The Mandalorian – L’universo di Star Wars si espande e torna alle origini

La prima serie originale della nuova piattaforma streaming Disney+ è un concentrato dell’essenza di Star Wars che vale l’abbonamento al servizio. Ecco la recensione della prima stagione di The Mandalorian, assolutamente senza spoiler

recensione the mandalorian

Quando annunciarono il progetto di The Mandalorian, l’hype dei fan di Star Wars fu subito alle stelle, ma accompagnato dalla paura di un ennesimo fiasco; infatti, memori delle ultime pellicole tutt’altro che entusiasmanti, gli appassionati del brand (in particolare quelli di vecchia data) si ritrovano ad incrociare le dita a ogni nuova uscita, nella speranza di poter godere dello spirito genuino di quell’ormai lontano e dimenticato Guerre Stellari, sempre più un’appendice della Marvel. Siamo però contenti di poter dire che i fan possono stare tranquilli, The Mandalorian è un concentrato dell’essenza di Star Wars, un ritorno alle origini che ci restituisce delle emozioni sincere tenendoci incollati allo schermo.

La serie, ambientata pochi anni dopo Il ritorno dello Jedi e venticinque anni prima de Il risveglio della forza, racconta le avventure di un cacciatore di taglie Mandaloriano di nome Din Djarin (interpretato da un Pedro Pascal perennemente celato dall’elmo) ma che tutti chiamano Mando. Insieme al nostro Mando ci ritroveremo a fronteggiare pericolosi criminali e a domare belve selvagge, assisteremo ad adrenalinici inseguimenti e a battaglie a suon di blaster, oltre a incontrare una variopinta selezione di canaglie che non dimenticheremo tanto facilmente. In mezzo a tanta azione c’è lui, l’ormai famigerato Baby Yoda di cui sicuramente avrete visto tonnellate di meme: una creaturina adorabile con la quale il nostro protagonista stringerà un legame in continua evoluzione durante tutta la prima stagione. Attenzione però, Baby Yoda non è un mero batuffolo verde e coccoloso messo lì per macinare pelouche e pupazzi, ma è piuttosto colui che sconvolgerà la vita del nostro protagonista, dando il via a una serie di trasformazioni interiori ed eventi davvero interessanti. Un personaggio semplice ma ben caratterizzato, che rappresenta l’innocenza perduta dal nostro Mandaloriano. La serie di otto episodi si divide idealmente in tre blocchi: i primi due episodi sono introduttivi e ci presentano il plot principale, gli episodi di mezzo sono un approfondimento del personaggio e dell’universo di Star Wars in seguito alla sconfitta dell’Impero con una struttura da mini storie autoconclusive (quasi delle side-quests in termini videoludici) e gli ultimi due sono la scoppiettante conclusione che ci lascerà con la voglia di volerne ancora e ancora.

the mandalorian baby yoda

Si tratta di uno space-western: sporco, crudo e asciutto. I dialoghi sono ridotti all’osso e ciò che non viene detto è magistralmente rappresentato dalla fotografia, i luoghi, i costumi, le musiche e la gestualità dei protagonisti. The Mandalorian abbandona le trame politiche e le storie di predestinazione affidate a famiglie dai nomi altisonanti, si spoglia di ogni ridondanza e fanservice, e ci restituisce una storia che rappresenta al meglio lo spirito genuino di Star Wars, ci riporta finalmente a casa.  Ogni elemento trova la sua perfetta collocazione in questa sorprendente serie che perfino nei titoli di coda ci delizia con degli art-work che ripercorrono la puntata appena conclusa. Non mancano le parti divertenti, anche se davvero centellinate (giustamente dato il tono della serie), che da sempre hanno caratterizzato Star Wars; ma questi momenti di alleggerimento non sono incarnati in buffi androidi o alieni tontoloni, sono piuttosto degli stacchi ovattati o degli ammiccamenti tra le righe che fanno sorridere senza mai risultare fuori luogo. Ogni personaggio, per quanto di passaggio, è caratterizzato in maniera convincente ed è difficile trovare un migliore e un peggiore nel cast di altissimo livello (menzione d’onore per il buon Carl Weathers nel suo ruolo di capo gilda dei cacciatori di taglie), così com’è difficile rimproverare qualcosa alla sceneggiatura; forse un leggero calo di ritmo negli episodi centrali è l’unico neo di questo prodotto, ma in fin dei conti anche quegli episodi, pur rallentando il ritmo narrativo, ci aiutano a comprendere l’universo post-Impero Galattico e la morale, oltre che i punti di forza (e di debolezza) di Din Djarin. Non mancano neppure i colpi di scena, soprattutto nell’ultimo episodio in cui farà capolino un Giancarlo Esposito nelle vesti di un villain ancora più temibile e determinato del suo celebre Gus Fring. La regia è all’altezza del prodotto con cinque artisti che si danno il cambio di episodio in episodio, iniziando da Dave Filoni e terminando con la superstar Taika Waititi.

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The Mandalorian è la serie che tutti gli appassionati di Star Wars stavano aspettando da tempo, ma che saprà coinvolgere anche i meno fanatici della saga, strizzando l’occhio agli irriducibili del western e ai nostalgici degli anni 80. Un prodotto diretto che non si perde in chiacchiere e arriva dritto al cuore. I have spoken!

 

 

Abbiamo parlato di:

The Mandalorian - Stagione 1

The Mandalorian - Stagione 1

Paese: USA
Anno: 2019
Stagioni: 1
Episodi: 8
Ideatore: Jon Favreau
Regia: Dave Filoni, Rick Famuyiwa, Deborah Chow, Bryce Dallas Howard, Taika Waititi
Sceneggiatura: Jon Favreau, Dave Filoni, Christopher Yost, Rick Famuyiwa
Durata: 31-46 min (episodio)
Dove vederlo: Disney+, dal 24 marzo 2020 in Italia
Voto: 9

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