Continuano su Disney+ le avventure di The Mandalorian, che con il quarto episodio (Il Trovatello) della nuova stagione si conferma il prodotto di punta della nuova era di Star Wars
Amo essere sorpreso, un po’ come tutti, immagino, ma una cosa devo riconoscerla: a guardare questa terza stagione di THE MANDALORIAN, non riesco proprio ad annoiarmi.
E non parlo tanto dei colpi di scena, quanto del modo in cui sta impostando il suo racconto, con una scala che muta di prospettiva nell’arco di un cambio scena, letteralmente.
Qualcuno direbbe al limite dell’incomprensibile (almeno per ora) sin quasi a farsi indisponente (più che per chi si aspettava la solita cosa e non quello che sta vedendo).
Ma riepiloghiamo, senza cadere come Mando nelle acque profonde dello spoiler, cosa abbiamo visto in questi ultimi episodi, sino ad arrivare a questo quarto.
Avevamo lasciato i nostri due beniamini pronti a trovare il pezzo mancante per far funzionare IG-11, solo che, giusto il tempo di passare a salutare Peli Motto (la sempre fantastica Amy Sedaris), che le abilità di venditrice di rottami scassati di quest’ultima, vincono qualsiasi resistenza di Mando, ed eccolo cambiare idea, in quattro e quattro otto, accettando di andare su Mandalore con R5-D4, un valente sostituto per la sua personale missione (in caso, per rimettere in sesto IG-11 c’è sempre tempo in futuro… vero?).
Arrivato sul pianeta, il Nostro cade in una trappola, salvo poi essere salvato dal tenero ma tenace Grogu e dall’intervento di Bo-Katan. A quel punto, a due passi dalla meta, eccoli trovare le Acque Viventi e, dopo un altro salvataggio di un incauto Mando, Bo vede quacosa che sino a quel momento, credeva solo materiale da storie intorno al fuoco: il Mitosauro!
E qui ritroviamo il Dinamico Trio all’inizio del terzo episodio. Mando ha riscattato il suo nome e ora è tempo di tornare a consegnare la missione… ehrm, nel senso che è tempo di comunicare all’Armaiola ciò che il guerriero ha scoperto su Mandalore, continuando a perorare quell’alternanza di causa-effetto tanto caro al mondo dei videogame e dei fumetti.
Ma, dopo una mirabolante sequenza action, ecco l’imprevisto, ancora una volta.
Ci ritroviamo di colpo su Coruscant, per una articolata digressione sul destino del Dr. Pershing (sempre interpretato dal bravo Omid Abtahi), personaggio che non vedevamo da queste parti da un bel pezzo.
Anzi, che non credevamo proprio di rivedere, eppure “here we go”: praticamente, l’intera puntata diventa tutto un altro racconto, tutta un’altra atmosfera, anche visiva, diversa dal solito, sopratutto nel modo in cui i personaggi si ripresentano al pubblico, il loro scopo e cosa vogliono e possono aggiungere alla narrazione, fonte di ennesime domande.
In particolare, etiche, con argomenti che ti costringono a camminare su un filo morale abbastanza sottile, di quelli che non puoi permetterti di affrontare di grana grossa.
Ora, non mi dilungo nel riassumere tutto ciò che viene detto e mostrato, mi limito a notare che, giusto al termine de “Il Convertito”, altro cambio scena, e vediamo Mando riuscire finalmente a riscattare il suo nome, ritornando in seno alla comunità di guerrieri.
Cosi eccoci a “The Foundling“, con l’eroina interpretata da Katee Sackhoff impegnata ad arrovellarsi, su cosa ha visto in quelle profondità, su quale sia il suo nuovo ruolo, adesso che questi Mandaloriani l’hanno accettata tra le loro fila.
L’attrice riserva al personaggio lo stesso iconico carisma con cui l’ha sempre doppiata nella serie animata e resa “live-action” in questa veste, per tracciarne lati spigolosi della personalità, spingendola al dubbio, alla riflessione, mentre decide di venire a capo di quella che, ne è sicura, non è stata una visione, ma qualcosa di dannatamente reale.
Ma non è lei, il centro di questo quarto episodio, corto nella durata, ma abbastanza pieno nelle dinamiche action: tutto infatti ruota intorno al recupero di Ragnar, il figlio di Paz Vizsla, rapito da una creatura alata, che intende farne cibo per i suoi piccoli.
E mentre la regia di Carl Weathers (che quando non governa città, si cimenta dietro la macchina da presa) si conferma dinamica e garantisce la “Quota Spettacolo”, è un altro il vero motivo d’interesse di “Il Trovatello“, ovvero il rapporto tra Padri e Figli, introdotto da una sequenza che vede il piccolo Grogu addestrarsi insieme agli altri bambini Mandaloriani, e poi appunto, questo salvataggio, perché sotto a quei caschi, si nascondono uomini e donne che hanno cuori che battono e sentimenti accesi, come ci ha già dimostrato il protagonista.
E qui sta di nuovo il colpo di coda, quella piccola sorpresa piazzata lì per disorientarti di quel poco, perché sì, bravo Pedro Pascal, ottima Katee Sackhoff, ma stavolta io applaudo gli animatori di “Baby Yoda”, perché muovendo quel piccolo pupazzetto, sanno regalargli una gamma di emozioni che si esprimono nei modi in cui piega le orecchie, in cui spalanca quegli occhioni e muove quelle manine.
Di botto, di certo non senza un senso, ecco un lungo flashback di quando c’è stato un altro salvataggio ancora, il suo, dall’Ordine 66, grazie all’intervento di un Maestro Jedi.
Ok, direte voi, ne avevamo avuto un assaggio già in quel particolare episodio di “The Book of Boba Fett“, ma è qui che finalmente abbiamo qualche dettaglio in più.
E mentre l’Armaiola è al lavoro per forgiargli un nuovo pezzo della sua armatura, Grogu ricorda, portandoci a quella fatale notte, e regalando agli appassionati non tossici di Star Wars un graditissimo ritorno nel franchise, di quelli da fanservice.
Ovvero Ahmed Best, qui nuovamente nei panni di Kelleran Beq, ma che per gli appassionati della Trilogia prequel sarà sempre l’interprete di Jar Jar Binks, e che purtroppo, per anni, ha dovuto fare i conti con chi ha deciso di riversare odio nocivo verso di lui, come uomo e come attore, solo per aver dato voce ad un personaggio non particolarmente amato.
Ma prima ho scritto “nuovamente”, dato che non è la prima volta che Best interpreta il Jedi, avendolo impersonato nel game-show per bambini “Jedi Temple Challenge“, ma qui fa un vero e proprio ingresso da Eroe, portando in salvo il piccolo Grogu.
E probabilmente, se avremo modo di vedere altri scorci del passato, non sarà neanche l’ultima. Ma dirlo ora sembra impossibile, visto quanto lo scopo dichiarato di Favreau e Filoni sembra essere quello di sorprenderci ad ogni puntata, svelando cose a cui non avremmo pensato e mostrandocene altre desiderate sin dall’esordio della serie.
Continuando a lasciare quesiti sospesi, che questo episodio, solo in apparenza di passaggio, non fa che rafforzare, facendo leva su quell’impazienza di sapere, mista a dubbio, che sembra essere il leit-motiv di questa terza stagione, per gli spettatori.
Vogliamo capire dove si vuole andare a parare, come tutto questo andrà a collimare, come si posizionano questi brevi e repentini frammenti in quella mappa destinata ad ampliarsi con “Ahsoka” e “Skeleton Crew”, di cui conosciamo l’esistenza e che si collegheranno con questi episodi di “The Mandalorian“, ma di cui, ai sensi della trama che andranno a raccontare, sappiamo davvero ben poco.
E dopo “Il Libro di Boba Fett”, è meglio andarci coi piedi pesanti, perché un errore di valutazione lo si accetta, ma due, tre di seguito, anche no.
Portandoti però a pensare e sperare, proprio in nome di quel fanciullesco divertimento che da sempre contraddistingue “Star Wars“, che questi piedi pesanti non facciano finire a fondo una serie così amata… perché una Bo-Katan potrebbe non bastare per salvarla!
E mentre questo pensiero ti attraversa la mente, d’improvviso, sui titoli di coda, ti compare davanti il nome di Temuera Morrison, perché in questo episodio una delle guest star è anche l’uomo sotto il casco di Boba Fett, ennesimo sorridente twist di un ottovolante che continua la sua corsa solo in apparenza impazzita!
The Mandalorian 3 - Episodio 4
Paese: USA
Anno: 2019 - in produzione
Stagioni: 3 - in corso
Episodi: 21
Durata: 31-52 min. episodio
Ideatore: Jon Favreau
Interpreti e personaggi:
Pedro Pascal: Din Djarin/The Mandalorian
Katee Sackhoff: Bo-Katan Kryze
Carl Weathers: Greef Karga
Grogu
Pedro Pascal: Din Djarin/The Mandalorian
Katee Sackhoff: Bo-Katan Kryze
Carl Weathers: Greef Karga
Grogu
Dove vederla: Disney+
Voto: