Popolo di nostalgici e bambini Nintendo-dipendenti di tutto il mondo, unitevi nel nome del colorato e spumeggiante mondo dell’idraulico baffuto più famoso di tutti i tempi! Questa è la nostra recensione (senza spoiler) di Super Mario Bros. – Il Film
Arriva nelle sale italiane Super Mario Bros. – Il film, prodotto da Shigeru Miyamoto (creatore dell’omonimo videogioco che ha rivoluzionato l’universo del gaming e ideatore oltre che supervisore di altri illustri titoli come Legend of Zelda e Donkey Kong, tanto per citarne alcuni) e Chris Meledandri (produttore de Il Grinch, Cattivissimo me e Minions) e diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic. Dietro a tutto c’è Paramount e, ovviamente, sua maestà Nintendo, che appone la sua firma in ogni dove (a cominciare dall’emozionante logo anmation inziale) e impreziosisce ogni dettaglio con migliaia di riferimenti che faranno sciogliere anche i cuori più gelidi.
In breve: il film è una gioia per gli occhi, Mamma Mia!
Ma partiamo dal principio. Nel 1981 Nintendo fa uscire il gioco Donkey Kong, con protagonista (oltre all’omonimo scimmione) un carpentiere (baffuto a causa dei limiti dell’hardware dell’epoca, che non permettono di dargli un volto e una bocca definiti) che, inizialmente, non ha neanche un nome (è conosciuto solo come “Jumpman”). Il titolo è un grande successo nelle sale arcade di tutto il mondo e subito gli fanno seguito Donkey Kong Jr. (dove “Jumpman” ha trovato il nome di Mario e ricopre il ruolo del cattivo della storia) e, soprattutto Mario Bros., dove arriva anche Luigi, le tubature e i koopa (che qui sono ancora semplici tartarughe). Ma è nel 1985 che Miyamoto conquista il mondo, con il gioco di piattaforme e scorrimento laterale Super Mario Bros., lanciato come titolo di punta del neonato Nintendo Entertainment System (il NES). Quaranta milioni di cartucce vendute dopo, Mario Mario è ormai un’icona mondiale. Il gioco, ambientato in otto mondi, ciascuno dei quali è suddiviso in quattro livelli, per un totale di trentadue, ha come obiettivo quello di salvare la Principessa Peach dalle grinfie di Bowser e salvare il Regno dei Funghi. Peach che, tra le altre cose, ha preso il posto del primo amore di Mario visto in Donkey Kong. Del resto, è così bella, bionda e dai grandi occhioni blu, come si può resisterle?
Nintendo e Illumination Entertainment ci ripropongono la stessa identica storia (ma Peach non ha bisogno di essere salvata da nessuno, questa volta) in una versione pirotecnica e scoppiettante. Il film ha inizio quando i due fratelli idraulici italoamericani si ritrovano catapultati – dopo un misero tentativo di riparare una tubatura sotterranea – in un universo magico, popolato da bizzarre creature. I due, durante il tragitto attraverso un misterioso condotto, si dividono e lì – ovviamente – iniziano i guai. Il film utilizza lo stesso gameplay dei giochi di piattaforme, rivelandosi un giocattolo irresistibile per grandi e piccini. Visivamente potente e spettacolare, ma con una trama deboluccia. Mi spiego meglio: l’obiettivo di stupire e di catapultare lo spettatore nel mare dei ricordi, riesce alla perfezione, ciononostante, il divertimento è misurato. Fa ridere? Ogni tanto. Emoziona? Molto, se si è fan del videogioco. E se così non fosse? In quel caso, di emozione ne resta poca. A ogni modo, anche se non si aggiudicherà un Oscar o non verrà ricordato come un capolavoro d’animazione, rientra comunque tra i migliori adattamenti cinematografici di videogiochi. (Senza nulla togliere alla versione del 1993 con Bob Hoskins e John Leguizamo, che comunque ha il suo perché, tipo: perché l’hanno girato?)
Tornando a quello attuale, il ritmo è incalzante, privo di momenti morti e talmente frenetico che si ha l’impressione di trovarsi su una montagna russa. Inoltre – e non è poco – una volta usciti dal cinema avrete un solo desiderio: mettervi a giocare a Mario Kart, visto che tutto, in quel che avrete appena ammirato, è portato a spingervi su quel fronte.
Se non è una mossa geniale questa, ditemi, cos’altro lo è?
Super Mario Bros. - Il film
Claudio Santamaria: Mario
Valentina Favazza: Principessa Peach
Emiliano Coltorti: Luigi
Fabrizio Vidale: Bowser
Nanni Baldini: Toad
Paolo Vivio: Donkey Kong
Franco Mannella: Kamek
Paolo Buglioni: Cranky Kong
Gabriele Sabatini: Caposquadra Spike
Francesco De Francesco: Re Pinguotto
Giulietta Rebeggiani: Bazar Sfavillotto