Valery è il racconto di Samuel Stern che stavamo aspettando

Il sesto numero di Samuel Stern ci regala una storia intensa, forte, amara: Valery potrebbe essere il vero punto di svolta della serie, che inizia a guardare lontano e punta a una narrazione sempre più matura

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Quando arrivi alla fine di un fumetto, lo chiudi e continui a fissare la copertina per i successivi minuti, vuol dire che gli autori hanno fatto centro. Ti hanno lasciato qualcosa dentro, forse quell’idea che volevano trasmettere, forse quelle sensazioni che loro stessi hanno provato prima di metterle su carta, chissà. Magari ti ha lasciato sentimenti nuovi, inaspettati, che ti hanno portato a farti domande che in effetti non pensavi proprio ti saresti fatto. E dunque la storia continua nella tua mente, mentre pensi e ripensi a Valery.

In questo sesto numero di Samuel Stern, Bugs cambia le carte in tavola, ci prende in contropiede e ci mostra il vero volto dell’orrore, regalandoci una storia profonda, intensa, inaspettata, triste. Proprio come Valery.

Per questa storia Gianmarco Fumasoli e Massimiliano Filadoro fanno un passo indietro, lasciando per la prima volta le redini della collana a Luca Blengino, che decide di farci vivere il racconto con gli occhi di una delle tante persone liberate da Samuel e Padre Duncan.
Una ragazza, nella fattispecie, Valery.

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Ecco, lei è libera dal suo demone, finalmente. Può ricominciare a vivere normalmente, può riacquistare la sua umanità, può fare tutto quello che vuole, per la prima volta dopo tantissimo tempo. Ma avrà la forza di farlo? Di ricominciare a vivere, di affrontare quel grande male che aveva generato il demone? Come si può tornare alla vita di tutti i giorni dopo che nel tuo corpo è nato e cresciuto un demone?

Cosa resta dopo la liberazione?

Né noi, né tantomeno Samuel o Padre Duncan avevamo pensato a una domanda del genere, vero? Pensi che il grosso sia stato fatto, che una volta sconfitto il mostro tutto andrà per il meglio… voglio dire, come potrebbe andare peggio?

Valery vi dimostrerà che – purtroppo – sì, può sempre andare peggio.
Blengino tesse una trama che per modalità di narrazione differisce parecchio dai numeri precedenti: c’è il racconto dei fatti in prima persona, attraverso le parole (ma soprattutto i pensieri) della vera protagonista; ma soprattutto – per buona parte della storia – ci sono Samuel e Duncan sullo sfondo. La loro presenza è ovviamente il fulcro di tutto, ma l’attenzione è tutta per Valery, che scrive, scrive, scrive, pensando di ricominciare a vivere, pensando a un nuovo inizio, imprimendolo su un diario che diventa il suo unico confidente e la nostra unica via per conoscere i suoi pensieri. Mentre il nostro eroe continua a combattere mostri e a indagare sulla natura di questi demoni, lei costruisce nella sua testa una realtà diversa, a volte più leggera, spesso più cattiva.

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Di Valery nella realtà ce ne sono tante: persone totalmente incapaci di costruirsi rapporti interpersonali, sfiduciati dalla vita, invisibili che camminano accanto a noi e di cui ci accorgiamo raramente. Persone a cui la vita ha riservato solo dolore, senza nessuna soddisfazione, che soffocano qualsiasi tipo di ambizione personale perché non si ritengono all’altezza praticamente di niente.
Neanche dell’amore.

I disegni di Riccardo Randazzo rendono straordinariamente le sensazioni e l’angoscia di Valery: si parte subito in quarta con lei posseduta che sembra saltare fuori dal fumetto per mangiarci la faccia e si prosegue con tavole molto profonde, che sottolineeranno ancora di più la metamorfosi, l’angoscia e la depressione di una ragazza che sceglie di andare avanti, sì, ma nel modo più folle possibile.

Perché probabilmente per riprendersi da una possessione demoniaca occorre tanto tempo, ma soprattutto tanto amore. Occorre la carezza di qualcuno che ti dica che andrà tutto bene, che in qualche modo ce la farai, ce la faremo, insieme. Valery voleva quella carezza, voleva colmare quell’enorme voragine dentro di sé, ma non l’ha mai trovata. Ora è sola, svuotata dall’essenza del demone e pronta a fare di tutto per prendersi quella maledetta carezza. Vuole amore, ma troverà solo l’inferno.

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Blengino descrive la depressione in modo maturo, senza inutili giri di parole. Ci fa vedere una realtà che spesso fingiamo di non vedere, ma soprattutto mette l’eroe (o presunto tale) con le spalle al muro. Samuel non ha colpe per quella che sarà l’evoluzione di Valery, però forse qualche domanda in più da oggi inizierà a farsela. Forse da oggi tornerà a trovare i posseduti.

Forse da oggi qualche storia riguarderà anche loro, non solo l’esorcista che sconfigge il demone (ma non il male). Forse un giorno ci sarà il lieto fine anche per loro, chissà. Noi lo speriamo, in fondo leggiamo fumetti anche per questo, ci auguriamo sempre che alla fine l’eroe riesca a sistemare tutto. Non sempre però ce la fa.
Però continuerà a provarci, questo sì. Anche se ora l’anima è più pesante.
Anche se sa che non potrà mai salvare fino in fondo una persona.

Cosa succede una volta che il posseduto viene liberato dal suo demone?
Bella domanda. Ma la risposta – ahimè  – non ci piacerà affatto.

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Abbiamo parlato di:

Samuel Stern n.6 - Valery

Samuel Stern n.6 - Valery

Storia: Luca Blengino
Disegni: Riccardo Randazzo
Formato: 16×21 cm; Brossurato; 96 pagine in bianco e nero
Editore: Bugs Comics
Prezzo: € 3,50
Voto:

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Mr. Kent

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.

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