Abbiamo finalmente tra le mani il primo volume dell’edizione italiana di Transformers, serie reboot del franchise che vede ‘alla regia’ il maestro dell’azione Daniel Warren Johnson e che è uno dei pezzi forti del rinnovato Energon Universe di Skybound pubblicato in Italia da saldaPress. Ecco cosa ne pensiamo!
Avete presente il detto ‘l’uomo giusto nel posto giusto‘? Crediamo che sia la stessa cosa che avranno pensato Robert Kirkman e tutto lo staff Skybound quando hanno avuto tra le mani le prime pagine di Transformers realizzate da quel genio metallaro di Daniel Warren Johnson.
Il nuovo Energon Universe (o EU per gli amici) riparte dalla casa editrice del papà di The Walking Dead e Invincible, con titoli e personaggi ‘d’antan’ curati da team creativi di prestigio composti da alcuni dei migliori autori di comics attualmente in circolazione, pronti a portare nel 2024 G.I. Joe, Transformers e molti altri personaggi dei franchise.
La linea dell’EU sarà pubblicato in Italia da Saldapress, casa editrice a cui dobbiamo il merito di aver portato nel nostro paese tantissime opere incredibili di Skybound, che, in occasione del Comicon di Bergamo 2024, ha dato la possibilità ai lettori in fiera di leggere i primi capitoli di alcune delle nuove serie, dando un primo assaggio di quello che attenderà il pubblico italiano a partire da settembre/ottobre prossimi.
Tra i titoli di punta c’è la nuova serie dei Transformers, i famosi robottoni tanto cari ai nati negli anni ’80, action figure create dalla Hasbro e dalla giapponese Takara Tomy, divenuti poi protagonisti di serie animate, film hollywoodiani e, ovviamente, fumetti. Tra i tanti fan affascinati da questo franchise, abbiamo anche l’artista Daniel Warren Johnson, oggi autore 37enne tra i più popolari del panorama fumettistico statunitense, incaricato di riportare in auge, in questa nuova incarnazione, tutti i protagonisti della saga dei Transformers.
Noi di MegaNerd abbiamo letto il primo volume italiano, appena arrivato sugli scaffali di fumetterie e librerie, contenente i numeri d’esordio che corrispondono al primo story arc della nuova serie, e siamo rimasti estasiati dal possente lavoro realizzato da Daniel Warren Johnson in veste di sceneggiatore e disegnatore.
Ma i dubbi che si trattasse di un lavoro di qualità erano pochi quando c’è di mezzo Warren Johnson, artista che ci ha deliziato in passato con opere come Murder Falcon e Do A Power Bomb, storie contemporaneamente adrenaliniche e dal forte impatto emotivo, graficamente pazzesche e con scene d’azione fluide e spettacolari. Transformers poteva essere da meno? Scopritelo insieme a noi!
Transformers: la battaglia tra Autobot e Decepticon continua…
Spike e Carly sono una coppia di adolescenti che vivono in un paese degli Stati Uniti. Spike sta superando la morte del fratello e cerca attenzioni da parte del padre Sparky, che sta facendo fatica ad accettare il lutto del primo figlio. Durante una gita notturna sui monti, i due ragazzi cadono in una fessura, ritrovandosi all’interno di un’astronave precipitata tempo addietro.
Subito gli è chiaro di essere davanti a qualcosa di alieno: robot giganti, ammaccati e apparentemente privi di vita sono sul pavimento di una delle sale principali dell’astronave. Ma uno di questi, dal nome Jetfire, è in piedi… e parla! I due ragazzi, spaventati, osservano di nascosto quello che sta accadendo. Il robot sta ricomponendo e risvegliando i suoi compagni utilizzando la loro fonte di energia, l’Energon, che però è in esaurimento e non basterà per tutti.
Uno dei primi a essere risvegliato è Starscream, spregevole componente del clan dei Decepticon, la cui prima cosa che fa è distruggere i suoi nemici, ancora inermi, appartenenti alla fazione opposta: gli Autobot. Dopo aver ‘terminato’ alcuni di questi Transformers, viene fermato da uno degli ultimi robot risvegliati: il leader degli Autobot, Optimus Prime.
L’eterna battaglia tra Autobot e Decepticon ricomincia e Optimus, sapendo di non potercela fare da solo, decide grazie anche all’aiuto dell’Autobot Ratchet, di portare in salvo i suoi compagni ancora privi di sensi.
Durante la fuga, Optimus nota anche Spike e Carly, e li porta in salvo. Prime si accorge di essere capitato con la sua specie su un altro pianeta, fatto di esseri molto più fragili rispetto alla sua razza e diversi, ma allo stesso tempo dai sentimenti simili. Ora quello che deve fare Optimus è trovare una fonte simile all’Energon per risvegliare tutti i suoi compagni sopravvissuti e tornare sul proprio pianeta.
Ma, come Optimus, anche Starscream e tutti i Decepticon capiscono di avere una nuova chance, ma soprattutto un nuovo pianeta, fatto di esseri piccoli e vulnerabili, che possono essere considerati vittime sacrificali nella battaglia contro gli Autobot, o semplici divertissement da uccidere durante la ricerca dell’energia utile per potenziare il suo esercito.
Optimus Prime, avrebbe dovuto portare alla vittoria il suo team contro i nemici di sempre e salvare il proprio pianeta, Cybertron. Così non è stato. Il destino del pianeta è sconosciuto e Autobot e Decepticon sono di nuovo in guerra, ma questa volta il campo di battaglia è la Terra stessa, con i suoi abitanti nel mezzo!
Ce la faranno Prime, Spike, il padre ed ex militare Sparky, Carly e tutta l’umanità a salvare la Terra evitando che venga distrutta dai Decepticon?
Transformers: azione e drama per un reboot dove Johnson non tradisce
Daniel Warren Johnson ci ha abituati a opere dall’alto tasso adrenalinico e scene drammatiche, facendo scendere anche qualche lacrimuccia al lettore in più di un’occasione. Transformers viaggia in questa direzione sin dal primo numero.
L’autore riesce in maniera sapiente a rinarrare il mito del Transformers, rimanendo fedele alla versione originale del franchise, ma amalgamando in maniera genuina e naturale il suo stile inconfondibile.
Johnson costruisce una trama al cardiopalma, trasportando su carta un po’ di quelle atmosfere e alcune situazioni viste nel primo live action di Michael Bay del 2007, forse il migliore film mai realizzato sui Transformers. Non c’è un attimo di respiro per il lettore e per i suoi protagonisti; Autobot e umani in ogni numero sono messi a ferro e fuoco dai Decepticon sotto la guida di un cinico Starscream, nuovo leader al posto di Megatron, tra i grandi assenti di questi primi 6 numeri.
E difatti, Warren Johnson, rinarrando le origini dei Transformers, apparentemente ‘tiene fuori dai giochi’ due personaggi molto importanti del franchise (almeno in questo primo ciclo): Megatron, per l’appunto, e Bumblebee. Soprattutto il secondo, che ha raggiunto la fama principalmente grazie alla saga cinematografica, è protagonista nel primo numero di una scena molto toccante insieme a Optimus, che spiega il motivo della sua assenza e dove gli amanti del personaggio non potranno che rimanere scioccati e con gli occhi lucidi.
Siamo sicuri che Johnson abbia altri piani sia per lui che per Megatron per il futuro della serie. Ci risulterebbe impossibile non pensare a un ingresso in grande stile, rispettivamente, del nemico n. 1 di Optimus e di uno dei più carismatici tra gli Autobot!
Ma nella trama di Johnson non c’è solo distruzione gratuita; tutto ruota intorno alla ricerca dell’Energon, e la violenza portata dalla battaglia tra i robottoni non rimane fine a sé stessa, ma ci sono anche morti, conseguenze e ripercussioni emotive che si dipanano all’interno della serie. Questo è ciò che contraddistingue principalmente lo stile dell’autore: bilanciamento tra azione e divertimento, da un lato, e momenti emozionanti, dall’altro, con personaggi all’apparenza anche superficiali, ma che nascondono una caratterizzazione che viene fuori a mano a mano.
Come di consueto, Johnson fa un lavoro eccezionale anche sui personaggi, in primis visivamente poiché tutti i Transformers sono ampiamente riconoscibili, ma non solo. Optimus Prime è un leader impeccabile e carismatico, guidato dal senso dell’onore e del dovere nei confronti del suo popolo, ma anche nei confronti degli umani che ha appena conosciuto.
È pervaso da una gentilezza quasi ‘regale’ verso il nuovo mondo a lui sconosciuto, e instaura un rapporto, che cresce di numero in numero, molto umano con le due persone con cui ha più a che fare nel corso della prima saga: Spike e il padre Sparky.
Se con Spike è più protettivo e tende ad apprendere dal ragazzo cosa significa vivere sulla Terra, è con il secondo che Optimus stabilisce un contatto più intimo, rispettoso e con cui trova molti più punti in comune. Entrambi sono soldati (Sparky è un ex militare), hanno perso qualcuno e si sentono responsabili nei confronti della propria famiglia.
Anche in questo caso, l’autore realizza all’interno del quinto numero una bellissima sequenza dove c’è uno scambio di battute tra Optimus e Sparky sulle proprie esperienze personali in guerra.
Interessante e intenso il rapporto che si sviluppa anche tra Carly e l’Autobot Cliffjumper nel corso della serie. In questo caso, Johnson mette insieme due personaggi caratterialmente simili, realizzando inizialmente alcuni siparietti comici, per poi scavare più a fondo e arrivare a un climax drammatico verso la fine del sesto numero che potrebbe incrinare il rapporto tra i due nei numeri a venire.
‘Cliff’ in questa prima saga prende il posto in tutto e per tutto di Bumblebee come ‘spalla’ di Optimus e come contraltare comico nei momenti di estrema serietà.
Passando dall’altro lato della barricata, Johnson dà grande risalto e spazio anche a Starscream, villain spietato, matto come un cavallo e affamato di potere come non mai. Ora che Megatron (suo compagno/leader, ma anche acerrimo rivale nella scalata al trono dei Decepticon) è fuori dai giochi, punta a eliminare Optimus Prime e recuperare l’Energon per dimostrare di essere migliore di Megatron e, soprattutto, essere riconosciuto come capo indiscusso del clan dei Decepticon.
Warren Johnson realizza graficamente i Transformers più epici di sempre!
Artisticamente Warren Johnson si conferma uno dei migliori artisti del momento, perché anche in Transformers il pezzo forte sono i disegni. Con linee semplici riesce a dare grande dinamicità alle tavole, realizzando scene di combattimento veramente spettacolari.
Se nei primi numeri (il primo e parte del secondo) alcune scene d’azione che vedono i robot combattere tra di loro appaiono un po’ legnose in alcune pose, con il passare delle pagine l’autore si trova sempre più a suo agio con i personaggi e anche le scene di lotta risultano sempre più fluide ed esplosive. Per ogni combattimento dove viene sferrato un pugno o un calcio, sembra di sentire realmente il rumore del metallo contro metallo.
Lo studio del wrestling che l’autore ha fatto per Do a Power Bomb torna molto utile anche nelle scene di combattimento della serie Skybound. Vi immaginate Optimus Prime che fa una suplex a Strarscream? Non vi preoccupate… in Transformers vedrete anche questo!
Conclusioni
Transformers è un fumetto che va comprato, letto e riletto. Diverte, emoziona, fa sorridere ma anche scendere qualche lacrima (tipico delle opere di Warren Johnson), e trasuda epicità. Adrenalina e azione non mancano e i robottoni se le danno di santa ragione come mai prima d’ora.
Daniel Warren Johnson ha uno stile unico che è perfetto per rinarrare il mito dei Transformers, sia a livello di sceneggiatura che (soprattutto) a livello grafico. Pare che dal secondo volume della serie sarà solo lo sceneggiatore e l’artista delle copertine: speriamo che torni a deliziarci in futuro su qualche numero della collana regalandoci altri titanici combattimenti.
Trattandosi di un reboot, Transformers è dedicato non solo ai vecchi fan del franchise, ma anche a chi si vuole avvicinare per la prima volta: se non conosci nulla dei Transformers e ne sei affascinato questo potrebbe essere il ciclo migliore da cui iniziare!
Se questo è l’inizio dell’Energon Universe, siamo in ottime mani per il futuro. Non pensavo di aver bisogno dei Transformers prima di leggere il ciclo di Daniel Warren Johnson. Ora non vedo l’ora che esca il prossimo numero!