Scuola di Polizia – Prima regola: non farsi prendere dal panico

 

Un successo internazionale di natura comica che ancora tutti ricordiamo con molto affetto, sono passati ben 35 anni dalla sua uscita  e vi sfido a trovare qualcuno che non conosca almeno un personaggio di quella pazza scuola. Uscito in Italia l’8 agosto del 1984, negli USA il 23 marzo dello stesso anno, “Scuola di Polizia”, ha dato il via a ben 6 sequel – uno per anno, dal 1984 al 1989, più l’ultimo nel 1994 – e due serie TV.

Una di queste è quella animata che ricorderete benissimo, collocata cronologicamente tra il quarto e quinto episodio della saga cinematografica.

La prima pellicola è stata girata in tempi piuttosto brevi, con 40 giorni le riprese erano belle che finite. Fu un successo costato appena 4 milioni e mezzo di dollari e nonostante il suo genere comico-demenziale, quell’anno riuscì a tenere il passo di uscite pazzesche: per citarne alcune Karate Kid, Ghostbusters, Gremlins e Dune. Ha incassato 150 milioni di dollari in tutto il mondo, piazzandosi al 4° posto tra i film più visti negli Stati Uniti.

Probabilmente il suo punto forte è stato quello di portare sul grande schermo, in chiave dissacratoria, un mondo che fino a quel momento era stato quasi un tabù. Le istituzione erano intoccabili e questa scuola di inetti e goffi aspiranti poliziotti ha creato una perfetta parodia di quel mondo austero e propagandistico.

Se dal lato della composizione comica e ironica non ce la sentiamo di promuoverlo a pieni voti, per le innumerevoli battute sessiste, razziste e non proprio originalissime, dal lato della costruzione dei personaggi ha un 10 pieno a tutti gli effetti. Ogni singolo agente è stato costruito perfettamente, tutti insieme riuscivano a costruire scene e teatrini che funzionavano alla grande, al punto che a distanza di qualche anno… beh, ci manca proprio tanto ogni singolo cadetto.

Pensate che il prologo di tutta la storia si basa un fatto realmente accaduto, infatti Miami negli anni della produzione fu vittima di un aumento elevato della criminalità e il sindaco stesso fu costretto a fare una propaganda per arruolare più persone possibili.

Nel film, il sindaco Mary Sue Beal, annuncia infatti un cambiamento nelle pratiche di assunzione per le forze di polizia della città. Altezza, peso, sesso, educazione o forza fisica non sarebbero più state prese in considerazione per valutare l’idoneità delle reclute della scuola di polizia e centinaia di persone che non avrebbero mai potuto nemmeno sognare di diventare ufficiali, si sono iscritte immediatamente! La conseguenza fu che molti dei protagonisti erano i cosiddetti “diversi”, gli emarginati o alcuni piccoli criminali. L’evolversi della storia rappresenta anche la loro redenzione verso una società che non li accetta, infatti gli ultimi 20 minuti di film sono proprio quelli in cui i cadetti fanno vedere ciò di cui sono capaci, per “proteggere” i cittadini ed essere in qualche modo perdonati per i loro atti sovversivi.

Dopo l’uscita del film, alcuni attori hanno dato inizio alla loro carriera, altri sono rimasti sulla cresta dell’onda solo per gli anni della produzione e altri ancora sono stati etichettati a vita per il loro ruolo.

 

Quello che ha senz’altro fatto breccia nel cuore di molte ragazze è Carey Mahoney, interpretato da Steve Guttenberg: inizialmente un poco di buono, dimostra di avere lo spirito del leader. Gentile, generoso e simpatico, ottiene molto successo con le donne e per il suo temperamento acuto e pungente anche l’invidia di altri cadetti. Memorabili le sue gag col tenente Harris! La scena del megafono sporco di inchiostro fa ancora ridere dopo l’ennesima messa in onda! Beh, pensate che Guttenberg per interpretare il suo personaggio, ha rifiutato il ruolo di Peter Vinkman in Ghostbusters. Dopo la saga nella scuola di polizia (non è presente in tutti i film per un presunto motivo di budget, al tempo l’attore voleva essere ben pagato per la sua presenza!) recitò in altre pellicole, tra cui Corto Circuito, Cocoon e Casper.

Spalla a spalla con Mahoney c’è Larvell Jones, l’uomo in grado di produrre tutti i suoni della realtà con l’uso della sola voce e  grazie a questa dote i due sono sempre pronti a giocare scherzi ai loro superiori. Dovete sapere che il personaggio di Jones è stato scritto appositamente per Michael Winslow dopo che gli autori e il regista lo videro ai provini. La sua performance fu talmente spiccata che non ne poterono fare a meno. Il talento di Winslow non finì con le pellicole, pensate che recentemente ha fatto un applicazione per smartphone con i suoi suoni!

 

Un’attrice che indubbiamente deve il suo successo agli abiti da poliziotta è Kim Kattral: non so in quanti di voi l’hanno riconosciuta, ma la cadetta Karen Thompson, la ragazza che Mahoney tenta di conquistare per tutto il film, è proprio colei destinata a passare alla storia come Samantha di Sex and the city!

 

Nel quarto film anche la celeberrima Sharon Stone ha un suo ruolo, Claire Mattson.

C‘è chi invece ai panni del poliziotto non ha voluto più rinunciare: G.W.Bailey, il capitano Taddeus Harris, ha interpretato per tutta la vita il ruolo di militare o poliziotto, lo ricordiamo in M.A.S.H., Major crimes e The Couser.

Tutti, davvero tutti, i poliziotti meriterebbero di essere ricordati e citati, ma ce ne sono due che purtroppo ci hanno lasciato e il loro ruolo era davvero portante in tante scene. Mi riferisco al ramboide Eugene Tackleberry, che con i suoi “giocattoli” non vedeva l’ora di fare piazza pulita. Tutto muscoli e ragionando come un bambino, riusciva ad intimorire tutti impugnando il suo bazooka.

 

David Graf, l’attore che lo ha interpretato, ha avuto un arresto cardiaco nel 2001 mentre partecipava ad una gara di “Birra e bistecca”. Purtroppo era un problema congenito.

Altra presenza memorabile era Moses Hightower, il gigantesco cadetto di indole buona e pacifista, ma se c’era bisogno di ricorrere alla sua spiccante dote, era in grado di rimuovere un’intera finestra o capovolgere un automibile. Bubba Smith, prima di diventare il caro poliziotto fu un campione di football, arrivò a vincere il 4° Super Bowl nel 1971 con i Baltimore Colts, purtroppo nel 2011 venne trovato esanime dopo un arresto cardiaco per intossicazione da farmaci.

Ora non rattristatevi: tutti loro, insieme a Sweetchuk, Zed, House, Callahan, Proctor e il comandante Lassard potrebbero presto tornare in un remake annunciato nel 2012. Secondo voci circolate nel 2014, questa nuova pellicola dovrebbe riprendere la trama del primo film e sarà prodotto da Keegan Michael Key e Jordan Peel, volti della serie comedy di successo Key & Peele. Quindi aspettate con pazienza e speriamo di poterci rifare nuovamente tante sane risate!

 

 

 

Saki

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Cuore giapponese in un corpo italiano, leggo manga dalla più tenera età e sogno ancora di cavalcare Falcor! Curiosa fino allo sfinimento, sono pronta a parlarvi delle mie scoperte!

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