Si è conclusa la seconda stagione di What If…?, la serie animata MCU che nei nuovi nove episodi andati in streaming su Disney+ ha continuato l’esplorazione del Multiverso Marvel. Ecco cosa ne pensiamo!
In chiusura di questo 2023, i Marvel Studios ci propongono il loro ultimo show televisivo dell’anno targato Disney+: la tanto attesa seconda stagione di What…if? che a distanza di due anni riporta sotto i riflettori alcuni personaggi nati all’interno dello show animato e ne propone, al contempo, di nuovi (qui la recensione della stagione 1).
Stiamo parlando della prima serie animata targata Marvel Studios, che nel 2021 aveva evidenziato tanti pregi, sviluppi narrativi sicuramente molto intriganti e che ben aveva impressionato con i 9 episodi della stagione 1. All’interno di queste storie multiversali venivano ‘sfogliate le prime pagine’ del progetto MCU legato al Multiverso e che faceva ben sperare per una nuova era dei prodotti degli Studios dopo Avengers: Endgame.
Complici alcune scelte discutibili sui personaggi dal poco appeal rispetto al passato da portare sul piccolo e grande schermo, complice un livello decisamente più basso di qualità di alcuni prodotti soprattutto quelli televisivi (come She-Hulk, Moon Knight e Secret Invasion), complici flop inaspettati anche al cinema come Ant-Man and The Wasp: Quantumania e flop, invece, annunciati come The Marvels, la storia del e sul Multiverso non è mai decollata. In ultimo si è aggiunta la condanna di Jonathan Majors, attore interprete del nuovo villain Kang il Conquistatore, per molestie, che hanno portato al suo licenziamento da parte degli Studios.
Non un periodo fiorente insomma per l’MCU.
Ma non tutto della saga del Multiverso sin qui espresso è da buttare: l’ha dimostrato in primis Loki, che nella seconda stagione ha chiuso in maniera dignitosissima la storia del Dio degli Inganni, e l’ha confermato questa seconda stagione di What…if? (unico show TV di Disney+ insieme a Loki ad avere una stagione 2), che ha mantenuto l’ottima qualità generale vista nella prima stagione e ha voluto ‘osare’ introducendo un personaggio completamente nuovo nel MCU animato, ma anche in quello cartaceo in quanto si tratta di un’eroina mai apparsa neanche nei fumetti Marvel. Approfondiremo a tempo debito di quale personaggio si tratta.
La seconda stagione di What…if? Introduce una novità per le serie Disney+: gli episodi non sono usciti tutti insieme, come spesso capita per alcuni show, ma sono stati rilasciati sulla piattaforma stile ‘calendario dell’avvento’ giorno dopo giorno, presentando una puntata nuova a partire dal 22 dicembre fino al 30 dicembre di quest’anno.
Un tipo di distribuzione completamente nuova, probabilmente fatta per il periodo natalizio e che solo il tempo dirà se è stata una mossa vincente.
La recensione MegaNerd arriva al termine di tutta la stagione 2, per avere un quadro completo e un giudizio obiettivo su tutti gli episodi, sia presi singolarmente che nel complesso. Possiamo già anticipare, ma l’avrete intuito dalle premesse, che What if…? Stagione 2 è promossa a pieni voti, sia per le trame dei singoli episodi, sia per l’animazione che conferma lo stesso stile della prima stagione, migliorando, però, la fluidità delle scene d’azione sotto diversi aspetti.
La formula è sempre la stessa: episodi autoconclusivi con protagoniste alcune diverse versioni degli eroi (e i villain) del Marvel Cinematic Universe, uniti da un unico filo conduttore e unico narratore; l’immancabile Uatu l’Osservatore, sempre doppiato in originale da Jeffrey Wright e in italiano da Paolo Marchese, che torna con il compito di esplorare nuovi universi e infinite realtà facendo riflettere lo spettatore sempre sulla stessa domanda….E SE!?
Ma andiamo ad analizzare brevemente gli episodi della seconda stagione di What If…?
E se… Nebula si fosse unita alla Nova Corps?
A seguito della sconfitta di Thanos per mano di Ronan l’Accusatore, Nebula si unisce ai Nova Corps, diventando uno dei poliziotti galattici al fine di redimersi per il suo passato al fianco del Titano Pazzo. L’avventura di questo episodio inizia con il ritrovamento del cadavere di Yondu da parte di Nebula, incaricata da Nova Prime di risolvere il caso. Questo primo episodio è caratterizzato da ambientazioni cupe, situazioni tra il noir e crime che ricordano a tratti Blade Runner. Uno dei pregi di questa prima puntata, però, è di riportare in cattedra uno dei personaggi più irriverenti della Marvel: Howard The Duck. Il papero parlante riesce a ritagliarsi (finalmente) un bel po’ di spazio accanto a Nebula costituendo un team niente male!
E se… Peter Quill avesse attaccato gli Eroi più Potenti della Terra?
Se nel MCU Yondu decise di adottare Peter Quill e tenerlo con sé nei Ravagers, in questa realtà Peter viene affidato a suo padre, Ego il Pianeta Vivente, che lo plasma a sua immagine facendone un vero e proprio araldo distruttore di pianeti. Ma non ha fatto i conti con la Terra e gli eroi in giro nel 1988. Ebbene sì perché in questa Terra gli Avengers si sono dovuti costituire molti anni prima rispetto al 2012 e non sono gli stessi eroi che tutti conosciamo; Hank Pym / Ant-Man e Bill Foster / Golia, il re del Wakanda di allora T’Chaka / Black Panther (padre di T’Challa), la pilota Wendy Larson / Mar-Vell e il Soldato d’Inverno Bucky Barnes, costituiscono la resistenza contro Quill e suo padre, ma soprattutto sono gli eroi piu’ potenti della terra sotto la direzione di Howard Stark. Uno degli episodi meglio riusciti e più esaltanti, che ci fa capire che anche senza Cap e Iron Man, gli Avengers possono esistere in ogni forma!
E se… Happy Hogan avesse salvato il Natale?
Durante l’organizzazione del Natale 2012 presso la Torre Avengers, il criminale Justin Hammer decide di rapinare gli Eroi più Potenti della Terra, irrompendo nell’edificio, uccidendo alcuni ospiti e prendendo il controllo dei droni di Tony Stark. L’obiettivo: il sangue di Hulk per avere un’ulteriore arma per le sue brame di potere. Gli Avengers non ci sono e a chi tocca salvare il Natale (e non solo)? A Happy Hogan, che in puro stile John McClane si dovrà occupare di sconfiggere Hammer e i suoi scagnozzi. Un episodio ben bilanciato tra l’azione e lo humor, che ci riporta indietro agli albori della leggenda degli Avengers del MCU e che prende spunto in tutto e per tutto da Die Hard: Trappola di Cristallo con Bruce Willis (film anche citato nell’episodio) e che si consacra l’episodio più a tema Natale di questa stagione di What If…?
E se… Iron Man avesse incontrato il Gran Maestro?
In questo 2012 alternativo, Tony Stark si perde nello spazio dopo aver distrutto la nave madre dei Chitauri. Atterrato a Sakaar, Tony viene accolto dal Gran Maestro, che lo imprigiona insieme a Gamora, sopraggiunta anche lei sul pianeta per uccidere colui (Stark) che ha sconfitto l’esercito di Thanos. Con un’alleanza improbabile tra Iron Man, Gamora, Korg e Valchiria, gli eroi decidono di liberare Sakaar dal tiranno, sfidando il Gran Maestro in una corsa mortale su veicoli spaziali. Tra tutti, probabilmente il più debole degli episodi e il meno interessante, il cui unico scopo è quello di mostrare allo spettatore una pirotecnica corsa automobilistica (spaziale) a metà tra Wacky Races e Tron. Il Gran Maestro di Jeff Goldblum si conferma non all’altezza come villain principale (neanche in versione animata)!
E se… Captain Carter avesse affrontato l’Hydra Stomper?
Nonostante l’Osservatore non torni mai sullo stesso universo narrativo, questa volta fa un’eccezione raccontandoci una nuova avventura dell’eroina (e sua alleata) Captain Carter, il personaggio senza ombra di dubbio più importante di What If…? Dopo la sconfitta di Ultron, Peggy e la sua amica Natasha Romanoff (Vedova Nera) trovano su una vecchia nave l’Hydra Stomper visto nella prima stagione e al cui interno c’è il mingherlino Steve Rogers. Sarà ancora un alleato a distanza di anni di Captain Carter o un nemico? Un episodio dalle atmosfere spy che riprende le trame del secondo film di Cap (Winter Soldier) e dello stand alone della Vedova Nera, adattandole alla storia di questo universo dove è Peggy Carter che ha lo scudo e il siero del Super-soldato. Viene ancora più approfondito questo amatissimo personaggio e il suo Universo, sempre più al centro delle vicende di What If…? che ha esordito anche al cinema in versione live-action nel film Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Prima o poi vedremo una pellicola incentrata solo su Captain Carter? Chissà!
E se… Kahhori avesse rimodellato il mondo?
E arriviamo all’episodio più particolare tra quelli sin qua visti in What If…? In una realtà in cui il Ragnarok avviene molto tempo prima e Surtur uccide Odino distruggendo Asgard, il Tesseract cade sulla Terra, nell’America pre-coloniale, nei territori della confederazione degli Hodínöšöni a cui appartiene una giovane donna, Kahhori. Nel momento in cui i soldati invasori spagnoli attaccano il villaggio di Kahhori, la ragazza scappando trova il lago proibito, nonché la Fonte della Giovinezza che i conquistadores stanno cercando da tempo. Nel cadere in questo lago, al cui interno delle acque scorre il potere del Tesseract, Kahhori si vede catapultata in un altro mondo e acquisisce nuovi incredibili poteri e l’immortalità. L’avventura della giovane indiana è singolare per diversi aspetti; è in lingua nativa originale (con i sottotitoli), per rendere il tutto ancora più coinvolgente e segna l’esordio della prima protagonista originale MCU, mai apparsa nei fumetti tantomeno in versione live action. Siamo sicuri che il suo ruolo sarà centrale nel futuro (almeno animato) del MCU. Riguardo la trama, è un buon episodio ma non di certo tra i migliori. Interessante il personaggio di Kahhori (anche se un po’ troppo ‘Pocahontas style’): vedremo come intenderanno sfruttarlo gli Studios.
E se… Hela avesse trovato i Dieci Anelli?
In questo universo Hela, sorella di Thor e primogenita di Odino, invece di essere mandata a regnare nel Regno dei Morti, viene mandata sulla Terra, spogliata dei suoi poteri, che riavrà dal Padre di Tutti solo quando avrà appreso la compassione per la vita. Hela viene trovata da Wenwu, leader dell’organizzazione dei Dieci Anelli, il quale si interessa alla guerriera e le propone un’alleanza che lei rifiuta. Scappando si imbatte nel città segreta di Ta-Lo dove la protettrice Ying Li vede il suo potenziale e accetta di addestrarla. L’obiettivo di Hela, però, è quello di apprendere tutto quello che riesce per vendicarsi del padre… almeno all’inizio, perché le cose mano a mano cambiano, anche nel cuore della Dea. È innegabile che è stato bello rivedere (anche se in versione animata) il personaggio di Cate Blanchett che ha esordito su Thor: Ragnarok. Viene approfondito un altro lato del personaggio in questo divertente episodio, ed esplorato il potenziale inespresso del villain nel terzo film del Tonante. Forse viene da chiedersi… ma non poteva essere sfruttato meglio anche sul grande schermo?
E se… Gli Avengers si fossero uniti nel 1602?
Captain Carter è stata teletrasportata in una realtà alternativa nel 1602 flagellata da incursioni temporali inspiegabili. Durante uno spettacolo shakespeariano in cui recita il principe Loki, si apre un’altra incursione e Peggy non riesce a salvare la regina Hela. Il ruolo di regnante viene assunto da Thor, che cerca di far incarcerare Carter, la quale è costretta a fuggire. L’Osservatore si offre di riportare Peggy nel suo universo, dicendole che milioni di mondi muoiono in continuazione e che rischia di rimanere bloccata lì, ma la donna intende rimanere per salvare l’universo. Come già accaduto con Marvel Zombies, viene adattato un altro arco narrativo a fumetti di incredibile bellezza, ovvero 1602 di Neil Gaiman e Andy Kubert, dove gli eroi Marvel nascevano…ma oltre 300 anni prima! Ovviamente si tratta della versione MCU e quindi vediamo i personaggi di film e serie TV in abiti seicenteschi e situazioni da opere shakespeariane.
E se… lo Strange Supremo fosse intervenuto?
Lo Strange Supremo, versione oscura di Stephen Strange, dice a Peggy Carter di starsi occupando della custodia di criminali pericolosi dei vari universi e le chiede aiuto per catturarne uno che è fuggito: Kahhori. Nell’incontro tra le due eroine, Kahhori rivela a Peggy che Strange non sta rinchiudendo solo criminali, ma anche eroi, in quanto intende sacrificarli nella “Fucina” per ricreare il suo universo, da lui distrutto nel tentativo di salvare la sua amata Christine. Uno spettacolare e incredibile episodio finale che vede a confronto i 3 personaggi più importanti e carismatici di What If…? Captain Carter, Kahhori e lo Strange Supremo. Come per l’ultimo episodio della prima stagione, non mancano le sorprese e i colpi di scena neanche in quest’ultima puntata. Il risultato finale per lo spettatore? Una piena soddisfazione per il finale di stagione.
Conclusioni
Nel complesso è stata un’ottima seconda stagione di What If…?
Gli Studios hanno trattato il concetto di Multiverso in maniera molto più ordinata, fresca e interessante rispetto agli show live-action. È sicuramente un format apprezzato anche dal pubblico, e lo dimostra la recentissima notizia dell’annuncio di una terza stagione della serie animata. A livello di animazione, lo stile utilizzato, e che è risultato uno degli ingredienti vincenti della prima stagione, è stato riconfermato e migliorato sotto ogni aspetto in questa nuova stagione. Le trame sono risultate qualitativamente più interessanti; se nella prima stagione c’erano alcuni alti e bassi, in questi 9 episodi si è vista un’alta qualità nel complesso anche a livello di storie (nonostante qualche sbavatura).
Le versioni alternative dei personaggi classici più interessanti sono state ulteriormente approfondite e oramai sono una certezza del MCU, come anche lo stesso Uatu, l’Osservatore e Captain Carter, e questa ‘sicurezza’ di avere dei personaggi carismatici può portare gli Studios a sperimentare qualcosa di nuovo (come l’introduzione dell’inedita Kahhori).
Il successo di What If…? lascia uno spiraglio sui molti dubbi legati alla saturazione del pubblico del Multiverso e del Marvel Cinematic Universe in generale, dimostrando che, se gestito in questa maniera e in questa versione animata, i fan paiono ancora avere ampio interesse nell’Universo Marvel.
Che sia questa la strada giusta per continuare a tenere ancorati gli spettatori alla poltrona? Meditate Marvel Studios… meditate.