Ultima notte a Pechino – Il sapore dei ricordi

Bao Publishing prosegue la pubblicazione dei tesori del fumetto cinese con Ultima notte a Pechino di Golo Zhao, autore ormai carissimo all’Italia grazie a opere come Reverie e Soul Guide. Questa è la nostra recensione

copertina recensione ultima notte a pechino

 

Ultima notte a Pechino è un manhua di Golo Zhao di recente pubblicazione curata da Bao Publishing. Golo Zhao, classe 1984, si conferma uno dei migliori autori contemporanei cinesi. La sua scrittura pulita rende accessibili mondi complessi perché Zhao combina sogni, sensazioni, episodi vissuti ricavandone storie che vale sempre la pena leggere. In questo caso abbiamo un volume unico, interamente a colori, di ben 256 pagine. Leggerete quattro lunghi capitoli che sapranno attirarvi in una Pechino che non ci si aspetta (non si mangia dopo mezzanotte a Pechino? Davvero?).

Bubble tea, zuppa di manzo, focaccine  di Fuchengmen, una deliziosa coscia di pollo e del riso fritto fumante. Ultima notte a Pechino riempie la bocca di acquolina salata. Queste prelibatezze appartengono ai ricordi del protagonista della storia, He Liu, uno studente universitario trasferitosi a Pechino che sta trascorrendo una piacevole serata con la sua ragazza. Durante il loro appuntamento He Liu recupera alcuni dei suoi ricordi più importanti raccontando vite di passaggio nella sua esistenza che lo hanno segnato profondamente.

A volte basta il solo profumo di una pietanza o il primo sorso di una bibita a dipanare la nebbia della nostra mente. Una nebbia nel caso di Ultima notte a Pechino davvero fitta e densa, come quella della fabbrica della città -contea Xiyin (provincia del Guandong) dove lui ha vissuto da ragazzino. Nella Cina post rivoluzione culturale quella nebbia era davvero fitta. Tantissime città hanno attraversato un profondo declino, milioni di persone hanno perso il lavoro e i figli della primavera cinese ne hanno pagato enormi conseguenze. In questa cornice grigia ci sono il negozio di bubble tea gestito da Chenbo, il compagno di scuola e amico di He Liu, Cicciabomba, le avventure estive vissute con Zuo Ya. Persone ed esperienze che hanno schiarito quella nebbia e donato il colore alla vita di He Liu, determinazione e obiettivi senza i quali chissà chi sarebbe oggi.

Ultima notte a Pechino – Il sapore dei ricordi

Come le precedenti opere di Golo Zhao che potete recuperare nel catalogo Bao Publishing, anche in Ultima notte a Pechino si parla di addii, lo dice il titolo dopotutto. Passaggi a cui siamo portati a pensare intensamente, che immaginiamo per filo e per segno come potrebbero avvenire, e poi? Poi le cose accadono e basta, la vita funziona così.

La tavolozza di Zhao in quest’opera è davvero piena, forse troppo in alcuni passaggi. Tuttavia è una complessità bella da guardare, l’occhio è catturato dai dettagli mai lasciati al caso e il capitolo 3, La coscia di pollo di Zuo Ya, è una di quelle estati piena di luce che difficilmente dimenticherete.

Ultima notte a Pechino – Il sapore dei ricordi

Ultima notte a Pechino è la storia di tante storie ed è facile cascare nel gioco di Golo Zhao. Nello stesso istante in cui ho concluso la lettura, ho recuperato ricordi che non si affacciavano da un po’ e tutti legati al cibo. Ho pensato ai mandarini sbucciati da Xiaoguo nelle lunghe notti afose trascorse nel sud della Cina, ai tortellini in brodo mangiati prima del funerale di mia nonna; a quando mi sono volati tutti i popcorn al cinema mentre vedevo la fine di Kill Bill: Volume 1. E lì ho capito che Ultima notte a Pechino mi era davvero piaciuto tanto e che consigliarne la lettura era un gesto di gratitudine.

Una lettura consigliata anche come primo approccio all’autore. Sono certa che poi non vedrete l’ora di recuperare tutte le sue opere.

Ultima notte a Pechino

Ultima notte a Pechino

Autore: Golo Zhao
Editore: Bao Publishing
Volume unico
Formato: 17x23, colore, brossurato, 256 pp
Prezzo: € 24,00
Dove trovarlo: Fumetteria, libreria, store online
Voto:

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Sig.ra Moroboshi

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Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.

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