Storia di un Capitano – Il Fresh Start di Capitan America firmato Ta-Nehisi Coates

Il nuovo rilancio Fresh Start proietta tutti gli eroi della Casa delle Idee in una nuova era, in netta rottura con la stagione fumettistica precedente, caratterizzata da eventi che hanno spaccato profondamente la comunità supereroistica (Civil War II) e scosso l’America (Secret Empire). Da queste ceneri inizia la rinascita di Capitan America, firmata Ta-Nehisi Coates

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La rinascita di Steve Rogers

A prendere le redini della testata dell’eroe a stelle e strisce è Ta-Nehisi Coates, autore insignito del Premio Eisner nel 2018 per la miniserie Black Panther: World of Wakanda, con Lienil Francis Yu prima e Adam Kubert poi ai disegni. Una scelta importante quella di C.B. Cebulski, poiché Coates è giornalista politicamente impegnato e, quindi, piuttosto vicino ai problemi delle persone comuni, dei più deboli: quelle stesse persone che Cap cerca di proteggere da sempre.

Ma ora qualcosa è cambiato: gli eventi di Secret Empire hanno portato l’Hydra a conquistare l’America seguendo un comandante con il volto di Cap (un piano messo in atto dal Teschio Rosso manipolando il Cubo Cosmico) e, nonostante l’ordine sia stato ristabilito, nessuno sembra avere più fiducia in lui.

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È questa la vera sconfitta di Steve: se nella propria storia editoriale è stato molto spesso braccato dalle autorità, limitato dal Governo che ha sempre protetto, arrestato, mai aveva deluso il popolo; mai le persone avevano smesso di credere nella Sentinella della Libertà. Coates riparte da uno Steve spezzato, sfiduciato, disorientato e inizia a tessere una lunga trama di stampo politico con una nuova organizzazione da contrastare all’orizzonte: l’Elite al Potere.

Subito dopo la caduta dell’Hydra, mentre gli Stati Uniti cercano di rialzarsi, in Russia Alexia Lukin mette in atto il proprio piano: riportare in vita il marito Aleksander, un personaggio strettamente legato al nemico per eccellenza di Cap, il Teschio Rosso. Ma, come se una vendetta privata non fosse già abbastanza, la lunga ombra dell’Elite sembra allungarsi minacciosa anche su Washington, coinvolgendo personalità importanti ed influenti come il Generale Ross.

Ross, che ha messo in un angolo Cap; Ross, che fa cadere Sharon Carter nelle mani di Alexia; Ross, che cade vittima dei suoi stessi alleati.

Il ritrovamento del corpo senza vita del Generale manda in subbuglio l’opinione pubblica; scattano subito le indagini ma le accuse si concentrano ben presto su un solo sospettato: Capitan America.

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Scende il gelo: è inverno in America.

Eppure Steve continua ad essere fedele a se stesso, cercando di fare ciò che è giusto, anche se ciò che è giusto non gli piacerà: decide, infatti, di costituirsi. Non perché sia davvero colpevole – ovviamente! – ma perché è consapevole di essere ormai diventato il Capitano di niente e, se l’America ha bisogno di un responsabile per questo omicidio (e non solo), allora lo avrà. Un “sacrificio” necessario ma compiuto con la speranza che la verità venga presto a galla per dimostrare di essere l’eroe di sempre e riabilitare la propria immagine agli occhi di tutti.

Steve viene trasportato al Myrmidon, un penitenziario privato di massima sicurezza per detenuti fisicamente superiori, gestito col pugno di ferro dal Barone Von Strucker. All’esterno, invece, Sharon cerca di scagionare il proprio compagno, riunendo un team tutto al femminile: le Figlie della Libertà, di cui fanno parte Sue Storm, la Tigre Bianca, Spider-Woman, Echo, Gladiatrix, Toni Ho, Misty Knight, Mimo e la misteriosa Driade. Grazie all’aiuto di personaggi insospettabili, riescono ad individuare il sicario di Ross: lo Straniero, assunto proprio dai coniugi Lukin. Ma prima che possa essere interrogato viene a sua volta ucciso da Crossbones: il piano procede spedito.

Ma Sharon e le altre Figlie riescono ad infiltrarsi nel Myrmidon e a far evadere Steve – che intanto stava lottando contro Von Strucker: la Leggenda può continuare.

I primi due archi della gestione Coates sono impregnati di politica e denuncia: una critica (non troppo) velata alle istituzioni americane, al potere dei ricchi, alla corruttibilità dell’opinione pubblica, all’influenza dei mass media. Steve Rogers diventa così il capo espiatorio dei peccati del suo Paese.

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Forse perché incentrato soprattutto su discussioni etiche e morali, il Fresh Start di Cap può risultare piuttosto lento ma non manca certo di momenti emozionanti ed adrenalinici: lo scontro con Taskmaster, per esempio, è una gioia per gli occhi. Viene dato il giusto peso anche ai personaggi secondari, Sharon su tutti, quasi a rimarcare il fatto che il Sogno di Cap è ancora vivo e che non è solo in questa battaglia.

Sicuramente, però, la storia si apprezza di più leggendo gli archi narrativi in blocco: se non l’avete già fatto, concedete anche voi una seconda possibilità a Coates.

BEST QUOTE:

“È bello credere in qualcosa. Ma quando ci credi, come me, a volte dimentichi che non sono tutti come te”

 

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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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