove trovarlo: Fumetteria, libreria, store online
Prezzo: € 16,00
Voto:

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Sig.ra Moroboshi

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Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.

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