Wolf Man, l’ultimo film horror di BlumHouse diretto da Leigh Whannel, arriva al cinema il 16 gennaio 2025. Con Julia Garner, Christopher Abbott, Sam Jaeger, Matilda Firth, Ben Prendergast nel cast, Wolf Man è una pellicola che mescola leggende e modernità. Noi di MegaNerd lo abbiamo visto in anteprima e in quest’articolo vi sveliamo qualcosina di più.
Wolf Man è un reboot dell’iconico film L’Uomo Lupo del 1941, scritto e diretto da Leigh Whannel. Specializzato nel genere horror, tra i film più noti come regista di Whannel si menzionano Insidious 3 – L’inizio (2015), Upgrade (2018) e L’Uomo Invisibile (2020), anche quest’ultimo reboot del film del 2015.
Wolf Man riporta il mito dell’Uomo Lupo al cinema
La storia segue Blake, un uomo trasferitosi a San Francisco con la moglie Charlotte e la figlia Ginger. Alla notizia della morte del padre, Blake torna in Oregon per occuparsi dei beni di famiglia, portando con sé moglie e figlia. Tuttavia, il viaggio si trasforma in un incubo quando Blake viene ferito da un lupo mannaro. La famiglia si rifugia nella vecchia casa paterna per sfuggire al pericolo, ma la ferita di Blake inizia presto a rivelare segni inquietanti della maledizione che lo trasforma.
Inizia una lotta spietata alla sopravvivenza, una corsa contro il tempo frenetica, scandita dal cambiamento inevitabile di Blake, in cui regna tensione e adrenalina. Charlotte e Ginger dovranno capire il da farsi, affrontando scelte difficili e rinunce dolorose. Proteggersi dai pericoli esterni sarà cruciale, ma altrettanto indispensabile sarà fronteggiare le conseguenze della maledizione.
I legami familiari sono il cuore della storia: mentre Blake ha avuto col padre un rapporto teso e conflittuale, in netto contrasto con la profonda intesa e complicità che lo lega a Ginger. Questa connessione invece manca nel rapporto tra Charlotte e la figlia, che la sente sempre più distante da lei. Tuttavia, le drammatiche circostanze in cui si trovano, saranno destinate a cambiare il corso degli eventi.
Nonostante le premesse intriganti, Wolf Man non riesce davvero nell’intento. Sebbene attinga al folklore legato al licantropo, non approfondisce né la mitologia né le origini della maledizione, lasciando il pubblico con molte domande irrisolte.
L’idea di mostrare la vicenda attraverso due prospettive – quella di Blake e quella di Charlotte e Ginger – è interessante, ma non abbastanza solida da sostenere la struttura narrativa del film e la trama che, soprattutto nella seconda metà, si rivela lacunosa e frammentata. Anche Charlotte, che dovrebbe figurare come una final girl, risulta comunque un personaggio poco incisivo e dimenticabile.
In conclusione Wolf Man è una pellicola che tenta di mescolare folkore, mitologia e leggende in una ambientazione moderna, sfruttando gli incontaminati paesaggi dell’Oregon, perfetti per sottolineare la tensione, alcuni efficaci jump scare e qualche colpo di scena. Tuttavia, il poco approfondimento sia nella storia che nelle dinamiche tra i personaggi impedisce al film di lasciare un segno duraturo e memorabile.Il risultato finisce per essere ridondante e, in più punti, prevedibile.
Wolf Man
Christopher Abbott,
Julia Garner,
Sam Jaeger,
Matilda Firth,
Benedict Hardie