Sconfort Zone, la nuova serie di Maccio, per Marcello

Dal 20 marzo è disponibile su Prime Video Sconfort Zone, la nuova serie televisiva di Maccio Capatonda. Composta di sei episodi dalla durata di circa mezz’ora. Noi di MegaNerd l’abbiamo già vista e in quest’articolo vi sveliamo qualcosina di più

speciale sconfort zone maccio

Nel cast di Sconfort Zone, al fianco di Maccio Capatonda, ci sono anche Francesca Inaudi, Giorgio Montanini, Valerio Desirò, Camilla Filippi, Luca Confortini, Edoardo Ferrario, Gianluca Fru, Valerio Lundini. Prodotta da Banijay Italia in collaborazione con Prime Video, è scritta da Marcello Macchia, Alessandro Bosi, Mary Stella Brugiati e Valerio Desirò, con la regia di Alessio Dogana e Marcello Macchia.

Il protagonista è (ovviamente) Maccio, in preda ad una profonda crisi creativa: non riesce più a scrivere e, con il tempo che stringe e le scadenze del produttore sempre più vicine, la situazione diventa sempre più critica. Disperato, decide di sottoporsi a una terapia sperimentale che lo costringe a uscire dalla sua comfort zone attraverso una serie di prove pensate per riaccendere la sua creatività. Ma ci riuscirà davvero?

Sconfort Zone, le fatiche di un Maccio Capatonda in cerca di ispirazione -  Recensione | Nerdevil

Sconfort Zone, la serie seria

Sconfort Zone è l’ultima creazione di Marcello Macchia, in arte Maccio Capatonda, comico, regista, sceneggiatore e attore italiano amatissimo dal pubblico. Alcuni dei suoi personaggi, come Padre Maronno, sono diventati iconici nel tempo e gli hanno garantito un enorme successo, diventando dei punti di riferimento nella cultura pop contemporanea e sul web.

Questa premessa è necessaria poiché, data la pungente ironia del comico, era lecito aspettarsi una serie ricca di nuovi personaggi e situazioni esilaranti. E invece, Maccio sorprende completamente con un’opera che rappresenta una sorta di decostruzione di sé e del suo personaggio pubblico,mettendosi (quasi) a nudo.

Già dal teaser trailer infatti Capatonda aveva chiarito le cose: Mariottide, Jim Massew, Oscar Carogna e Padre Maronno…non ci saranno! Definendola una serie seria, Sconfort Zone si era già presentata da subito come un prodotto più serio e introspettivo, pronto a sorprendere i fan con un approccio decisamente fuori dal suo solito registro.

La storia segue lo stesso Maccio che deve presentare il progetto della sua prossima serie TV. Il tempo avanza, le scadenze si avvicinano, ma lui non riesce più a scrivere. In completa crisi creativa,  si rivolge al Dottor Arnaldo Braggadocio, un luminare che lo sottopone ad una terapia sperimentale: affrontare una serie di prove per uscire dalla sua comfort zone e riscoprire l’ispirazione perduta. Peccato che il percorso si riveli ben più difficile del previsto, mettendo a rischio non solo la sua carriera, ma anche la sua vita personale e sociale.

Il titolo, come il contenuto, suggerisce un esperimento creativo che Maccio ha voluto fare mettendosi alla prova in prima persona. In una sorta di meta-serie infatti, Maccio esce dalla confort zone dei suoi personaggi classici, abbandonando loro (in parte) e la sua comicità irriverente, per mostrare al pubblico un ritratto più autentico. Il tono ironico non scompare del tutto, ma si mescola a riflessioni più profonde sulla sua routine lavorativa, sulla gestione della fama e sulle incertezze del mestiere di artista, ma anche sulla fragilità dei rapporti interpersonali.

Sconfort Zone: la recensione della serie Prime Video di Maccio Capatonda -  Cinefilos.it

Affrontando una crisi di identità e creativa, Maccio si interroga sul suo passato e sul suo futuro, in un processo di autoanalisi che rispecchia molte delle inquietudini contemporanee. Sembra quasi che Maccio volesse distaccarsi dai suoi personaggi e creare una sfera di connessione più intima con il proprio pubblico. E ci riesce, dimostrando una versatilità per nulla scontata.

Sconfort Zone è una “serie seria” dal sapore dolceamaro, ma le risate non mancano. Non aspettatevi però un prodotto che riproponga i personaggi storici di Capatonda: questa è un’esperienza nuova, diversa dal passato e anche abbastanza coraggiosa. Come lo è d’altronde uscire dalla propria confort-zone. Ma una cosa è certa: Maccio Capatonda conferma ancora una volta il suo talento e la sua grande capacità di reinventarsi.


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Ludovica

Ludovica Terracciano

Mancina, testarda e fin troppo sognatrice. Mi tuffo in ogni storia che vedo come Alice nel Paese delle Meraviglie. Mi trovate seduta al Central Perk mentre bevo caffè e leggo Harry Potter.

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