Takehiko Inoue dirige il parquet di The First Slam Dunk, film attesissimo che riporta sul rettangolo da gioco lo Shohoku a oltre 30 anni dall’esordio di uno dei manga più appassionanti di sempre. Questa è la nostra recensione
Un lungo applauso ha concluso la visione in anteprima di The First Slam Dunk, film prodotto da Toei Animation e distribuito in Italia da Anime Factory. L’attesa pellicola arriverà nelle sale italiane dall’11 al 17 maggio in versione doppiata in italiano, preceduta dall’anteprima del 10 maggio con proiezione in lingua originale sottotitolata.
Fidatevi, The First Slam Dunk non ve lo potete proprio perdere. Il film che porta la firma del Maestro Inoue è un’incredibile prova di grande abilità e amor proprio che arriva diretta agli spettatori, inevitabilmente travolti dall’entusiasmo di una rosa di liceali pronti a tutto sul campo da gioco.
Come lo stesso Inoue ha dichiarato, i personaggi di Slam Dunk hanno continuato a vivere dentro di lui anche dopo la fine della serie ma “si sono evoluti. Trent’anni fa c’erano prospettive che non potevo vedere, così come le prospettive che sono sempre state lì e presenti, ma che allora non ero in grado di illustrare”.
Qualche parola su Slam Dunk:
Slam Dunk ci conduce nel liceo Shohoku e protagonista indiscusso della storia è il mitico “bonzo rosso” Hanamichi Sakuragi. Hanamichi è un teppistello che passa le sue giornate tra risse e abbordaggi malriusciti delle ragazze fino a quando un giorno Haruko Akagi, sorella di Takenori Akagi, capitano della squadra di basket, nota Hanamichi che, a suo parere, è perfetto per giocare a pallacanestro. Hanamichi per conquistare Haruko decide di proporsi alla squadra anche se non ha mai giocato. Seguiremo così i maldestri ed esilaranti progressi di Hanamichi e della squadra dello Shohoku sino al campionato nazionale interscolastico, e assisteremo commossi alla sua conclusione.
Tanti sono i punti di forza di Slam Dunk, tra tutti ricordiamoci che i protagonisti sono parte di un racconto senza future glorie, mondiali, Olimpiadi. Siamo al liceo, la vita dei ragazzi si concentra tutta a scuola e quello che accadrà in quegli anni se lo ricorderanno per sempre. Un tiro che conduce la propria squadra alla vittoria è un ricordo prezioso, e prima ancora è un istante che un ragazzo è in grado di vivere con un’intensità che non si ripeterà mai più.
Ci sono i ragazzi e c’è lo sport. Inoue trasforma un semplice campionato interscolastico in una parabola sulla giovinezza. Questa è la grande ricchezza di Slam Dunk.
E ora passiamo a The First Slam Dunk.
Il film dà risalto al playmaker dello Shohoku, Ryota Miyagi. Ryota è un ragazzo che ha sempre amato il basket grazie all’influenza del fratello maggiore Sota, tragicamente scomparso in un incidente in mare. Ryota è pronto a dare tutto se stesso nel torneo nazionale in cui lo Shohoku rappresenta la Prefettura di Kanagawa. La squadra è già sul campo e sta affrontando l’imbattibile Sannoh, il team campione del torneo nazionale.
The First Slam Dunk porta sullo schermo la partita più emozionante e importante della storia originale donandoci un nuovo punto di vista, quello del talentuoso playmaker Ryota Miyagi.
Nel manga sono soprattutto il protagonista Sakuragi e il capitano Takagi a offrire la dominante prospettiva di gioco al lettore. Con il film, il progredire della partita corrisponde ad una sempre maggiore conoscenza della storia personale di Ryota, segnata dalla tragica morte prematura del fratello maggiore e da un rapporto anaffettivo con la madre chiusa nel suo dolore per i lutti che hanno colpito la famiglia. Come Hanamichi, anche Ryota è una testa calda che ha bisogno di ritrovare il nord nella sua bussola ed è il basket la chiave di volta.
Insieme a loro sul campo da gioco ritroveremo Takenori Akagi, capitano dello Shohoku determinato a vincere il campionato nazionale.
Hisashi Mitsui che, tornato in squadra, è lo specialista del tiro da tre punti.
Kaede Rukawa, talentuosissimo freshman dello Shohoku.
Certamente la visione del film riesce a essere maggiormente coinvolgente per chi conosce la storia originale. La trama è tutta incentrata sul climax del manga e il rapporto tra i giocatori, le qualità salienti dei ragazzi in campo si ripresentano come un bellissimo ricordo da riscoprire per i conoscitori del lavoro di Inoue. Tuttavia, e ci teniamo a dirlo, la pellicola emoziona anche chi è all’asciutto della storia ma l’avvertimento è d’obbligo. Se deciderete di vedere il film, la lettura del manga vi riserverà meno sorprese.
Il film brilla per diversi aspetti, tra cui una coinvolgente colonna sonora che cattura perfettamente l’emozione e l’intensità della partita tra lo Shohoku e il Sannoh. Sin dai primi minuti, il grande lavoro di Satoshi Takebe alla musica unisce i sensi della vista e dell’udito dello spettatore che si ritrova in fibrillazione sugli spalti a incitare i giocatori. Eccezionale sia l’opening Love Rockets firmata da The Birthday, sia l’ending Dai Zero Kan dei 10-FEET.
Il mix audio, curato nei minimi dettagli, unisce sapientemente i suoni del campo, le voci dei personaggi e le musiche, creando un’atmosfera coinvolgente e realistica che trasporta il pubblico direttamente sul parquet. Il realismo delle partite, ottenuto grazie all’attenzione posta nella fedeltà dei movimenti e delle azioni dei giocatori, testimonia la passione del regista Takehiko Inoue per il basket e per la narrazione accurata e avvincente delle sfide sul campo.
Il Maestro Inoue dà conferma della sua maestria nel disegno regalando numerose sequenze a mano perfettamente combinate con la CGI diretta sapientemente da Daiki Nakazawa. La commistione regala sequenze di gioco sorprendentemente realistiche e fluide, immergendo lo spettatore nell’azione come mai prima d’ora. The First Slam Dunk non è un film sul basket; è il basket a detta di tutti i presenti alla visione. Lo staff tecnico al disegno da Yasuyuki Ebara a Yukiko Ban per arrivare allo stesso Inoue è da dieci e lode.
The First Slam Dunk si accoda rispettosamente all’opera originale e come quest’ultima non manca di criticare la società e i suoi enormi limiti quando si parla di educazione. L’opera comprensiva del film è ancora una volta un insegnamento prezioso sulle ancore di salvezza nel periodo della formazione, nel delicato passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta. L’impresa eccezionale della società trent’anni fa come oggi è togliere dalla strada i ragazzi, ripudiare il bullismo, dar loro un obiettivo da raggiungere. La normalità è l’impresa eccezionale che i ragazzi devono affrontare; eccome se lo è.
The First Slam Dunk è la dimostrazione che le grandi storie sanno invecchiare benissimo. La squadra del liceo Shohoku e i suoi ragazzi con i loro preziosissimi sogni di gloria emozionano fino alla commozione.
Ganbare Shohoku, Ganbare!
The First Slam Dunk
Toei Animation
Dandelion Animation Studio
Mosè Singh (Ryota Miyagi)
Dimitri Winter (Hisashi Mitsui)
Alessandro Germano (Kaede Rukawa)
Alessandro Fattori (Hanamichi Sakuragi)
Diego Baldoin (Takenori Akagi)
Federica Simonelli (Ayako)
Antonio Paiola (Mitsuyoshi Anzai)
Debora Magnaghi (Kaoru Miyagi)