Tra i vari appuntamenti di Lucca Comics & Games 2024, è stata data l’occasione a MegaNerd di partecipare al ‘press café’, evento organizzato solo per la stampa, con ospite il maestro Yoshitaka Amano
Yoshitaka Amano è senza ombra di dubbio un artista a tutto tondo che viene ricordato per il suo contributo in tantissimi ambiti della cultura pop. Dal fumetto (sia manga che comic book) all’animazione sino ai videogiochi, l’arte del sensei ha colpito nel corso degli anni una miriade di fan in tutto il globo.
Ma il maestro Amano è prima di tutto un uomo innamorato dell’arte e delle sue varie espressioni. Questo lo ha reso un importante autore e pittore contemporaneo.
La biografia sul sito ufficiale di Lucca Comics & Games 2024, lo descrive come un “Creatore di mitologie contemporanee, un ponte tra l’Oriente e l’Arte europea del ‘900”.
La stima e il rispetto per Yoshitaka Amano da parte di tutta l’organizzazione di Lucca Comics & Games e Lucca Crea, si è materializzata nelle splendide locandine della kermesse realizzate dall’autore e che insieme compongono The Butterfly Effect, titolo della manifestazione di quest’anno.
Il sensei ha reso omaggio con il suo lavoro alla Tosca di Giacomo Puccini con tre immagini che rappresentano ognuna un’opera del compositore; Tosca, Madama Butterfly e Turandot. Tre rappresentazioni, per tre capolavori pucciniani.
MegaNerd ha avuto la possibilità di partecipare al press cafè riservato alla stampa ove era ospite il maestro Amano, il quale insieme all’organizzazione di Lucca Crea, rappresentata in primis da Emanuele Vietina, ha presentato la mostra in arrivo a Milano e a lui dedicata e ha risposto ad alcune domande fatte dai delegati presenti all’incontro.
La mostra Amano Corpus Animae dedicata a Yoshitaka Amano
La partecipazione a questa edizione non è la ‘prima volta’ del sensei a Lucca Comics & Games; il maestro è già stato ospite nel 2022 e in quella occasione l’organizzazione di Lucca Crea ha pensato di realizzare un progetto insieme ad Amano, un maestro che ha navigato tutte le vie del pop e cultura contemporanea.
Questa collaborazione si è concretizzata nella mostra curata da Fabio Viola e intitolata ‘Amano Corpus Animae‘ che andrà in scena a Milano.
Dal 13 novembre 2024 al 1° marzo 2025 presso la Fabbrica del Vapore del capoluogo lombardo, saranno esposte gran parte delle opere dell’artista orientale in quella che sarà ricordata come la mostra più grande e completa che sia mai stata dedicata ad Amano. 1000 mq. di opere disposte su due piani, dove si potrà ammirare in tutta la sua bellezza l’arte di Yoshitaka Amano.
Ed è proprio durante il press cafè con ospite il sensei che è stato dato qualche dettaglio in più sulla mostra, prima di lasciare spazio alle domande della stampa.
A Milano ci saranno circa 50 tavole dedicate a Final Fantasy, il famoso videogioco della Square Enix (all’epoca Squaresoft) per cui Amano ha curato tutte le illustrazioni delle cover dal capitolo 1 sino al 16 oltre i vari spin-off (come Final Fantasy X-2). Si tratta di opere di diverse misure.
Ma per gli amanti del fumetto internazionale, l’organizzazione di Lucca Crea e il sensei, hanno confermato che saranno presenti anche tavole originali di The Sandman, Vampyre Hunter D, varie commissions, e anche l’iconica copertina realizzata dal maestro per Vogue Italy nel 2020, unico caso in cui la rivista ha avuto quale cover un’illustrazione e non una fotografia.
Sulla copertina di Vogue, il sensei ha voluto precisare una cosa; la sua idea era quella di rappresentare la storia e la moda. Quindi è partito dalla Venere di Botticelli e l’ha adattata alla modernità. Da amante del rinascimento, ha cercato di mettere elementi rinascimentali nella parte fashion moderna dell’abbigliamento.
E ancora; da Pinocchio ai lavori su Turandot, oltre ad opere dipinte su tela di 7/8 metri l’una.
Sulla mostra il sensei Amano ha voluto, con la solennità e l’eleganza che lo contraddistinguono, aggiungere che per lui è un grandissimo onore poter essere protagonista. Si tratta della prima mostra in assoluto in Europa a lui dedicata, che vedrà anche alcune tra le prime creazioni come animatore, nonché opere di cui non ricordava neanche la realizzazione sino a quando non le ha scelte per la mostra.
“Alcune non mi ricordavo neanche di averle fatte e mi hanno rimembrato il periodo in cui le ho realizzate. Andate a vederle. Ci sono opere di 7-8 metri che complete non so neanche io come siano” ha commentato il sensei.
Riguardo il rapporto con l’arte italiana, Amano ha detto di essere un grande amante di Puccini e di essersi già approcciato alla Turandot, ma per il teatro giapponese, mentre per la Tosca era la prima volta che poteva esprimersi e quindi spera che il lavoro sia piaciuto ai fan.
Al momento è concentrato sulla realizzazione di una nuova grande opera, che non ha voluto spoilerare ma per cui a tempo debito renderà pubblica; ha voluto solo aggiungere che “anche dentro di me c’è stato un Butterfly Effect”.
Quattro chiacchere con il sensei: da FF sino a The Sandman
Tra le prime domande fatte al sensei, gli è stato chiesto se la sua arte, spesso ‘umana’ e che si manifesta attraverso alcune reinterpretazione visive di moda, estetica, ecc…, si avvicini in alcuni casi a un qualcosa di più selvaggio e incontrollato.
Amano ha dichiarato che lui, in realtà, disegna e gli piace mettere al centro l’essere umano, ma, oltre ad esso, anche quello che ha in testa nel momento in cui crea. Quindi c’è spazio per essere mitologici, draghi, ecc… Lui realizza e crea quello che ha nella sua testa.
Riguardo la sua arte, Amano ha dichiarato di trovare molta ispirazione nella mitologia greca e nell’arte rinascimentale, che lui tende a mischiare con l’arte giapponese. Si tratta di un amalgama di cui non si rende conto quando dipinge e che gli viene naturale. La passione per la mitologia greca si è ulteriormente incrementata, grazie a un viaggio fatto ad Atene per la realizzazione di un’opera dedicata a Pandora.
Alla domanda, su quali artisti reputi per lui fondamentali, il sensei ha detto che a livello italiano, sicuramente ha subito il fascino dei grandi come Leonardo Da Vinci e Michelangelo, ma ve ne sono tantissimi altri. La cosa che ha voluto specificare è che “quando penso all’arte è qualcosa che travalica le ere”. Quello che fa va oltre gli stili ed è un qualcosa che viene spontaneo avendo tutte queste ispirazioni.
L’artista, quando gli è stato chiesto del suo lavoro su Final Fantasy, ha voluto rivelare un piccolo aneddoto, nonostante si tratti di un’esperienza che risale a molti anni fa.
Final Fantasy è stato il suo primo approccio con il mondo dei videogame, e quando la Square gli ha proposto di occuparsi delle illustrazioni di copertina, non conosceva quel mondo.
Non sapeva di cosa si trattasse e di cosa parlasse; sapeva solo che trattasse di fantasy, visto il titolo. Quindi, per le illustrazioni, si è basato sull’idea del fantasy e si è ispirato ai romanzi di Michael Moorcock, scrittore britannico di fantascienza e fantasy.
Sul progetto animato intitolato Devasan e su quando uscirà, il maestro ha detto che “non è una cosa che coinvolge solo me. Ho fatto il design dei personaggi e avrò dei meeting appena torno in Giappone e potrebbero esserci delle news”.
Invece, su come sia nata la collaborazione con Neil Gaiman per The Sandman, il suo primo lavoro per negli Stati Uniti, l’artista ha detto che tutto è partito nel 1999 a New York dove ha incontrato Gaiman e la DC Comics, per realizzare una cover.
Amano realizzò un vero e proprio poster. Gaiman, vedendolo, gli disse che lo voleva su The Sandman e così nacque la loro collaborazione per un’opera che Amano ha definito un “processo creativo unico” e “difficilmente replicabile”. Gaiman gli dava il testo e lui disegnava le illustrazioni.
L’autore ha ricordato anche il lavoro con Gaiman fatto su Wild Duke libro dedicato a David Bowie. Su eventuali lavori futuri…. Amano ha detto che si sono incontrati nuovamente l’anno passato e in futuro potrebbe esserci qualcosa di nuovo, ma non sa cosa accadrà.