> Può un mondo così distante dal fumetto, come quello della filosofia, essere raccontato con immagini e balloon? Socrate, la graphic novel dell’editore BeccoGiallo, ci fornisce una esaustiva risposta
Quand’ho scoperto dell’esistenza di questo volume devo ammettere che sulle prime sono rimasto perplesso; avevo già sfogliato qualche albo che si poneva l’obbiettivo di presentare grandi pensatori attraverso il veicolo del fumetto, ma ogni volta ero rimasto deluso. Questo Socrate invece mi ha sorpreso positivamente grazie alla bontà della sua eleganza grafica, della sua accuratezza storica e linguistica, ma soprattutto per la capacità di raccontare una storia così lontana come fosse attuale. È impossibile non simpatizzare con il protagonista e tanto meno non lasciarsi coinvolgere dai suoi ragionamenti e dalla sua umanità così disarmante. Ma partiamo dal principio.
La storia ci viene narrata da Platone, l’allievo più famoso di Socrate e a sua volta grande filosofo; si comincia con un breve excursus della situazione politica e sociale nell’Atene del 399 AC, subito dopo veniamo catapultati nel celebre processo che vede Socrate accusato di non credere negli dei della città e di corrompere i giovani con le sue idee. Mentre il protagonista cercherà di difendersi di fronte ai cittadini ateniesi, dei flashback in bianco e nero ci faranno ripercorrere i punti salienti del suo pensiero, mostrandoci un Socrate immerso nella polis con i suoi allievi. Tra lezioni di filosofia, di politica e veri e propri insegnamenti di vita ci sarà anche spazio per la narrazione di alcuni famosi miti greci, rappresentati con delle ispiratissime illustrazioni come fossero ornamenti di un’anfora. Una volta condannato a morte dall’assemblea e condotto nelle prigioni sulle colline di Filopappos, il volume si dedicherà a una parte più intima del protagonista, restituendoci l’uomo più che il pensatore. Vedremo il suo rapporto con gli allievi, affranti per la decisione del maestro di affrontare le leggi nonostante gli fosse stata proposta una scappatoia, ma soprattutto scopriremo la sua semplicità e determinazione nel difendere i suoi principi fino alla morte.
Socrate è una graphic novel che coglie nel segno. Ci restituisce la storia del filosofo senza appesantire troppo la narrazione con molte elucubrazioni, piuttosto si concentra sui punti cardini del pensiero del protagonista e sulla sua figura umana, sulla sua etica. La sceneggiatura di Francesco Barilli è ben concepita e i dialoghi sono puntuali, riprendendo passi topici dei libri più famosi di Platone (gli unici in cui si parla di Socrate, dato che quest’ultimo non ha mai prodotto alcuno scritto).
I disegni di Alessandro Ranghiasci sono davvero ben curati, in particolare azzeccatissima la scelta del bianco e nero nei flashback e dello stile usato per la narrazione dei miti. Non è facile illustrare un albo in cui nella maggior parte delle vignette si discute e l’azione è ridotta all’osso, eppure Ranghiasci riesce a rendere dinamiche le movenze e le espressioni dei personaggi in maniera convincente. Particolare attenzione è stata usata nel rappresentare in maniera più verosimile possibile la vita della polis così come ci viene detto nelle note finali a cura dello stesso disegnatore e il risultato è più che soddisfacente.
Socrate è un volume che non può mancare nella libreria degli appassionati di filosofia o di storia, ma che allo stesso tempo è una lettura godibile per chiunque desideri avvicinarsi al grande pensatore.
Certo, è un volume che richiede attenzione e pazienza, ma le lezioni contenute al suo interno sono attualissime e non possono che arricchire chiunque sia disposto a leggerle.
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