Taormina Film Festival – I 7 titoli delle serate di Gala
Tra pop, glamour e identità mediterranea, il Taormina Film Festival si propone come un fiore all’occhiello dei festival cinematografici Made in Italy Giunto alla sua 70ª edizione, quest’anno Il festival sarà inaugurato il 12 luglio con una serata evento dei Nastri d’Argento per celebrare quest’importante anniversario rendendo omaggio alla commedia italiana.
Saranno presenti numerosi protagonisti del panorama cinematografico italiano tra cui anche Christian De Sica e Carlo Verdone, ma non mancheranno anche star internazionali come Sharon Stone, Nicolas Cage, Bella Thorne, Rebecca De Mornay.
Uno degli eventi più attesi del Taormina Film Festival è il Gala, durante il quale, nella splendida cornice del Teatro Antico, ogni sera verranno presentati sette titoli, di cui quattro in anteprima mondiale.
Il programma del festival inizia il 13 luglio con l’horror statunitense “Saint Clare” di Mitzi Peirone, interpretato da Bella Thorne, Rebecca De Mornay e Ryan Philippe. Successivamente, sarà la volta di “Twister”, l’attesissimo action movie di Lee Isaac Chung con Daisy Jessica Edgar-Jones e Glen Powell. Il festival proseguirà con il thriller psicologico “The Surfer” di Lorcan Finnegan, che vede come protagonista Nicolas Cage, e con “Il giudice e il boss”, diretto da Pasquale Scimeca e dedicato alla memoria di Cesare Terranova, eroe dell’antimafia.
Gli ultimi giorni saranno invece dedicati alle rom-com. Verrà presentato “Touch”, una produzione britannico-islandese diretta da Baltasar Kormákur e interpretata dalla celebre modella e cantante giapponese Kôki. Inoltre, saranno proiettati due titoli italiani: “L’invenzione di noi due” di Corrado Ceron con Lino Guanciale, Silvia D’Amico e Paolo Rossi, e “Finché notte non ci separi” di Riccardo Antonaroli con Pilar Fogliati, Filippo Scicchitano e Valeria Bilello.
Quest’anno il festival vuole inoltre anche rendere omaggio a uno dei coraggiosi protagonisti del cinema del Sud, il produttore Gaetano Di Vaio, scomparso di recente. Saranno proiettati Largo Baracche, documentario che Di Vaio girò dieci anni fa sui ragazzi della “Napoli di Gomorra”, e Tre regole infallibili di Marco Gianfreda, l’ultimo film che Di Vaio aveva prodotto con la sua Bronx Film.
Focus Mediterraneo
Centrale nella programmazione del Palazzo dei Congressi è anche il Focus Mediterraneo, dove vengono presentati titoli che permettono al festival di aprirsi al mondo e di affrontare le sue contraddizioni più scottanti. In questa occasione ci sarà la prima internazionale di “From Ground Zero”, il film collettivo coordinato da Rashid Masharawi che presenta il “racconto di storie non raccontate” firmate da 22 giovani cineasti palestinesi che hanno documentato la vita quotidiana a Gaza.
Officina Sicilia e Ieri, Oggi, Domani
Non poteva mancare Officina Sicilia, uno spazio speciale dedicato alle opere nate e ambientate in Sicilia. Sempre al Palazzo dei Congressi, il programma si apre con un grande esempio di serialità italiana recente: “L’arte della gioia” di Valeria Golino, con Tecla Insolia, Jasmine Trinca e Valeria Bruni Tedeschi. Segue “Vanina – Un vicequestore a Catania” di Davide Marengo, con Giusy Buscemi. Verranno inoltre mostrati i primi episodi di “L’ora – Inchiostro contro piombo” diretti da Piero Messina e “Anna” di Niccolò Ammaniti che mostra una Sicilia apocalittica.
In questo spazio, saranno proiettati anche film legati a questa splendida isola: “Quir” di Nicola Bellucci, “La bocca dell’anima” di Giuseppe Carleo, “Tre regole infallibili” di Marco Gianfreda, “Pietra madre” di Daniele Greco e Mauro Maugeri e “Il ladro di stelle cadenti” di Francisco Saia. Inoltre, autori siciliani consacrati si apriranno a nuovi esperimenti, come l’interpretazione free-jazz di Tony Sperandeo nel film “La rieducazione” di Aurelio Grimaldi, in anteprima mondiale.
Officina Sicilia è arricchita dalla sottosezione “Ieri, Oggi, Domani”, dedicata al cinema siciliano ritrovato. L’obiettivo è recuperare le opere più audaci del passato che hanno anticipato il cinema di oggi e quello futuro, omaggiando anche la celebre Panaria Film, fondata nel 1947 dal principe Francesco Alliata di Villafranca. Verranno presentate alcune delle sue produzioni più note, dai cortometraggi documentari audaci alle due versioni differenti, per lingua e montaggio, di “Vulcano” e “Volcano” (1952) di William Dieterle.
La sezione esplora anche le opere dei registi della Costa Est, come Maria Arena e il collettivo catanese canecapovolto, la produzione autoriale di Costanza Quatriglio e i lavori dei giovani documentaristi del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. Particolarmente prezioso è l’ultimo dei non-fiction in programma, “Diario di Guttuso”, un itinerario-mosaico che ricostruisce la vita di Guttuso attraverso luoghi, amici e quadri, un lavoro televisivo del 1982 che già annuncia la cifra stilistica del Premio Oscar Giuseppe Tornatore.
Proiezioni- suoni e parole prima del film
A impreziosire l’offerta del Taormina Film Festival 70 inoltre, ci sarà anche lo strepitoso imperdibile monologo interpretato da Toni Servillo dall’opera seconda di Mario Martone, il mediometraggio Rasoi, e il restauro in 4K di Picnic at Hanging Rock, il capolavoro che impose ormai quasi 50 anni fa proprio a Taormina il regista australiano Peter Weir.
Quest’edizione del 2024 del Taormina Film Festival si propone come un evento in cui l’arte è celebrata a 360°, toccando cinema, musica, teatro e multimedialità e creando una forte sinergia tra queste forme espressive.
Il commissario straordinario Sergio Bonomo, in linea con le indicazioni strategiche dell’Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo guidato dall’Onorevole Elvira Amata, finalizzate allo sviluppo della cinematografia in Sicilia e all’implementazione del cineturismo, pone le basi nel 2024 per un nuovo corso del Festival che, nei prossimi anni, punterà ad attuare un’azione di apertura al territorio, con particolare attenzione alle zone costiere.
il futuro della manifestazione mirerà a proporre un modello di festival moderno e altamente multidisciplinare, con azioni formative per i giovani, incontri, performance in cui le arti dialoghino sotto l’egida del cinema creando nuove forme spettacolari, che possano prevedere anche attività coordinate con altri Paesi del Mediterraneo, in un’ottica di internazionalizzazione e apertura.