Grazie a Panini DC Italia arriva la nuova serie a fumetti dei Titans, run che vede ai testi Tom Taylor. Questo primo volume raccoglie il primo arco narrativo disegnato magistralmente dalle matite di Nicola Scott. Dopo gli eventi di “Crisi Oscura sulle Terre Infinite” la Justice League non esiste più, i Titans si scrollano di dosso l’aggettivo “Teen” e escono “Fuori dall’Ombra” per prendersi il centro della scena dell’universo DC che da tempo reclamano. Queste sono le nostre impressioni rigorosamente no-spoiler
Dopo decenni trascorsi dietro le quinte, all’ombra dei più rinomati eroi DC, è arrivato finalmente il momento dei Titani. Ci troviamo di fronte al rilancio di una serie dei Titans che promette essere a maggior impatto dopo quella operata negli anni 80 da Marv Wolfman e George Perez. All’epoca il progetto “The New Teen Titans” puntava a restituire valore ai quei personaggi considerati sidekick, eroi adolescenti con i quali un ragazzino avrebbe potuto meglio identificarsi rispetto alle figure onnipotenti di Superman e Wonder Woman oppure oscure e irraggiungibili come quella di Batman. Non più semplici comprimari ma individui dotati di grandi poteri e che, di conseguenza, mai avrebbero potuto sottostare al volere dei loro mentori più famosi.
Ragazzi che avrebbero preso man mano consapevolezza delle proprie responsabilità sperimentando sulla propria pelle le conseguenze delle proprie azioni. Marv Wolfman riprese gli elementi caratteristici che da sempre contraddistinguono la narrativa dei super eroi – ossia narrare la storia di individui dai grandi poteri le cui origini (sempre traumatiche) avrebbero influenzato le loro azioni future – e vi aggiunse temi universali, come il complicato rapporto che si innesca tra padre e figlio e le turbolente relazioni tra adolescenti spesso in contrasto tra di loro. Il risultato finale fu una meravigliosa serie di supereroi con una profondità psicologica che raramente si era vista, fino a quel momento, nella nona arte. La serie “The New Teen Titans” di Wolfman e Perez ebbe un successo clamoroso e il grande merito di aver ridato nuova linfa ad un gruppo di personaggi che, all’epoca, si riteneva oramai defunto a causa delle deludenti incarnazioni pubblicate dalla Distinta Concorrenza negli anni precedenti.
Oggi nel 2024, dopo oltre 40 anni di distanza dal debutto di “The New Teen Titans”, assistiamo ad un ulteriore step evolutivo per il team capitanato da Nightwing. Questo nuovo “rinascimento”, che DC Comics ha brandizzato con l’etichetta “Dawn of DC“, nasce dall’epilogo degli eventi narrati in “Crisi Oscure sulle Terre Infinite“. Al termine del mega evento orchestrato magistralmente da Joshua Williamson e reso epico dalle matite di Daniel Sampere, Nightwing e il suo team riescono a respingere la minaccia di Deathstroke, Pariah e della Grande Oscurità e a salvare il Multiverso. Il colpo di scena conclusivo è racchiuso nelle meravigliose tavole finali di Crisi Oscura dove, in un toccante dialogo tra Batman e Dick Grayson, viene annunciato il ritiro della Justice League e il passaggio di testimone ai Titani. Di fatto una promozione per Grayson e compagni conquistata sul campo.
Sono i Titans, sono adulti e sono la nuova Justice League !
Sebbene ci troviamo di fronte ad adulti quasi completamente formati che si uniscono per esaudire la promessa fatta in adolescenza di salvare il mondo, i Titans condividono solo alcuni aspetti peculiari con la Justice League. Le origini dei membri del team sono eterogenee ma con un unico comune denominatore: il tormento di un passato pieno di dolore. Gli ex ragazzi ribelli condividono con la Justice League il rifiuto ad accettare compromessi e il loro profondo senso di giustizia.
Tuttavia, c’è un aspetto sostanziale che li differenzia: i membri della Justice League sono super individui che vivono come entità separate ma che collaborano tra loro, spesso nutrendo un sentimento di diffidenza e sospetto che rende il loro rapporto turbolento. D’altra parte, i Titans rappresentano in DC Comics la migliore incarnazione del concetto di famiglia. Le loro storie si basano fortemente sulle relazioni interpersonali, creando un legame unico tra i membri del gruppo.
Alla luce di queste premesse serviva un autore che riprendesse l’eredità di Marv Wolfman, uno che sapesse manipolare l’arte della comprensione e sviluppo dei personaggi e che, allo stesso tempo, fosse in grado di creare storie coinvolgenti all’interno di un disegno più grande a lunga scadenza, storie ricche di azione e sequenze spettacolari. Senza dubbio, Tom Taylor rappresenta la scelta perfetta.
Tom Taylor, australiano di 48 anni, è divenuto un autore di punta nel nutrito parco di scrittori che affolla DC Comics. Affermarsi in mezzo a gente come Tom King, Joshua Williamson, Chip Zdarsky e Mark Waid (perdonateci se ne abbiamo omesso qualcuno che è di vostro gradimento) è impresa mica da poco. Innumerevoli sono le opere con le quali l’autore di Melbourne si è cimentato arrivando alla ribalta grazie, soprattutto, a lavori su serie come “Injustice“, “DCeased” e “Superman“.
Ma è con la serie dedicata a Nightwing che Taylor si è consacrato al grande pubblico. Con all’attivo già oltre 40 albi sceneggiati sul personaggio di Dick Grayson e una passione spiccata per le dinamiche adolescenziali e di formazione, Taylor non poteva rimanere insensibile al richiamo di scrivere una nuova serie sui “Titans”. Da autore navigato qual’è non poteva non riprendere tutti i topoi che hanno contraddistinto le storie di Wolfman. Prima di tutto ci presenta il team classico. Ad accompagnare Dick Grayson\Nightwing abbiamo Donna Troy, Starfire, Cyborg, Raven, Wally West e Beast Boy.
Fuori dall’Ombra
Le relazioni interpersonali e lo sviluppo dei personaggi, dicevamo. Non è un caso che nel primo arco di storie denominato “Fuori dall’Ombra” (“Out of Shadow” nell’edizione americana originale), il personaggio meno approfondito sia proprio il leader Nightwing, relegato ai margini da una svolta narrativa che avviene all’inizio della storia. Taylor ha già esplorato ampiamente Dick Grayson nella sua serie regolare, quindi spostare l’attenzione sulle dinamiche di gruppo degli altri membri della squadra è una scelta comprensibile e saggia. In particolare, vediamo Donna Troy assumere il ruolo di comandante delle operazioni sul campo di battaglia in assenza del leader.
Taylor si è divertito a esplorare il rapporto sempre più intenso tra Raven, la strega demoniaca capace di regolare l’empatia e gestire le emozioni degli altri, e Beast Boy, il mutaforma con la capacità di trasformarsi in qualsiasi animale. Quest’ultimo, ancora segnato e traumatizzato dagli eventi di “Crisi Oscura sulle Terre Infinite”, sembra essere al centro dell’attenzione di Taylor. È evidente che il ruolo di Garfield Logan sarà cruciale anche nel proseguo della serie.
Storie coinvolgenti e ricche d’azione, dicevamo. Non c’è spazio per festeggiare il rischio scampato dalla minaccia di Pariah. Ci immergiamo direttamente nel cuore dell’azione. Nelle prime 128 pagine della run di Taylor, troviamo (citiamo a memoria): il presunto crimine di un membro del gruppo, la caccia a un assassino, azioni coordinate per impedire la distruzione dell’ecosistema terrestre (a tal proposito c’è un fortissimo messaggio ambientalista che pervade tutta la storia e che abbiamo apprezzato tantissimo), il ritorno di un’antica minaccia sotto mentite spoglie, il “tradimento” di un amico, il prologo al prossimo maxi evento DC e la presenza di Amanda Waller che muove le sue pedine nell’ombra.
Le sue intenzioni sono ancora poco chiare, ma sembra evidente sin dalle ultime tavole di “Crisi Oscura sulle Terre Infinite” che la criminale nata dall’immaginazione di John Ostrander, John Byrne e Len Wein sia il vero villain del ciclo “Dawn of DC”. Questa prima storia getta molta carne al fuoco, tanto che potreste sentirvi un po’ spiazzati. Ricordate che si tratta di un prodotto seriale progettato per svilupparsi nel corso di molti mesi, quindi siamo certi che il bravo Taylor avrà modo di approfondire e concludere tutte le sottotrame in modo degno.
A completare il team artistico “made in Australian” ci pensa Nicola Scott, disegnatrice di Sydney alla sua prima collaborazione con Tom Taylor. La Scott ha già lavorato in DC Comics su “Birds of Prey” sul rilancio editoriale di Wonder Woman durante l’era “Rebirth“, oltre ad essersi già cimentata sulle pagine di “Teen Titans” disegnando alcuni albi sceneggiati da J. T. Krull.
Le sue matite riescono ad impreziosire la narrazione di Taylor. L’artista australiana riesce nel difficile compito di mantenere il sottile equilibrio tra le spettacolari scene a maggior tasso adrenalinico (amici amanti del Monsterverse andatevi a vedere la spettacolare sequenza con la quale viene tratteggiato l’assalto alla centrale nucleare da parte di Titano) e i momenti più intensi dedicati ai singoli personaggi (le tavole iniziali che mostrano Beast Boy trasformato in topolino che si nasconde sotto le lenzuola sono di rara delicatezza e rendono perfettamente idea del disagio che sta vivendo Garfield).
Il mondo è pronto per una nuova generazione di Eroi ?
La sensazione che abbiamo ricavato dopo aver letto questo primo volume è che questa nuova incarnazione dei Titans rischia di avere un grande impatto sull’universo DC di cui ancora non percepiamo la portata. Taylor è maestro nel disseminare semi che saranno destinati a schiudersi e svilupparsi nel futuro. Dopo questo primo arco narrativo avrà inizio “Beast World“, il primo grande evento crossover che vedrà protagonisti i Titani e che coinvolgerà tutto il mondo DC. Un evento destinato a scuotere nel profondo la vita di questi eroi.
I Titani sono tornati e ora sono adulti. L’auspicio è che questo non sia un punto di arrivo per il gruppo guidato da Nightwing ma un nuovo meraviglioso punto di partenza.
“Titans 1 – Fuori dall’Ombra” raccoglie in un cartonato da 128 pagine i primi 5 albi della serie regolare attualmente in corso di pubblicazione negli Stati Uniti. Lo trovate in fumetteria e libreria al prezzo di 18 € a partire dal 16 maggio.