The Flash – L’ultima corsa è arrivata al traguardo

Con la fine della trasmissione italiana della nona stagione di “The Flash”, si chiude una vera e propria era per i supereroi sul piccolo schermo. Ecco la nostra recensione e qualche considerazione sul viaggio compiuto dal Barry Allen di Grant Gustin

copertina recensione the flash 9

 

Quando nel 2014 un giovanissimo Grant Gustin faceva capolino nell’episodio 8 della seconda stagione di Arrow, il nome del suo personaggio, Barry Allen, fece sorridere non poco gli appassionati di fumetti che stavano guardando la serie TV sull’Arciere di Smeraldo. Quello che in pochi si aspettavano – ma anche grazie al riscontro positivo del pubblico – era di vedere un nuovo show dedicato proprio a quel personaggio, che avrebbe preso il via nell’autunno successivo sullo stesso network di Arrow, The CW. Stava prendendo vita sul piccolo schermo quello che i Marvel Studios avevano già portato al cinema con il loro Marvel Cinematic Universe: un universo narrativo condiviso, con intrecci, camei e crossover

Il 6 ottobre 2014, quindi, andò in onda il pilot di The Flash, dal titolo Una città di eroi. Dopo nove anni, la serie TV è giunta al termine con la nona stagione, arrivata in Italia su Infinity+ a partire dal 2 giugno.

the flash 9

Per un totale di 13 divisi in 3 blocchi narrativi, The Flash ha concluso la propria maratona con una nona tappa percorsa a ritmo cadenzato, inciampando più volte, senza mai dare uno sprint – almeno dal punto di vista prettamente narrativo, su quello emozionale ci torneremo – come si sarebbe potuto immaginare per quest’ultimo tratto. Come da tradizione adottata dalla quinta stagione, ogni blocco ha avuto uno (o più) specifico villain: per quest’ultima, nell’ordine, la Morte Rossa, i Nemici e il ritorno di alcuni vecchi antagonisti che hanno chiuso la stagione e la serie TV con un piccolo arco narrativo in quattro parti “Un Nuovo Mondo”.

Che la nona sarebbe stata l’ultima stagione era stato reso noto circa un anno fa, dopo vari rumor su una possibile cancellazione da parte di The CW dopo l’acquisizione di Warner Bros. da parte del gruppo Discovery. Pericolo scongiurato per i fan ed ecco l’occasione per portare al traguardo la corsa. Un’ultima tappa che parte l’8 febbraio negli Stati Uniti.

The Flash, Flash e il team Flash ripartono dopo la sconfitta – l’ennesima – inflitta ad Eobard Thawne, divenuto l’avatar delle Forze Negative. Tutti sono pronti a ripartire ma, fin dal primo episodio, si percepisce che qualcosa stia cambiando: il Central City Citizen di Iris finisce sotto i riflettori di Cat Grant, decisa ad acquistarlo per dargli una dimensione più internazionale; Barry ambisce ad una posizione più importante all’interno del GCPD; Cecile deve gestire la crescita dei propri poteri; Chester ed Allegra si aprono l’uno con l’altro mentre Caitlin e Mark portano avanti il loro piano segreto all’oscuro dal resto del Team. 

«Un’ultima volta, tutti insieme», dice Barry nella loro (ultima) prima missione della stagione: è un annuncio, è un’anticipazione, una confessione per gli spettatori.

Siamo giunti al traguardo ma c’è ancora da correre un po’.

the flash 9

Il ritorno in scena di alcuni vecchi nemici con quasi tutti volti nuovi (Capitan Boomerang, il Violinista, Murmur) mettono alla prova il Team con delle minacce che, sulla base delle esperienze passate, sembrano essere quisquilie. Non sarà così, perché la mente dietro i vecchi/nuovi Nemici è una Velocista interessata, come nella tradizione della serie TV, a distruggere Barry e, soprattutto, riuscire a dominare la Forza della Velocità. Red Death, che tiene banco nei primi 5 episodi, si rivelerà essere un volto noto dell’Arrowverse (riadattando nella serie TV l’omonimo personaggio dei fumetti).

Nonostante la premessa classicheggiante dell’arco narrativo, velocista cattivo vs. Flash, la Rogue War crolla drasticamente sotto i colpi di una villain a dir poco bidimensionale che soffre di un’interpretazione in più punti – ahinoi – imbarazzante. Non regge il confronto con la presenza scenica di Gustin indebolendo tutto lo scontro con il nostro Velocista Scarlatto, facendo perdere il fascino intriso nella genesi fumettistica del personaggio e, potenzialmente, altrettanto accattivante nella trasposizione televisiva. A condire il tutto, una serie di tradimenti e doppigiochi che oscurano una perdita che avrebbe meritato più tempo e spazio.

La tappa è di 13 chilometri: i primi cinque sono stati scialbi, senza le emozioni giuste messe in evidenza, senza dare una vera ed autentica sensazione di pericolo. Forse le energie saranno risparmiate per la seconda parte della corsa.

Ci si poteva lecitamente attendere un cambio di ritmo per la parte centrale della stagione: se non si è fatta la “lepre” per il primo tratto, allora si inizierà a spingere in quello successivo. Quantomeno ci si poteva aspettare una piccola semina della quale raccogliere i frutti nella parte finale. Niente di tutto ciò.

L’Interludio, il filotto di episodi ##6-8 più il #9, è forse anche peggiore della prima parte: insipidi, sciocchi, svogliati, in cui i personaggi sono presi da una frenesia incontrollabile. Inoltre, non c’è Flash: Barry ed Iris partono per una piccola vacanza e la scena se la prendono Cecile ed Allegra; poi fa capolino Dreamer con un episodio, tutto sommato, discreto; infine, un’ispezione per la muffa negli S.T.A.R. Labs si trasforma in una rapina temporale. Forse è meglio soprassedere.

Perché separare il #9 dagli altri? Per chi ha seguito l’Arrowverse fin dall’inizio, gli episodi 8 o 9 sono sempre stati destinati ai crossover. The Flash è l’ultima superstite di quell’universo televisivo eppure ci concede un testamentario momento amarcord. È il trentesimo compleanno di Barry ma una nuova minaccia Multiversale lo mette in pericolo: Bloodwork (Sendhil Ramamurthy) è fuggito dall’A.R.G.U.S. e vuole scatenare i suoi Fratelli di Sangue per conquistare tutte le Terre

Ecco quindi che si richiede un aiuto speciale: Wally e John Diggle, invitati al party, si uniscono alla battaglia di Barry. Ma il Multiverso, nato dopo la Crisi, può contare su un essere dai poteri superiori: lo Spettro. Si realizza, quindi, l’ultimo – ed in precedenza già annunciato ritorno – di Stephen Amell nei panni di Oliver Queen nell’Arrowverse per congedarsi sia dal pubblico, sia da Barry Allen. Nel complesso un buon episodio (forse un “capolavoro”, in confronto ai precedenti), tipicamente supereroistico e dal tono tradizionale. Finalmente un piccolissimo sprint.

Arriviamo, quindi, all’ultimissimo arco narrativo della stagione e della serie tutta: “Un Nuovo Mondo” si compone di quattro parti e ripropone un ultimo scontro tra velocisti. In una grande operazione-nostalgia che ha interessato tutta la stagione e quasi tutti i personaggi del passato, ecco che anche per l’ultimo atto ne viene ripescato uno della prima stagione. Rientrano in gioco alcuni espedienti narrativi già a lungo utilizzati nella serie: ricordi deviati, interferenze temporali e l’inevitabile, eterno, ritorno di vecchi villain.

L’antagonista principale è l’ultimo e definitivo avatar scelto dalla Forza della Velocità Negativa per contrastare Barry: ha un volto conosciuto, un uomo che si era sacrificato per diventare un eroe, eppure corrotto dal Blu Cobalto e dall’inganno di una vita che avrebbe potuto essere la sua. In cerca dapprima di vendetta, grazie all’aiuto del Nostro comprenderà quale sarà il suo posto in questo nuovo mondo.

Entrano in gioco, quindi, i temi dell’eredità e del retaggio in uno scontro finale che rappresenta la linea del traguardo della serie TV: un’ultima battaglia per lasciarsi il passato alle spalle ed aprire le porte ad un nuovo mondo. Un mondo in cui la scia lasciata da Barry troverà nuova linfa e nuovo seguito.

La nona stagione di The Flash, quindi, conclude l’epopea televisiva del supereroe scarlatto tagliando il traguardo ma avendo tenuto un’andatura, nel complesso, stanca e quasi pigra e svogliata. Per chi, come il sottoscritto, si aspettava un moto d’orgoglio per portare a degna conclusione una serie TV che era riuscita – soprattutto nei primissimi anni – ad appassionare genuinamente, la delusione del post-corsa non può non essere nascosta. Al netto di qualche buon momento, come l’episodio #9 che, ad onor del vero, gioca più con la nostalgia dello spettatore con il ritorno di personaggi storici al netto di uno svolgimento troppo frettoloso per la portata della minaccia, la nona stagione di The Flash è – ahimè – insufficiente.

Nel corso – e nella corsa – delle nove stagioni, The Flash ha saputo sicuramente emozionare i telespettatori grazie ad un interprete sempre in parte ed entusiasta del proprio ruolo. Purtroppo, per quest’ultimo atto, le emozioni sono state poche e strettamente connesse all’imminente conclusione della serie TV piuttosto che ad un’effettiva riuscita degli episodi – laddove i due aspetti siano andati ad incrociarsi è sicuramente dovuto ad un effetto nostalgia permeante dei 13 episodi.

Ad ogni modo, va dato merito a The Flash di aver portato sul piccolo schermo un’operazione che sembrava difficilissimo: un universo narrativo ed un multiverso – che spesso è crollato sotto le proprie regole – di storie durati quasi un decennio. Alla fine, volenti o nolenti, soddisfatti o delusi, dopo questi ultimi 13 chilometri sarà davvero Un Nuovo Mondo, senza più il Flash di Grant Gustin. Il quale, gli va riconosciuto, non ha mai davvero smesso di correre riuscendo a lasciare un’indelebile traccia scarlatta nei cuori dei suoi fan.

 

The Flash, stagione 9

The Flash, stagione 9

Paese: USA, Canada
Anno: 2014 - 2023
Stagioni: 9
Episodi: 184 (13 per la stagione 9)
Durata: 43 minuti
Ideatori: Greg Berlanti, Andrew Kreisberg, Geoff Johns
Casa di Produzione: Berlanti Productions, DC Entertainment, Warner Bros. Television
Network originale: The CW
Interpreti e personaggi:
Grant Gustin: Barry Allen / Flash
Candice Patton: Iris West-Allen
Danielle Panabaker: Caitlin Snow / Frost / Khione
Rick Cosnett: Eddie Thawne / Cobalt Blue
Carlos Valdes: Cisco Ramon / Vibe
Thomas Cavanagh: Harrison Wells; Eobard Thawne / Anti-Flash
Jesse L. Martin: Joe West
Keiynan Lonsdale: Wally West / Kid Flash
Danielle Nicolet: Cecile Horton
Hartley Sawyer: Ralph Dibny / Elongated Man
Jessica Parker Kennedy: Nora West-Allen / XS
Kayla Compton: Allegra Garcia
Brandon McKnight: Chester P. Runk
Jon Cor: Mark Blaine / Chillblaine
Dove vederla: Infinity+, Discovery+
Voto:

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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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