Il primo volume di Teogonia attira sin da subito per la sua copertina dai toni decisi che mostra in primo piano quello che possiamo immaginare facilmente sarà il protagonista del manga. Noi di MegaNerd lo abbiamo letto e siamo qui per dirvi cosa ne pensiamo.
Teogonia nasce come light novel dalla penna di Tsukasa Tanimai nel 2017, per poi essere adattato come manga l’anno successivo da Shunsuke Aoyama (Koichiro Kawano si è occupato del character design). In Italia arriva cinque anni dopo grazie alla casa editrice saldaPress che, probabilmente, ne ha intuito il potenziale nonostante l’opera sia ancora in corso in patria.
Teogonia, come ci suggerisce il titolo stesso, narra una storia che ha a che fare con quei miti che hanno a che fare con la nascita o la discendenza degli dei, un terreno spesso battuto negli isekai. In questo caso, però, ci troviamo in un semplice battle shonen fantasy che non ha grosse pretese, se non quella di intrattenere i suoi lettori. Vediamo insieme la trama del primo volume.
“Vedi di non lasciarci la pelle, Kai!”
Kai e i suoi compagni lottano con coraggio per proteggere il villaggio dagli attacchi di orchi, macachi e altri semi-umani che seminano terrore nelle terre degli uomini. L’unico mezzo con il quale l’umanità è riuscita a contrastare, in parte, questa minaccia è la pietra divina. Ogni essere vivente ha il suo interno questa sorta di nucleo a forma di sasso, all’interno del quale si condensa la sua forza spirituale.
Uccidere qualcuno (o qualcosa) e appropriarsi di essa, permette a chi la ingerisce di diventare più forte. Dopo una dura battaglia, Kai e gli altri guerrieri mangiano la pietra contenuta all’interno di uno dei nemici e il ragazzo si rende conto di aver acquisito degli strani poteri. Tuttavia, inizialmente, non riuscirà bene a controllarli e arriverà molto vicino alla morte, consumato dalla magia che sta sbocciando dentro di lui.
Inoltre, durante il combattimento, ha sperimentato una sorta di trance che gli ha fatto ricordare sprazzi di una vita precedente e il pensiero non riesce a lasciarlo in pace. Nonostante la nuova forza acquisita, durante uno scontro finisce gravemente ferito ma viene salvato da Oruha, un giovane portatore della protezione. Coloro che la detengono sono riconoscibili da uno stemma divino che appare loro in volto, e sono considerate delle persone di alto rango. A Kai, le cui origini appaiono umili, dopo aver divorato la pietra appaiono gli stessi simboli sul viso. Com’è possibile?
Un buon protagonista?
Un buon battle shonen deve aver diverse caratteristiche, e tra queste c’è sicuramente quella di avere al centro della narrazione un personaggio che sappia tenere in piedi la storia e che abbia un carattere in grado di renderlo famigliare a chi legge. Certamente deve essere forte, abile nei combattimenti, ma deve essere simpatico e riuscire a farci entrare in empatia con lui.
Deve iniziare, insomma, un’avventura insieme, lunga o corta che sia. Nel caso di Kai non ho avuto l’impressione di un personaggio scialbo, ma non ho visto neanche un carattere forte da protagonista. Visivamente, poi, non ha nulla di “speciale” che al solo guardarlo ti fa dire: “è lui il protagonista!”. Non serve per forza avere chissà quali tratti somatici, ma dotare i propri personaggi di piccoli dettagli che fanno la differenza.
Guardate ad esempio un Denji di Chainsaw Man nelle prime tavole o nei primi minuti: è un ragazzo biondiccio come tanti altri, povero, mal vestito, eppure ha i denti appuntiti, lo sguardo da stupido, una benda sull’occhio. Lo vedi e ti incuriosisce subito, ti pone delle domande. Kai, invece, sembra un po’ piatto, ma potrebbe iniziare a stupirci nei volumi successivi.
Per ora, per quanto mi riguarda, non è bocciato come protagonista, ma è sicuramente rimandato.
Teogonia – Anime in arrivo!
La light novel di Tsukasa Tanimai non ha ottenuto solo l’adattamento manga, ma anche quello animato. Da poco è arrivata la notizia che annuncia un anime televisivo, con data ancora da stabilire. Questa credo sia un’ottima news, perché generalmente queste storie rendono meglio sul piccolo schermo rispetto alla carta stampata, soprattutto se ad occuparsene sono studi che fanno dei bei lavori (in questo caso ancora non sappiamo nulla circa i dettagli).
Dalla prima visual resa disponibile (qui sotto) troviamo già due informazioni: la prima è che il colore dei capelli del protagonista potrebbe variare in base al potere che scaturisce in lui, cosa che renderebbe la sua caratterizzazione già decisamente migliore; la seconda è che potrebbe esserci un co-protagonista che non è stato rivelato nel primo volume del manga (si intravede solamente nelle battute finali), che potrebbe dare brio alla storia.
Conclusioni
In casi come questo, nei quali non sono molto convinta nonostante il potenziale, quello che faccio è attendere di guardare l’anime e poi decidere se vale la pena continuare anche con l’acquisto del manga. Per me, Teogonia, sfiora la sufficienza ma non è uno di quei titoli dei quali bramo l’uscita imminente dei prossimi volumi. Se voi, però, volete saperne di più, non vi resta altro che acquistare i volumi da saldaPress. Attualmente ve ne sono solo quattro (la serie è in corso), ma il quinto è in uscita il prossimo 30 giugno. Fateci sapere nei commenti e sui nostri social cosa ne pensate. Alla prossima!