Space Force – Recensione di un ironico viaggio nello spazio

Space Force ha fatto il suo debutto su Netflix, imponendosi come qualcosa di molto diverso da quello che ci aspettavamo. Satirica, assurda e ben scritta, con un Carell sempre in primo piano.

recensione space force stagione 1

L’enorme potere mediatico di Netflix è ormai innegabile, il suo modo di comunicare sui social coinvolge un numero sempre crescente di utenti e, bisogna ammetterlo, le sue strategie sono quasi sempre vincenti. Da qualche settimana nel catalogo ha fatto il suo debutto Space Force, una nuova workplace comedy che ci porta letteralmente sulla luna. Per attirare i suoi abbonati verso la novità, Netflix ha puntato sul suo protagonista, il gigante delle comedy (e non) Steve Carell.

Così facendo, ha colpito dritto al cuore tutti gli affezionati e nostalgici di The Office e di quell’eterno fuori luogo Michael Scott. D’altronde, è una strategia ben nota, questa, sopratutto nel mondo seriale, dove il miscuglio di cast è sempre all’ordine del giorno. Recentemente, l’abbiamo visto accadere con Elite, pubblicizzata per i protagonisti de La casa di carta, o con Sex Education e la sua Gillian Anderson, già ben nota per la storica X-Files. Anche una strategia vincente, tuttavia, può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Il rischio infatti è quello di tradire le aspettative dei fan, che il più delle volte vorranno vedere qualcosa di molto simile, se non uguale, al personaggio al quale sono già affezionati.

Space Force Mallory

Perché questo discorso? Perché se parliamo di Space Force, questo è stato il più grande difetto. Se è vero che Steve Carell è senza dubbio il punto di forza di tutta la serie, o meglio, lo è l’accoppiata Carell – Malkovich, è vero anche che lo stile di Space Force si impone come qualcosa di molto diverso rispetto a quello della famosa sitcom americana. Mark Naird è ben lontano dall’imbarazzante umorismo alla Michael Scott: più elegante e composto, Naird ricopre perfettamente la sua carica di generale e la usa ironia è intelligente e, potremmo dire, necessaria a reggere la pressione di una missione spaziale senza perdere il controllo. Episodio dopo episodio, il personaggio si fa più sfaccettato, grazie anche al Dott. Adrian Mallory, stretto amico e collega. Mallory è quanto di più diverso da Naird, uomo d’arte e di scienza, attento allo stile e all’etica, la loro accoppiata rispecchia l’eterna contrapposizione tra forza e scienza, uno dei punti cardine della satira di Space Force. Già, satira, perché ciò che ha deluso molti spettatori non è stata soltanto un’ironia meno pungente, ma probabilmente anche la difficoltà nel cogliere i riferimenti più o meno sottili a quel superficiale orgoglio americano e alla cieca corsa alla conquista e alla supremazia.

Space Force Angela Ali

Lo spunto principale è la missione affidata al generale Naird, quella di guidare una nuova frangia delle forze armate chiamata, appunto, Space Force, con lo scopo di conquistare e difendere militarmente la luna. Un progetto assurdo e fallimentare, nel quale però Mark si getta a capofitto con l’orgoglio e la rigidità propria del suo mestiere, forte della sua formazione militaresca. Il progetto sarà la base per poter puntare il dito contro l’ossessiva competizione internazionale americana, la corsa all’armamento e alla difesa, l’eterna prevalenza della forza sulla ragionevolezza della scienza. Greg Daniels e Steve Carell, creatori della serie, non hanno poi dovuto sforzarsi molto per trovare lo spunto da cui partire. La Space Force infatti, è un’idea reale dell’attuale governo statunitense, che lo scorso dicembre ha creato la United States Space Force, componente spaziale dello United States Strategic Command responsabile delle missioni spaziali, dei sistemi di lancio e dei satelliti, col potere di gestire l’astronautica militare. In realtà il progetto di una forza militare che si occupasse della difesa dello spazio era già in cantiene fin dagli anni ’70, ma l’attualità offre ben più spunti per una satira che finisce col portare sul piccolo schermo anche l’incompetenza delle tante figure che tengono le redini delle più grandi scoperte scientifiche nonché della vita stessa di milioni di cittadini.

Space Force Naird

Carell è dunque il grande protagonista delle vicende, grande punto a favore della serie, ma in un certo senso anche piccola pecca che non lascia spazio ai molti personaggi secondari, tranne rare eccezioni. La prima stagione di Space Force è composta in tutto da dieci episodi e ha fatto il suo debutto su Netflix lo scorso 29 maggio. Sperando in un rinnovo, non ancora confermato, vi consiglio di vederla mettendo da parte l’imbarazzante direttore della Dunder Mifflin Inc., ancora una volta unico nel suo genere.

 

 

 

Abbiamo parlato di:

Space Force

Space Force

Paese: USA
Anno: 2020
Stagioni: 1
Episodi: 10
Interpreti e personaggi: Steve Carell: generale Mark R. Naird John Malkovich: dott. Adrian Mallory Ben Schwartz: F. Tony Scarapiducci Diana Silvers: Erin Naird Lisa Kudrow: Maggie Naird Jimmy O. Wang: Dott. Chan Kaifang Tawny Newsome: Capitano Angela Ali
Dove vederla: Netflix
Voto:

Leggi tutte le nostre recensioni sulle serie TV
Avatar photo

Claudia Amici

Instagram MeganerdTwitter MeganerdLinkedin Meganerd
Il mio nome rispecchia la mia solare personalità. Sono appassionata di letteratura, drogata di serie tv e spacciatrice d'immagini per MegaNerd su Instagram.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *