Stavolta Warner e DC confezionano un film davvero impeccabile: Shazam! ha conquistato proprio tutti con una simpatia travolgente e una storia che non annoia mai. Questa è la nostra recensione in anteprima
Ora sì, che ci siamo.
Con Wonder Woman avevano cercato una nuova strada, con Justice League c’è stata un po’ di confusione (anche se a me, onestamente, non era dispiaciuto affatto), con Aquaman la svolta era stata completata. Ma è con Shazam! che l’universo cinematografico DC rinasce e ci conquista definitivamente, offrendoci un film fresco, appassionante, divertente e ricco di citazioni per gli appassionati dei fumetti e della culltura pop in generale.
Si continua a seguire il nuovo corso, dunque. Ma stavolta abbiamo un film di qualità e possiamo dirlo senza alcun tipo di timore. Perché Shazam! è puro intrattenimento, certo, ma fatto bene. Appassiona in modo ragionato e senza inutili forzature. David F. Sandberg, regista dai trascorsi horror (Lights Out, Annabelle: Creation), si trova perfettamente a suo agio nel mondo supereroistico, trovando la chiave giusta per presentare al grande pubblico un teen movie (perché di questo, si tratta) realizzato con grande passione e rispetto verso il pubblico.
All’inizio del film facciamo subito la conoscenza di Billy Batson (Asher Angel), un quattordicenne problematico che per la settima volta viene dato in affidamento a una famiglia. Billy non accetta di andare a vivere con altre persone, il suo sogno è quello di riabbracciare la madre, di cui non ha notizie da anni. Rifiuta l’idea che possa averlo abbandonato e passa la vita a cercare informazioni su di lei, con la speranza di poterla finalmente riabbracciare e tornare a essere una famiglia normale… o quasi.
Ora però si trova “intrappolato” in questa nuova famiglia, in cui membri sono stati adottati proprio come lui. Persino i “genitori” vengono da una casa famiglia, ma neanche questo collegamento gli fa perdere di vista la sua missione: ritrovare la madre. Insieme a lei, le cose andranno meglio. Per forza. E poi questi chi lo conosce, come si fa a entrare in una nuova famiglia a 14 anni?
L’inserimento non è facile, nonostante tutti facciano veramente di tutto per farlo sentire a casa. Specialmente sorelle e fratelli acquisiti. Tra questi c’è Freddy (Jack Dylan Grazer), un ragazzo disabile appassionato di supereroi che colleziona qualsiasi tipo di cimelio possa essere stato toccato dai membri della Justice League. Proprio lui viene preso di mira da alcuni bulli proprio all’uscita della scuola in cui anche Billy cerca di ambientarsi. Se in un primo momento il nostro protagonista tenta di far finta di niente, alla fine si ritroverà invischiato in una rissa per salvare il piccoletto che non può difendersi. Ma i due sono più grossi anche di Billy, che dopo averli colpiti scapperà via senza pensarci due volte.
Billy si rifugia in metropolitana, le porte si chiudono dietro proprio un secondo prima che i due bulli possano prenderlo.
È fatta. È salvo. Anche oggi è andata bene, anche se qualcosa sta succedendo intorno a lui.
Le persone iniziano a sparire, tutto sembra congelarsi, mentre il vagone sembra entrare in una sorta di caverna.
Il nostro piccolo eroe fuggiasco si ritrova in un’altra dimensione, in un cui un vecchio mago lo sceglie come suo campione. Gli donerà dei poteri magici che lo renderanno più forte e potente di chiunque altro, in grado di fronteggiare l’avanzata del male sulla Terra.
Gli basterà dire solo una parola: Shazam!
L’incredulo Billy Batson si trasforma così in una versione più adulta e muscolosa di se stesso (interpretato da Zachary Levi, senza ombra di dubbio la scelta migliore possibile per questo ruolo)… anche se non ha ben chiaro cosa fare di tutta questa potenza. Stiamo comunque parlando sempre di un ragazzo di appena 14 anni, che a stento è in grado di badare a sé stesso, figuriamoci se ha la testa per essere il campione di un vecchio mago che gli parla di sconfiggere il male.
Di più non vi posso davvero dire. Probabilmente immaginerete che da qui in avanti parta il classico “racconto di formazione”, quella strada che ogni eroe deve intraprendere per divenire tale, crescendo, diventando uomo. Sì, ovviamente c’è molto di questo, ma non in una maniera così scontata, fortunatamente. Sandberg ricostruisce una film in pieno stile anni 90 (come spirito, ovviamente Shazam! è ambientato ai nostri giorni), perfettamente calato nell’Universo DC e con una sua specifica personalità.
Guardando questo film, appare evidente che non si tratta di un prodotto Marvel. Non c’è pericolo di potersi confondere, fortunatamente. Non perché i film dei Marvel Studios siano brutti o fatti male (anzi…), ma è bello vedere che dopo tanti tentativi la DC ha finalmente trovato la cifra stilistica giusta, che la contraddistingue e in senso finalmente positivo. Evidentemente serviva proprio questa parola magica…
A proposito, probabilmente alcuni di voi si staranno chiedendo cosa vuol dire Shazam: è un acronimo e le iniziali indicano gli eroi o gli dei che forniscono i poteri al nostro eroe:
La saggezza di Salomone
La forza di Hercules
Il coraggio di Achille
Il potere di Zeus
La resistenza di Atlante
La velocità di Mercurio
Per gli appassionati di fumetti, segnaliamo che la storia è presa in modo davvero fedele dal recente reboot operato nel 2013 da Geoff Johns, che ha anche collaborato con la produzione del film. Le uniche differenze con questa versione a fumetti sono nel cattivo di turno: nella versione cartacea c’è subito il terribile Black Adam, mentre in questo film il nostro eroe dovrà vedersela con il Dottor Sivana, interpretato da un ottimo Mark Strong.
Questo è uno di quei film che se li vedi da bambino ne rimani innamorato e probabilmente ti resterà addosso negli anni a venire, se invece li guardi per la prima volta da grande… sorriderai. E uscirai dal cinema contento.
Come se avessi appena sentito una parola magica.
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