Arriva finalmente (ed esclusivamente) in edicola Samuel Stern, il nuovo mensile di Bugs Comics che presenta un personaggio tutto nuovo, la cui missione non è affatto semplice: esorcizzare dai demoni e conquistare il cuore dei lettori. Ci riuscirà? Ecco cosa ne pensiamo del primo numero
Se nell’ultimo anno (ma forse anche di più) avete frequentato delle fiere dedicate al fumetto, vi sarà sicuramente capitato d’imbattervi in qualche pubblicità di Samuel Stern. Annunciato come il nuovo (anti)eroe del fumetto italiano, si è creato pian piano un clima di attesa sempre più grande nei confronti di questo personaggio: in primis, perché la sua casa editrice, la Bugs Comics, ha sorprendentemente deciso di sfidare a viso aperto il mercato con un nuovo mensile dal tipico formato italiano (o “bonellide”) con un prezzo assolutamente alla portata di tutte le tasche e in secondo luogo perché ogni piccola anteprima che veniva rilasciata dall’editore, provocava reazioni di grande interesse da parte dei futuri lettori. D’altra parte, la funzione dei tanto amati/odiati social è anche questa: stuzzicare, far venire voglia di acquistare un prodotto… sperando ovviamente che sia all’altezza delle aspettative.
Tra le persone parecchio curiose di capire di che pasta fosse fatto questo Samuel Stern, c’ero anch’io, ovviamente. I disegni che avevo visto online m’intrigavano al punto che mi ero deciso a contattare l’editore per realizzare un bel focus qui su MegaNerd, proponendo alcune pin up in anteprima, svelando chi è e cosa fa questo personaggio, ma non mi bastava. Realizzare quell’articolo mi aveva soltanto fatto venire ancor più voglia di leggere questo benedetto fumetto.
Oggi, finalmente, ce l’ho fatta.
L’ho letto tutto d’un fiato, avidamente, speranzoso. Siamo davvero di fronte a una copia di Dylan Dog com qualcuno ha lasciato intendere? Vediamo un po’ la trama di questo primo numero.
Robert Barrach è senza lavoro e come purtroppo spesso accade in questo mondo sempre più cupo, anche senza speranza. Nonostante abbia una moglie, Margareth, che lo ama profondamente e Mary, una figlioletta bellissima, tanto piccola quanto dolce.
Eppure sembra non aver più niente per cui lottare, annegando ogni sera la sua disperazione nell’alcol… e l’alcol. si sa, spesso riesce a mettere nei guai anche le persone più tranquille. In casa la tensione tra Robert e sua moglie è palpabile e ovviamente la prima a risentirne è la piccola Mary, che assorbe tutto il malumore e lo trasforma in qualcosa di oscuro, che nasce e cresce nel suo corpicino innocente.
A scoprirlo sarà Padre Duncan, un prete sulla sessantina, corpulento: un uomo di grande fede, ma non per questo bigotto, grande amico di Samuel: insieme dovranno trovare il modo di liberare la piccolina dal maligno, ma nel mezzo c’è una crisi familiare che sembra quasi prevalere su quest’aspetto… e non sarà affatto semplice gestire il tutto.
Massimiliano Filadoro e Gianmarco Fumasoli imbastiscono una trama appassionante, che guarda più a Outcast di Robert Kirkman che all’Indagatore dell’Incubo di Tiziano Sclavi (se proprio vogliamo cercare ossessivamente dei riferimenti). I due, coadiuvati da Luigi Formisano ai disegni, creano una storia solida, verosimile. Ci fanno conoscere i protagonisti subito, senza inutili giri di parole: questa non è una origin story, c’immergiamo subito in questa vicenda triste e a tratti spaventosa e non abbiamo affatto la sensazione di esserci persi qualcosa. Non sappiamo ancora effettivamente chi siano questi personaggi così familiari, eppure dopo qualche pagina sappiamo di poterci fidare di loro.
Samuel ha un passato complicato, come tutti gli eroi. Questo è chiaro.
E come tutti gli eroi, sarà subito portato a prendere una decisione difficile, atroce. Sì, sconfiggerà il mostro, ma… beh, dovete leggerlo. Non pretenderete mica che rovini il debutto di questa testata con uno spoiler, vero?
Non sapevo cos’aspettarmi da questo Samuel Stern, ovviamente è presto per dare un qualsiasi giudizio, ma sono davvero contento di poter dire che questo debutto è stato assolutamente convincente. Gli autori hanno lavorato bene e si vede che hanno una voglia matta di raccontarci sempre più cose di questa Edimburgo così oscura. La sensazione è che abbiano in mente una storia importante, quantomeno lo spero. Ci sto, sono salito a bordo.
Ora guardiamo in faccia quest’incubo e prendiamo a calci qualche demone.
Benvenuto, Samuel.
Abbiamo parlato di: