Il regista ha ricordato il celebre attore recentemente scomparso, Sean Connery, ricordando di quando lo difese dai dirigenti Disney durante le riprese di The Rock
Solo pochissimi giorni fa il mondo ha perso uno dei più grandi attori della storia del cinema, il celebre Sean Connery, che ci ha lasciati all’età di 90 anni. Tra i numerosi tributi che sono arrivati dopo la sua scomparse, c’è anche quello del noto regista Michael Bay, che lo diresse in The Rock, campione d’incassi del 1996 in cui Connery recitava di fianco a Nicolas Cage. Bay ha voluto ricordare Sean Connery con un memoriale che ci viene proposto dall’Hollywood Reporter:
Era una leggenda. Abbiamo tutti una manciata di maestri nel corso delle nostre carriere. Persone che danno un imprinting speciale alla nostra persona. Maestri che, magari, non hai più rivisto in 20 anni ma che ricordi, per la loro saggezza, come se fosse ieri. Sean Connery, per me, è stato questo. Ero giovane e sbarbato e stavo girando il mio secondo film, The Rock. Avevo sentito dire che lui era notoriamente scorbutico con i registi. Ero terrorizzato quando gli diedi le mie prime indicazioni di regia. “Uh, Sean lo potresti fare con meno fascino?” e lui mi rispose “Certo, ragazzo”. “Ragazzo” era il soprannome che mi diede. Era una persona frugale e molto pratica.
Un aneddoto su una scena con Sean Connery
Inseguimento automobilistico: Sean sta guidando e lo sto filmando da solo. Frena e la mia testa urta il finestrino. Mi fa “Stai bene?”. E io “Non proprio, quelli della Disney sono qua per prendermi a calci in cu*o visto che ho sforato di due giorni l’agenda delle riprese”. Sean, con quella sua espressione furba, mi fa “Vuoi che ti aiuti?”. Taglio in avant: siamo a pranzo con gli executive della Disney in una classe di terza elementare, siamo seduti a questi banchi e seggioline. Sembravamo dei giganti. Annuncio che Mr. Connery desiderava passare per un saluto.
Arriva Sean che si siede di fronte ai dirigenti a bocca aperta. Col suo classico stile Sean Connery sfodera la sua parlata scozzese e dice: “Questo ragazzo sta facendo un buon lavoro, voi state vivendo nella vostra fo**uta torre d’avorio Disney e dovete darci più soldi”. Senza battere ciglio loro rispondono: “Ok, quanto vi serve?”. E lo fece perché amava davvero i film. Adorava l’eccellenza e dare il meglio che poteva. La sua etica del lavoro era elevatissima, lo standard più elevato che abbia mai visto.