Nato dal genio creativo di ONE, noto per One Punch Man e Mob Psycho 100, Versus sembra essere un manga che cerca di contenere al proprio interno tantissime tematiche e mondi lontanissimi tra loro. Noi di MegaNerd abbiamo letto il primo volume e siamo qui per dirvi la nostra, questa volta con qualche piccolo spoiler, ovviamente segnalato.
Tre grandi autori, acclamati e conosciuti sia in patria che all’estero, hanno formato un sodalizio per dare vita a Versus. Si tratta di ONE (storia), bose (storyboard) e Kyoutarou Azuma (che abbiamo incontrato a Lucca Comics & Games 2024). Dall’unione dei loro talenti è nata un’opera davvero particolare che ha al suo interno tantissimi mondi (letteralmente), molti dei quali a noi cari o possibili nel prossimo futuro.
Posso anticiparvi che sono rimasta piacevolmente stupita da come a metà volume la mia prospettiva sia stata ribaltata all’improvviso, quando ormai invece tutto sembrava chiaro e non restava altro che cominciare a combattere. Perché sì, Versus è l’ennesimo shonen con combattimenti fighissimi, ambientato in un universo fantasy ma… è molto molto altro. Perciò, sedetevi comodi e lasciate che ve ne parli un po’ e sono sicura che non ve ne pentirete.
Versus – La trama
Tutte le creature hanno un nemico naturale. Quello degli esseri umani è…?
Dopo anni a soccombere, sono stati radunati dal regno 47 guerrieri per combattere contro la minaccia che sta portando la razza umana all’estinzione: i demoni. Ognuno di loro sarà a capo di una squadra con la quale andrà ad abbattere la fortezza di uno dei 47 signori dei demoni.
Tutti questi giovani hanno un motivo per lottare: c’è chi ha visto distrutto il proprio villaggio da queste creature, chi dei famigliari morire davanti ai propri occhi, chi si è visto portare via la persona amata.
Il protagonista è Hallow, l’eroe numero 11, supportato dalla fata Panepane. Lui è l’unico che sembra terrorizzato dalla battaglia imminente. Il discorso del re gli ha fatto sentire tutto il peso e la responsabilità della missione. Per fortuna, il suo amico Ario è lì per supportarlo e infondergli il coraggio che sembra mancargli. “Sconfiggeremo il grande re dei demoni e brinderemo insieme alla nostra vittoria!”.
Sei mesi dopo, però, queste parole sembrano ormai un lontano ricordo: molti dei guerrieri sono stati torturati e uccisi dai signori dei demoni. Durante tutto questo tempo, Hallow e la sua compagnia ha viaggiato per raggiungere la fortezza che gli era stata assegnata, quella del signore dei demoni Jachi. Anche il suo amico Ario non ha avuto sorte migliore: risulta disperso. Invece di darsi per vinto, quest’ultima notizia gli infonde nuovo coraggio e determinazione, e decide di andare all’assalto in solitaria con la sola compagnia della spada del coraggio che gli risplende sulla schiena.
Abbagliati dalla luce che proviene dal suo spirito, la sua squadra decide di seguirlo, con l’unica eccezione di Panepane. Tuttavia, anche quest’ultimo si decide a farlo, ma solo perché è più al sicuro con lui.
Una volta al cospetto del signore dei demoni, la squadra viene completamente annientata e Hallow si salva solo grazie all’intervento della sua fata. Quando si risveglia, brutalmente ferito e senza un braccio, l’eroe scopre di essere stato medicato da suo fratello Zaybi, anche lui arruolato nell’esercito reale ma come mago. Ed è proprio lui a rivelargli che l’assalto fisico alle fortezze era solo un diversivo per permettere alle compagnie dei maghi di ricoprire l’intero pianeta con un cerchio di evocazione che dovrebbe riuscire a portare nel loro mondo creature di un mondo parallelo in grado di aiutarli.
Quando si materializzano degli esseri umani che sembrano quasi androidi, che dovrebbero essere la loro salvezza, qualcosa sembra non andare nel giusto modo. Gli uomini che dovrebbero salvarli sono venuti, in realtà, a chiedere loro aiuto per la minaccia dei robot che hanno invaso la terra! Come è possibile? Nascerà un’alleanza tra questi due popoli così differenti? Saranno l’uno la salvezza dell’altro?
I tre autori – L’unione fa davvero la forza
Quando c’è bisogno di cose folli, ci si rivolge naturalmente a ONE, noto per One Punch Man e Mob Psycho 100. I suoi due main character sono così potenti da poter vincere contro qualsiasi nemico, chi con un solo pugno e chi con poteri psichici fuori da ogni norma. E ora, invece, ci troviamo davanti un personaggio che dopo poche pagine viene sconfitto e finisce con un braccio mozzato, senza alcun tipo di caratteristica che lo renda peculiare. Infatti, la forza di Versus è la storia in sé, che rispecchia la follia del suo creatore, aiutato da bose per quanto riguarda gli storyboard che risultano strepitosi.
Ma la ciliegina sulla torta la mette il sensei Azuma, presente anche a questa edizione del Lucca Comics & Games, che con i suoi disegni crea dei personaggi estremamente affascinanti ben caratterizzati. Posso dirvi già che il mio preferito, stilisticamente parlando, è il demone Kiva che sta già scalando la mia personale classifica di husbando (vi lascio l’immagine qui sotto). Se amate le tavole del maestro, sappiate che in contemporanea con Versus è arrivato sui nostri scaffali Tenkaichi sempre disegnato da lui, nel quale dà mostra di tutto il suo talento anche per quanto riguarda i piccoli dettagli del corpo umano.
Entrambe le opere da lui disegnate sono edite da Star Comics, anche in un bellissimo bundle. Inoltre, il primo volume di Versus è stato presentato in fiera con una variant firmata dalla strepitosa Federica Di Meo.
Perché il manga si intitola Versus? (SPOILER)
Quando vi ho parlato della trama mi sono dovuta fermare, perché molti (me compresa) non amano gli spoiler e ci tengono a scoprire tutto tutto da soli. Tuttavia, sento proprio il bisogno di dirvi qual è la vera forza di questo manga ed è legata, appunto, al suo titolo.
Oltre agli esseri umani che stanno combattendo con dei robot dall’intelligenza artificiale ultrasviluppata, il grande cerchio evocativo ha trascinato al suo interno altri mondi, in totale ben 13! E ognuno di essi rappresenta delle tematiche davvero interessanti e per niente banali, che spero verranno affrontate approfonditamente durante la storia, arrivata attualmente in patria al terzo volume. I mondi che mi hanno colpito di più in assoluto sono stati: Furia Verde, nel quale la natura si è rivoltata contro il genere umano; Iratus, il mondo dell’ira divina; Hellgame, l’inferno ludico; e il già citato Machinarium, il mondo dell’egemonia dei robot.
Pensate a quanti spunti di riflessione possono uscire da ognuno di questi: l’attenzione all’ambiente, la dipendenza dai videogiochi con conseguente fenomeno degli hikkikomori, i rischi di creare un’intelligenza artificiale che un giorno potrebbe rivoltarsi contro di noi, la religione non solo nel suo aspetto salvifico.
Ma andiamo al focus iniziale: perché si intitola Versus? L’idea folle di Hallow è far combattere i nemici naturali di ogni mondo l’uno contro l’altro. Il ragazzo si è accorto, infatti che demoni e macchine possono riuscire ad annullarsi a vicenda, quindi perché non provare a indirizzare l’ira delle varie minacce in direzione delle altre entità che stanno radendo al suolo tutto quanto?
A combattere, quindi, non saranno più loro ma chi li ha portati quasi all’estinzione. Hallow e tutti i sopravvissuti piombati nel mondo dei demoni dove è nata questa storia hanno bisogno di una speranza e, per quanto folle possa sembrare, è l’unica chance che hanno. Demoni VS Macchine, Kaiju VS Giganti, Maledizioni VS Piante…chi vincerà? Il genere umano, si spera…
Commento finale
Sono sicura che questo titolo ha moltissimo potenziale, soprattutto per i motivi che vi ho spiegato nella sezione spoilerosa. E mi piace pensare che in un futuro non troppo lontano, magari tra un paio d’anni, vedremo Versus trasposto in anime dove la parte dei combattimenti riuscirà a sfondare in maniera strepitosa. Ma andiamo al sodo, con una semplice domanda e conseguente risposta: ve lo consiglio? Sì, anche solo per l’idea di base davvero interessante e per i disegni del sensei Azuma.
Fateci sapere se lo avete già letto e se avete incontrato il maestro a Lucca Comics & Games, siamo sempre curiosi di leggere le vostre impressioni. Alla prossima recensione, Plus Ultra! (ah… no, forse non c’entra niente ma… ci sta sempre bene!)