John Romita Sr. è colui che ha reso Spider-Man l’icona pop che tutti conosciamo. Questo è il ricordo e il ringraziamento della redazione MegaNerd a uno dei più grandi disegnatori della Marvel
Se Stan Lee era soprannominato ‘The Man‘ e Jack Kirby è ricordato come ‘The King‘, John Romita Sr. è stato… semplicemente John Romita! Ed è poco? Assolutamente no. Stiamo parlando di uno dei più importanti disegnatori della storia della Marvel che ha dato un contributo enorme alla creazione del pantheon di personaggi che oggi sono veri e propri pilastri del mito della Casa delle Idee. Ma soprattutto Romita è stato il più grande disegnatore di Spider-Man. No, non sto esagerando. Lui è stato ‘Il grande’ John Romita, colui che ha reso altrettanto grande l’Uomo Ragno.
Gli inizi
Nell’anno in cui il Presidente degli Stati Uniti di allora, Franklin D. Roosevelt, avviava la politica del New Deal per combattere la Grande depressione che aveva colpito gli USA, a New York nasceva John Romita. Era il 24 gennaio 1930. Figlio di un panettiere italo-americano (originario della Sicilia), John crebbe nel quartiere di Brooklyn e si diplomò alla High School of Industrial Art nel 1947.
Disegnavo sui marciapiedi di Brooklyn. […] Disegnavo tutto il giorno, quando non c’era nient’altro da fare. Non c’era molto altro da fare: niente televisione, e primavera, estate e autunno disegnavo per le strade. L’asfalto è stata una grande lavagna per me. Una volta ho fatto un disegno lungo 30 metri della Statua della Libertà. È stato un buon esercizio, a pensarci bene. Curvo e disegnando… ho fatto tutto. L’intera cosa. Il piedistallo, la statua intera, la torcia e io passavamo da un tombino all’altro. Era di circa cento piedi. – John Romita Sr. al giornalista Tom Spurgeon nel 2002
Ben presto cominciò a disegnare fumetti d’amore e il primo incarico fu per la rivista Famous Funnies, della casa editrice Eastern Color. La strada, però, che l’avrebbe portato a disegnare super-tizi in costume era ancora lontana, ma questa esperienza gli sarebbe comunque tornata utile.
Tra i suoi artisti preferiti c’era Jack Kirby, che all’epoca stava disegnando Captain America e che qualche anno dopo sarebbe diventato un collega del giovane fumettista in Marvel. Siamo alla fine degli anni ’40.
I primi incarichi del giovane Romita arrivarono grazie all’inchiostratore Lester Zakarin con cui cominciò a collaborare e che lo portò a lavorare come freelance per l’allora Timely, casa editrice di fumetti statunitense. La collaborazione con Zakarin terminò nel 1951 quando Romita fu arruolato nell’esercito degli Stati Uniti. Ed è in questo periodo che Romita conobbe il Sorridente Stan Lee. Era di stanza a New York City e decise di presentarsi a Stan, all’epoca caporedattore della Timely.
Non appena mi sono sistemato, sono andato nei quartieri alti in uniforme, perché avevo un pass di classe A. Mi sono presentato alla segretaria di Stan Lee e ho detto: “Lavoro per Stan da un anno e mezzo e lui non mi conosce”. E lei è uscita con una sceneggiatura! Non solo, ma è uscita con una sceneggiatura e si aspettava che la inchiostrassi anche io. Quella è stata la prima storia che ho firmato per Stan Lee dopo aver scritto a matita per un anno e mezzo. – John Romita Sr. al giornalista Tom Spurgeon nel 2002
Stan Lee gli diede finalmente il primo incarico importante; negli anni ’50 la Atlas Comics (nata dalle ceneri della Timely) azienda di Martin Goodman la cui divisione comic book era situata al 14esimo piano dell’Empire State Building, gli fece disegnare alcune storie della prima incarnazione di Captain America, quella realizzata da Joe Simon e Jack Kirby. (Piccola nota di redazione: la Atlas Comics, divenne successivamente quella che oggi è conosciuta da tutti come la Marvel!)
Nonostante un primo contatto con i supereroi, Romita continuò a occuparsi di disegnare storie horror e rosa per diverse case editrici tra cui la National/DC Comics; il suo tratto realistico, moderno ed elegante calzava a pennello nelle love story che doveva rappresentare graficamente e le sue pagine risultavano ricche di bellissime donne sinuose e sensuali, figure però sempre aggraziate e mai volgari.
Ma John voleva disegnare i supereroi. Nel 1961 la Atlas lasciò lo spazio alla Marvel e nel novembre dello stesso anno, Stan Lee e Jack Kirby realizzarono il primo fumetto della Casa delle Idee: I Fantastici Quattro. Fu l’inizio dell’Era delle Meraviglie. Seguirono a ruota altri personaggi, tra cui un certo Spider-Man che esordì su Amazing Fantasy # 15 dell’agosto 1962 e che sarà un supereroe fondamentale la carriera di Romita Sr.
John e Spider-Man: un matrimonio che ‘s’ha da fare’
Quando lavori, non hai tempo per la riflessione e la teoria. Sei solo felice di far uscire le pagine. E prima ottieni le pagine, prima ottieni l’assegno e prima ottieni la storia successiva – John Romita Sr. al giornalista Tom Spurgeon nel 2002
Nel 1965 ecco la svolta; Steve Ditko, celebre disegnatore e co-creatore di Spider-Man abbandonò Marvel e soprattutto Amazing con il n. 38 della testata. Stan Lee rimase senza disegnatore su uno dei fumetti di punta della giovane (ma in rampa di lancio) casa editrice newyorkese, ed è lì che decise di chiamare come sostituto di Ditko proprio John Romita, che fino ad allora si era occupato di una manciata di albi di Daredevil. Mai mossa fu più azzeccata.
Quello che Stan Lee voleva era che facessi una storia di Daredevil in due parti con Spider-Man come guest star per vedere come gestivo il personaggio. Quindi, quando ho fatto Spider-Man, è stato come se Dick Tracy fosse guest star in Daredevil.Se Dick Tracy fosse stato guest star in Daredevil, avrei provato ad assimilare quella tecnica diversa e l’avrei fatto come Chester Gould. Era così che pensavo che Spider-Man dovesse essere fatto. – John Romita Sr. durante un’intervista con Jim Keefe e John Mietus
Si parte col botto: Romita esordì su Amazing Spider-Man# 39 How Green Was My Goblin! (Il vero volto di Goblin) dell’agosto 1966, numero scoppiettante e molto importante in cui viene svelato per la prima volta che sotto la maschera del folletto verde si nasconde Norman Osborn.
Da lì in poi nacque un sodalizio e un feeling tra Stan e John che in casa Marvel fu secondo solo a quello tra lo stesso Lee e Kirby.
Il tratto di Romita era molto distante da quello di Ditko; obiettivamente i suoi personaggi erano ‘più belli’ esteticamente, Peter compreso, con il rachitico Parker che lasciò spazio a un ragazzo adolescente più prestante e maturo fisicamente anche in abiti civili. Ma tutto il cast di Spider-Man subì un drastico restyling risultando più moderno e in linea con gusti e moda dei giovani di quegli anni.
I primi tempi che ho fatto Spider-Man è stato tutto Ditko. Era una linea sottile. Simulazione Ditko. E se Peter Parker è cambiato è stato perché non potevo farne a meno. Stan Lee veniva da me e diceva che lo stavo facendo troppo bello. Lo sto rendendo troppo muscoloso. Ma non potevo trattenermi. – John Romita Sr. durante un’intervista con Jim Keefe e John Mietus
I suoi disegni contribuirono a far crescere il successo del Tessiragnatele che in poco tempo divenne popolarissimo soprattutto tra i ragazzi e gli adolescenti, e successivamente vera e propria icona pop.
L’interpretazione di Romita dell‘Arrampicamuri è quella che è stata tra la fine degli anni ’60 e per tutti gli anni ’70, IL volto di Spider-Man anche nel merchandising.
Ma John fece ‘jackpot‘ con la creazione della sensuale e incontenibile Mary Jane Watson, icona femminile delle storie di Spidey e amore della vita di Peter Parker che ne sarebbe diventata molti anni dopo anche la moglie formando quella che per tantissimi è la coppia per eccellenza dei fumetti Marvel. Insomma Romita con la nipote di Anna Watson fece breccia nel cuore non solo di Peter Parker ma di tantissimi fan.
Un altro character che venne introdotto e per cui si deve ringraziare Romita fu Kingping, il corpulento boss della mafia di N.Y., zar del crimine che più di una volta ha infestato le storie dell’Arrampicamuri prima di diventare la nemesi di un altro grande eroe Marvel, Daredevil.
Quando Stan Lee lasciò la serie dopo Amazing Spider-Man # 100, Romita ha continuato ad avere un’influenza sulle storie successive occupandosi per alcuni numeri come semplice inchiostratore della serie, e più tardi, come copertinista.
Le storie più importanti su cui Romita ha lavorato sono state sicuramente quelle pubblicate in origine su Amazing Spider-Man #121-122: la struggente La notte in cui morì Gwen Stacy (dove prese parte anche alla stesura della sceneggiatura insieme a Gerry Conway) e la spettacolare L’ultima battaglia di Goblin, due episodi entrambi disegnati dall’artista Gil Kane sui testi di Gerry Conway, ma inchiostrati da Romita, che sono entrati nella storia del mito di Spider-Man e che sono stati ripresi anche al cinema in alcuni film di Spidey.
Ma furono molti i personaggi Marvel dove mise mano Romita Sr.: dal Punisher a Wolverine (sue creazioni), da Luke Cage a Shocker, dal Capitano George Stacy a Testa di Martello e molti altri.
Per il suo importante contributo alle matite dell’Uomo Ragno, John Romita Sr. venne insignito del prestigioso premio Eisner Award. Dopo diversi anni sulla testata The Amazing Spider-Man John Romita Sr. divenne art director della Marvel, ma continuò a disegnare Spider-Man dal 3 gennaio 1977 all’11 gennaio 1981, sempre sui testi di Stan Lee sulle strisce quotidiane inedite che uscivano sui più grandi giornali USA dell’epoca e che sono state raccolte anche in diversi volumi cartonati.
Nonostante il nuovo ruolo di Direttore Artistico, successivamente Romita ha disegnato molti altri personaggi Marvel, se non per brevi cicli o per numeri speciali, ma non sono mancati i ritorni sul suo ‘primo amore’ principalmente per storie celebrative dell’Uomo Ragno.
Insomma, se Spider-Man è quello che è oggi, lo si deve in buona parte a Romita Sr. e nel 2002, per quanto fatto nel campo dei comics, l’artista è stato accolto nella Eisner Awards Hall of Fame.
La Spider-dinastia dei Romita
Tra i tanti meriti che si devono riconoscere a Romita Sr. c’è anche quello di essere stato il padre di John Romita Jr., il talentuoso artista anche lui legato in maniera indelebile a Spider-Man, oggi disegnatore ufficiale della testata ammiraglia ragnesca. Abbiamo parlato nel nostro speciale dedicato a Romita Jr. ospite della recente kermesse di Etna Comics 2023 (qui il link dell’articolo), dell’importante figura che Romita Sr., ha avuto per lui sin da piccolo e che hanno portato Romita Jr. a ripercorrere le orme del padre e diventare uno dei più grandi disegnatori della Marvel di sempre come lo stesso genitore.
Facciamoci caso: siamo nel 2023 e dagli anni ’60 c’è ancora un Romita a disegnare Spider-Man.
Addio Romita Sr.
Purtroppo nella giornata del 14 giugno 2023, è stato proprio John Romita Jr. ad annunciare la scomparsa del padre sui social con un messaggio tanto sereno quanto commovente:
Lo dico con il cuore pesante, mio padre è morto serenamente nel sonno. È una leggenda nel mondo dell’arte e sarebbe un onore per me seguire le sue orme. Per favore, tenetevi i vostri pensieri e le condoglianze per rispetto della mia famiglia. Era l’uomo migliore che abbia mai incontrato.