> È uscito anche in Italia Ultimate X-Men #1 di Peach Momoko, albo attesissimo e che destava parecchia curiosità. Noi di MegaNerd vi diciamo perché è un fumetto da leggere, ovviamente senza spoiler (o quasi)
Gli X-Men hanno il rinnovamento nel sangue. Ciclicamente i Mutanti più famosi di casa Marvel ci hanno mostrato come il cambiamento ha spesso giovato agli Uomini-X sin dagli inizi della loro carriera. Chris Claremont negli anni ’70 ha stravolto completamente l’X-team creato da Stan Lee e Jack Kirby introducendo personaggi e trame che hanno fatto la storia del fumetto. Più recentemente Jonathan Hickman ha raccontato nel suo spettacolare ciclo l’avvento dell’era mutante di Krakoa concentrandosi sul perché i mutanti sono anche detti Homo sapiens superior.
Gli X-Men quando cambiano pelle e ‘mutano’, lo fanno con l’obiettivo di stupire e meravigliare i lettori. Come sapete, amiche e amici di MegaNerd, recentemente l’Universo Ultimate è rinato sotto una nuova veste e con un nuovo architetto dal nome Jonathan Hickman (di nuovo lui?). Abbiamo parlato, in anteprima, di due delle tre serie annunciate in occasione del rilancio del nuovo universo ribattezzato T-6160: Ultimate Spider-Man #1, uscito a marzo, e Ultimate Black Panther #1, uscito ad aprile, testate che, dopo gli USA, hanno conquistato subito anche l’Italia.
Ma l’attesa e, soprattutto, la curiosità, erano spasmodiche per la terza serie, Ultimate X-Men #1, albo uscito finalmente anche nel nostro Paese e che vede ai testi e ai disegni l’artista giapponese Peach Momoko.
L’illustratrice nipponica ha già collaborato con la Casa delle Idee come autrice a tutto tondo sui progetti X-Men: Demon Days e Demon Wars reinterpretando con il suo stile inconfondibile i supereroi Marvel. Questa volta C.B. Cebulski e Jonathan Hickman hanno consegnato alla Momoko le chiavi dei nuovi ‘X-Men definitivi’, dandogli, evidentemente, carta bianca sull’innovativa versione che aveva in testa e che ha portato sugli scaffali delle fumetterie statunitensi questo marzo 2024.
È bene sottolineare una cosa: Marvel ha intrapreso, con molta probabilità, un’operazione di marketing oculata in occasione del lancio di Ultimate X-Men, affidando la testata a un’acclamata artista orientale, nel momento storico di maggiore successo del fenomeno manga a livello mondiale (Stati Uniti compresi) e rimanendo fedele più che mai sul fine del nuovo progetto Ultimate Universe: sperimentare.
Ultimate X-Men di Peach Momoko è un prodotto innovativo e originale, che offre al lettore qualcosa di mai visto nel mondo del comics seriale, che potrebbe anche dividere l’opinione dei lettori, ma che si focalizza, per l’appunto, sul concetto di “rinnovare, stupire e meravigliare”.
Ma di cosa parla Ultimate X-Men #1? Ve lo diciamo di seguito avvisandovi, però, che d’ora in poi saranno presenti alcuni X-spoiler
X-Men made in Japan
Ultimate X-Men ha evidenti connotazioni con il mondo giapponese, non solo per l’autrice stessa, ma anche per la protagonista, Hisako Ichiki, adolescente giapponese, già nota agli X-lettori più attenti. Si tratta, difatti, di un personaggio secondario creato da Joss Whedon e John Cassaday nell’acclamata run di Astonishing X-Men dove con lo pseudonimo di Corazza, nome da battaglia ispirato al suo potere mutante, Hisako ha avuto una breve carriera accanto agli X-Men di ‘serie A’ nell’Universo Marvel classico. Momoko ‘ripesca’ la giovane Hisako e ne fa la sua X-star.
Inoltre, le vicende di Ultimate X-Men #1 si svolgono in Giappone, nel territorio orientale di Hi No Kuni governato da Sunfire, Viper e Silver Samurai, personaggi che, in questo nuovo universo, aiutano il Creatore (Reed Richards) a governare quella parte del mondo.
La giovane Hisako durante un giorno di scuola riceve, tramite una sua compagna, il ‘secondo bottone’ della divisa di un misterioso ragazzo del liceo.
MegaNote di redazione: secondo la tradizione giapponese, se un ragazzo regala il secondo bottone della sua divisa scolastica (posizionato all’altezza del cuore) a una ragazza, vuol dire che c’è un interesse sentimentale e quel regalo equivale praticamente a una dichiarazione d’amore.
In questo caso, però, il bottone nasconde un messaggio sul retro dove Hisako viene invitata dallo sconosciuto compagno, il pomeriggio per un incontro presso il Tempio sulle montagne. Nonostante l’indecisione, la teenager decide di andare allo pseudo appuntamento. Quello che trova sul posto non è, però, ciò che si aspettava… e probabilmente quello che nessun ragazzo/a della sua età si sarebbe mai augurato! Una figura fumosa, oscura e sinistra che gli consegna un amuleto e fa rivivere alla piccola Hisako drammatici momenti di dolore del suo passato legati alla morte del suo migliore amico, Tsubasa, suicidatosi a seguito di pesanti episodi di bullismo dei compagni di scuola.
Scossa dagli eventi rivissuti e dai sensi di colpa insinuati dalla losca figura, Hisako scappa via in bici a tutta velocità, senza notare sbucare da un lato della strada un’auto che la investe. È in questo momento che si sprigionano i poteri della ragazza, che viene protetta letteralmente da una armatura samurai gigantesca di colore rosa che si materializza e demolisce completamente l’auto, lasciando indenne Hisako. Come mai si sono manifestati questi poteri? La giovane Hisako cercherà di scoprirlo. dovendo affrontare di nuovo quell’oscuro essere che pare sapere molte cose su di lei…
Momoko porta diversità e discriminazione su un altro livello
Diversità e discriminazione sono due tematiche che gli X-scrittori hanno spesso affrontato e inserito nelle storie degli X-Men, applicandole ai mutanti e alla loro battaglia per farsi accettare da un mondo che li disprezza. Un X-esempio lampante riguarda il giovane Kurt Wagner alias Nightcrawler, perseguitato dagli uomini perché considerato un demonio per il suo aspetto che spesso nelle storie classiche ha dovuto celare per evitare ripercussioni.
Peach Momoko riprende a sua volta questi temi molto delicati, ma parlandone nel modo più reale e attuale possibile. Nelle poche pagine a sua disposizione l’autrice manda un messaggio di fondo importante, trattando in maniera matura due argomenti drammatici come il bullismo e il suicidio.
Il bullismo è una forma di discriminazione che colpisce (in maniera diretta ma anche indiretta) molto spesso in età adolescenziale, momento della vita in cui le persone sono molto fragili emotivamente e, come accade all’amico di Hisako (Tsubasa) puo’ spingere all’esasperazione e al suicidio. L’autrice riesce a toccare diverse corde emotive realizzando quello che tutto pare al momento, tranne un normale albo comics americano.
Tutte le influenze e il bagaglio culturale personale che la Momoko si porta appresso, trovano espressione all’interno del primo albo di Ultimate X-Men, dove assistiamo a scene toccanti, emotivamente forti e dove trova spazio anche una forma di horror con immagini inquietanti in puro stile Junji Itō. Basti pensare alle visioni che perseguitano Hisako del proprio amico morto o all’inquietante rappresentazione grafica del villain dell’albo!
Tutti gli elementi che introduce l’artista, lo fa in maniera sapiente e bilanciata, senza sfociare in qualcosa di troppo horror, ma al contempo senza esasperare o appesantire con delicate tematiche di un certo tipo e, infine, senza dimenticare l’azione e la compagine supereroistica (è sempre un albo Marvel sugli X-Men!).
Anche a livello artistico Ultimate X-Men #1 è pazzesco. Le tavole sono contraddistinte dallo stile inconfondibile di Peach Momoko e dal suo tratto delicato. I suoi acquerelli colpiscono per la qualità accattivante, sia quando si tratta di dipingere scene calde sia quando deve rappresentare momenti cupi e oscuri.
Conclusioni
Nonostante il titolo riconduca al famoso team mutante, in Ultimate X-Men #1 degli X-Men o di X-gruppi in generale non vi è alcuna traccia. Il primo numero della serie, più che essere un albo ‘corale’ è un fumetto con un’unica protagonista adolescente, con i suoi problemi e la sua armatura! Questo non è un male, anzi… con molta probabilità quello che sta creando Peach Momoko, anche a livello visivo, è qualcosa di mai visto sui comics.
Come anticipato, questo albo e l’arte di Peach Momoko potrebbero far storcere il naso a qualche lettore amante del comics classico, perché in questo Ultimate X-Men #1 non troverà gli X-Men classici, tantomeno una nuova versione degli Ultimate X-Men dei primi anni 2000 creati da Mark Millar e Adam Kubert.
Troverà, invece, una storia matura e originale, che affronta temi delicati e che ha uno stile (anche di narrazione) che si avvicina molto al fumetto orientale.
La trama principale ancora deve decollare, ma Ultimate X-Men #1 è un’ottima base di partenza per un qualcosa di rivoluzionario e unico nel fumetto seriale americano. Probabilmente non tutti siamo pronti per questo fumetto, ma Ultimate X-Men va letto. E chissà…tra qualche anno, potremmo parlare degli X-Men ‘definitivi’ di Peach Momoko, come l’ennesima mossa vincente della Marvel.
