Si può parlare di sesso senza narrare fantastiche avventure, ma anche tenendo presenti le emozioni e la sensibilità di ognuno, senza scomodare porno o immagini erotiche? Sembra di sì
Pare che dal 2023 si introdurrà nelle scuole italiane l’educazione all’empatia. Ore in cui attraverso video, foto, giochi di ruolo, pittura, musica e quant’altro si cercherà di capire la sensibilità di ragazzi e ragazze e di permettere loro di sviluppare l’emotività, che molto spesso nel contesto scolastico e sociale, viene sacrificata.
Cosa c’entra l’educazione all’empatia con i due fumetti, Questo libro (non) parla di sesso di Erika Moen & Matthew Nolan e Pene d’amore di Cookie Kalkair? Un sacco di cose. Questi due libri portati in Italia da Edizioni Sonda, partendo dal trattare il sesso, parlano moltissimo soprattutto di empatia e sensibilità.
Questo libro non parla di sesso è un’enciclopedia che ogni adolescente dovrebbe avere. Lavorando sempre con adolescenti, mi sono accorta di quanto il sesso entri a far parte delle loro vite precocemente e in modo completamente astratto e lontano da quello che è poi veramente. Siamo bombardati da immagini ipersessualizzate, tutto intorno a noi è molto eroticizzato e ai ragazzi arriva solo questo aspetto superficiale ed estetico del sesso, diventa tutto una mera prestazione, non si scava mai su quello che c’è dietro, sulle relazioni, sull’emotività, su cosa porta due persone a fare sesso.
La stessa educazione sessuale mira a creare una consapevolezza meccanica, che riduce tutto al sistema di incastri che ci sono nel coito senza approfondire tutto il resto. Questo fumetto riesce a colmare alcune di queste lacune, partendo da domande all’apparenza semplici a cui però raramente si trovano risposte. Quando si capisce che si è pronti a fare questo passo, come si mette l’altra persona a proprio agio, come si parla di sesso per la prima volta con il partner, quali sono i passi da fare per mostrare rispetto all’altra persona? Questi sono solo alcuni dei quesiti a cui gli autori hanno cercato di dare una risposta, sottolineando sempre l’importanza di atti consensuali, rispettosi e focalizzandosi molto sulla comunicazione. Tutti siamo sempre iperconnessi, legati a centinaia di altre persone, ma quello che ci manca è comunicare davvero, in modo profondo, i nostri desideri e anche i nostri disagi. È difficile farlo per tutti, ma farlo nella prima relazione, la prima volta, è veramente tremendo. Questo libro attraverso degli esempi semplici, analizzando situazioni che possono capitare a tutti cerca di far luce su cosa c’è dietro al sesso, cosa sono le relazioni, a cosa portano. È un testo davvero interessante che effettivamente riesce a far riflettere su tanti argomenti e che potrebbe essere usato effettivamente per far prendere consapevolezza a tutti che dietro l’atto sessuale, qualsiasi esso sia, c’è in fondo la volontà di relazionarsi con altri, ci può essere affetto, amore, insomma, è un libro che va oltre la narrazione dell’atto come forma di piacere fine a sè stessa, ma si prende la libertà di dire che uomini e donne provano anche delle emozioni, incredibile!
Questo fumetto è inoltre estremamente inclusivo, la rappresentazione dei corpi abbraccia la realtà e finalmente si vedono personaggi normali con caratteristiche uniche interagire tra di loro, senza cercare di far incastrare meravigliosi manichini irrealistici. Altra nota estremamente positiva per questo fumetto è l’uso dello schwa sia al singolare ǝ che al plurale з, per cercare anche attraverso il testo di formulare un fumetto quanto più inclusivo possibile. Non vi preoccupate, per quanto si possa dire l’uso dello schwa non pone alcun limite alla lettura, anzi sono caratteri ben integrati nel font del testo e per me è stato estremamente positivo vedere questo simbolo fare strada anche in un fumetto.
Sull’emotività, le coppie e i non detti verte anche Pene d’amore. L’autore Cookie Kalkair ha portato avanti quasi uno studio scientifico: con alcuni suoi amici, ha creato una tavola rotonda in cui parlare di sesso scardinando gli stereotipi della narrazione del sesso cameratista. Tutto inizia da una riflessione del fumettista che nota quanto gli uomini siano effettivamente frenati dalla società, dalla tradizione, a parlare dei sentimenti e del sesso a livello realmente empatico e personale. Ogni volta i racconti degli incontri sessuali degli uomini finivano per assomigliarsi, erano tutti grandi perfomer e nessuno osava sottolineare una qualsiasi problematica. Ecco che allora l’autore indice vari incontri per riuscire a parlare liberamente di tutto ciò che c’è dietro il falso racconto di un potentissimo sesso sempre perfetto. Si parla allora di masturbazione, di orientamento sessuale, di ansia da prestazione, di difficoltà a raggiungere l’orgasmo, si parla con franchezza dei problemi di cuore…e di pene. Anche questo è un ottimo esercizio per salvaguardare se stessi, riuscendo finalmente a tirare fuori tutte quelle ansie, dubbi, che non si rivelano neanche al proprio miglior amico per paura di essere giudicati come deboli o sottoni.
Entrambi i volumi lasciano moltissimi spunti di riflessione, ma soprattutto invitano a mantenere la mente e il cuore aperti di fronte all’emotività altrui; alla fine di entrambi i libri ci sono poi moltissime risorse online, altri libri, fumetti, film, per approfondire l’argomento. Non sempre si può essere al 100% ed è una cosa normalissima, quindi perché continuare a perpetrare questo mito infondato della performance. Siamo esseri umani che proviamo emozioni, sarebbe opportuno anche per il nostro stesso benessere riuscire ad esprimerle e soprattutto educare a esprimere sempre se stessi e non aver paura di parlare di qualsiasi cosa, soprattutto se legato al sesso e alle relazioni e se si vuole costruire qualcosa con un’altra persona.