In questo appuntamento, Player.it e MegaNerd.it si recano nel selvaggio West per parlarvi di Red Dead Redemption 2
Sono passati ormai otto anni dall’uscita di Red Dead Redemption, la gestazione è stata molto lunga ma il secondo capitolo (che in realtà è il terzo, se si considera anche Red Dead Revolver uscito su PS2) sarà finalmente disponibile dal 26 ottobre di quest’anno.
Pochi giorni fa, Rockstar ha pubblicato il terzo trailer ufficiale, in cui si fa maggiore chiarezza sul gameplay e sulla storia. Si sapeva già da un bel pezzo, ma ora è ancora più cristallino il fatto che Red Dead Redemption 2 sarà un prequel.
Torneranno, infatti, vecchie conoscenze come il mai dimenticato John Marston e Dutch van der Linde, il quale sarà impegnato in scorribande tra treni merce e banche da rapinare insieme alla sua banda.
Il protagonista della vicenda sarà Arthur Morgan, un fuorilegge costretto a fuggire dopo un colpo andato male. Questo si legge nella descrizione pubblicata da Rockstar Games:
«La fine del selvaggio west è iniziata e si continua a dare la caccia alle ultime bande di fuorilegge rimaste. Dopo una rapina andata a male nella città occidentale di Blackwater, Arthur Morgan e la banda di Van der Linde sono costretti a fuggire, con gli agenti federali e i cacciatori di taglie di tutta la nazione ad inseguirli. La banda deve rubare, uccidere e farsi strada attraverso il cuore dell’America per sopravvivere»
Uno sguardo più vicino al West che conosciamo
Le vicende saranno ambientate dodici anni prima degli eventi che abbiamo vissuto in RDR. Ciò che sappiamo, però, è che Rockstar non ha voluto attingere pienamente dall’atmosfera del primo capitolo che, infatti, raccontava il selvaggio West in salsa più “romantica”, se vogliamo.
John Marston voleva a tutti i costi dare un taglio al suo passato fatto di illegalità. Chi è appassionato di film western però sa che le tematiche maggiormente affrontate dalla cinematografia del genere (soprattutto i classici) ci mostrano il selvaggio West proprio come tutti se lo immaginano: un’era fatta di duelli uno vs uno, di galoppate furiose per rincorrere una carrozza ad armi spianate, colpi in banca e risse da saloon provocate da futili motivi. Temi ripresi in maniera più scanzonata dagli spaghetti western: più rudi quelli di Sergio Leone, più dissacranti quelli di E.B. Clucher.
Rockstar, a quanto pare, in Red Dead Redemption 2 vuole avvicinarsi maggiormente al tema della criminalità, tanto caro alla software house che ci ha costruito un nome (e una serie, GTA). Questo non significa che la trama sarà meno profonda, ma solo che l’approccio sia narrativo che di gameplay sarà molto diverso.
D’altronde, anche chi non è appassionato di western, rimane affascinato da quegli scenari polverosi, cinti da montagne e canyon, e da quelle città apparentemente silenziose e con poca anima, in cui bastava solo una birra rovesciata per scatenare il caos. Sceriffi al galoppo alla ricerca di furfanti dalla pistola facile e diligenze prese d’assalto per qualche dollaro in più. Gli sviluppatori hanno spiegato che il giocatore potrà guadagnare soldi in 1001 modi diversi:
«La banda ha bisogno di denaro, dovrai svolgere missioni tanto diverse quanto varie per derubare banche, intercettare treni, rapire persone, cacciare, ma anche rivendere. Ci sono 1001 modi per fare soldi, anche al di fuori delle missioni, in modo onorevole, e anche meno rispettabili, per permettere al giocatore di fare ciò che vuole. Puoi uccidere le persone per rubare i loro soldi, ma puoi anche minacciarli e prendere i loro soldi meno violentemente. Lasciare la scelta al giocatore è molto importante per noi. Non è un sistema manicheo, non è buono contro il male, tutto è sfumato. Certo, interpretiamo Arthur e lui ha il suo personaggio, ma ti viene data l’opportunità di dare forma al suo modo di comportarsi».
Un altro particolare descritto dagli sviluppatori ci rende noto che che gli interni saranno maggiormente dettagliati, liberamente esplorabili e… aperti al saccheggio. Cassetti, giacche e borse potranno essere frugati e svuotati del loro contenuto che potrà essere rivenduto.
«Per Red Dead Redemption 2 abbiamo cercato di superarci con gli interni. Puoi entrare in una casa, aprire i cassetti, prendere i gioielli nei cassetti. Tante piccole cose, in modo che il mondo sia il più profondo e il più credibile possibile. Dalle grandi casse alle piccole tasche nelle giacche da uomo, puoi rubare tutto, senza mai sapere cosa avrai tra le mani e cosa accadrà dopo un comportamento del genere».
Per saperne di più su Red Dead Redemption 2 basterà aspettare il 12 giugno, quando andrà in scena l’E3 2018.
Nel frattempo, ecco l’ultimo trailer pubblicato da Rockstar.