Il sole di Austerlitz – Recensione

Abbiamo letto il terzo volume della collana Un Eroe Una Battaglia, la nuova collana a fumetti edita da Editoriale Cosmo dedicata a grandi eventi bellici. Stavolta è il turno della Battaglia di Austerlitz, realizzata da Gualtieri, Pesolillo e Babbyan

Slavkov u Brna è un paesino ceco di circa 6500 abitanti nella Moravia Meridionale, ed è qui che Napoleone ha avuto una delle sue più importanti vittorie, Slavkok u Brna infatti la conosciamo anche come Austerlitz, location del terzo numero di Un eroe una battaglia. La battaglia di Austerlitz è passata alla storia per la grande innovazione tattica che ha apportato Napoleone, inducendo i nemici a colpirlo subito, simulando difficoltà e facendo credere che il suo esercito era ormai sul punto di ritirarsi. Bonaparte faceva addirittura credere di essere pronto a trattare una pace! E invece… Dimostrando tanta debolezza, le truppe nemiche non temporeggiarono ulteriormente e prepararono l’attacco contro i francesi, che nel frattempo si erano riorganizzati e soprattutto avevano chiamato rinforzi. La battaglia di Austerlitz si organizzò su tre fronti e tutti i marchingegni di Tondu gli assicurarono una brillante vittoria.

Dopo Caporetto e Alesia, è la battaglia del 2 dicembre 1805 ad essere reinventata con la sceneggiatura di Giulio A. Gualtieri e Romolo Pesolillo, con i disegni di Babbyan. Nonostante Austerlitz sia nota come la battaglia dei Tre Imperatori (Napoleone, lo zar Alessandro I e Francesco II), non si parla di loro, i grandi personaggi sono lasciati sullo sfondo e lo stesso Tondu appare solo per poche pagine. Tutto il fumetto ruota sullo scontro vero e proprio e sui suoi protagonisti, coloro che le guerre le vivevano davvero, ma a cui la Storia non ha mai reso ernome merito: i soldati. La storia si snoda tra gli accampamenti francesi e il campo di battaglia; i dialoghi sono asciutti e radi, la narrazione è affidata ai disegni in cui il lettore, calandosi, sente gli spari, le urla e vede svolgersi uno scontro enorme, su cui è aggiornato di volta in volta grazie alle mappe strategiche, che si adattano alle strategie di Napoleone. Tra fumo e nebbia, scontri corpo a corpo e cariche a cavallo, abbiamo una indiscussa protagonista: la baionetta, presente praticamente in ogni pagina. Tra tutti i soldati, seguiamo da vicino la storia di Jean, l’eroe di questa battaglia, forte nello spirito e negli ideali quanto con le armi. Un ragazzo che vede nel suo idolo Napoleone, la cura di tutti i mali della Francia e del mondo. In suo nome combatterà e più volte sarà a un pelo dal perdere la vita, ma il caro Empereur è davvero il prosecutore della rivoluzione? Jean lo capirà in ultimissima battuta a sue spese.

Napoleone è stato un personaggio storico amato e odiato, non è un attore secondario della Storia, ma neanche della letteratura, sono tanti gli autori che partendo dalle sue gesta hanno poi romanzato e riportato la vita del più illustre dei Bonaparte. Partendo da Manzoni che gli dedica Il 5 maggio in occasione della sua morte, di cui tutti bene o male sappiamo stralci a memoria, fu già omaggiato in vita da un giovane Ugo Foscolo, nella sua ode A Bonaparte Liberatore. Meravigliose opere letterarie lo vedono poi comparire non come protagonista, fra tutte c’è l’immenso Guerra e Pace di Tolstoj di cui se ne riporta uno stralcio nel fumetto, proprio facendo riferimento alla battaglia del Pratzen. È proprio questa l’opera in cui si fa riferimento al Sole che splendeva su Austerlitz: «Quando il sole fu completamente uscito dalla nebbia, e con accecante splendore sprizzò fra campi e nebbia, si sfilò il guanto dalla bella mano, bianco, con esso fece segno ai marescialli, e diede ordine di iniziare la battaglia». Un po’ dell’Empereur rientra anche in un altro importante romanzo I Miserabili di Victor Hugo, che però non fu ben accolto dal fratello Carlo Luigi Napoleone Bonaparte, ma aveva problemi “interni” con Hugo che lo aveva soprannominato “Napoleone il piccolo”. 
Piccola nota di colore: il titolo dell’albo richiama la canzone omonima scritta da Franco Battiato per Giuni Russo.

 

 

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Abbiamo parlato di:

 

Carla Gambale

Non si ha memoria di quando abbia iniziato a leggere, ma non ho mai smesso. Lotto da tempo immemore con mia madre per farle comprare una nuova libreria. Tra un'emicrania e l'altra mi adopero a leggere, scrivere e parlare di libri, fumetti e serie tv, poi nel tempo libero studio anche archeologia

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