Due diciassettenni disagiati che scappano insieme e intraprendono un viaggio lungo 8 episodi da 20 minuti ciascuno. The End of the F***ing World è la loro storia, quella di Alyssa e James, due ragazzi con gravi problemi sociali e familiari che decidono di staccare la spina e scappare dalla loro vita.
A dire il vero la decisione la prende Alyssa. Frustrata e ferita da un patrigno che la rifiuta e da una madre che ignora i maltrattamenti di lui pur di aggrapparsi alla vita perfetta che le regala. Da quando è stata abbandonata dal padre, Alyssa è diventata la ragazza con la risposta pronta, quella sempre scurrile e indisponente di fronte a una realtà banale e prevedibile. E quale compagno migliore per una fuga se non uno psicopatico? Uno come James, profondamente segnato dalla malattia e dal suicidio della madre al quale ha assistito in tenera età, che crescendo ha sviluppato un totale distacco dalle emozioni umane e una malsana passione nell’uccidere animali. Decide di avvicinarsi ad Alyssa e di intraprendere il viaggio con lei credendo di aver trovato la vittima perfetta per passare ad un livello successivo: uccidere un essere umano.
Queste le premesse prima della partenza, premonizioni di quello che sarà un viaggio colmo di situazioni irrecuperabili e danni irreversibili. Se fin dall’inizio James è alla ricerca dello scenario migliore per uccidere Alyssa mentre lei cerca di capire se può innamorarsi di lui, man mano che gli episodi scorrono il rapporto tra di loro si rafforza e quello con le famiglie sbiadisce. Aiutati dalla singolarità l’uno dell’altro, i due intraprendono un piccolo percorso interiore e riescono ad uscire, almeno in parte, dal personaggio che si erano creati e nel quale erano incastrati fino a quel momento.
The End of the F***ing World è una serie ideata da Jonathan Entwistle, tratta da un fumetto omonimo di Charles Forsman e distribuita in tutto il mondo da Netflix. È fatta di comicità e tristezza e ti regala quel tipo di sorriso che a fine puntata rimpiangerai. Ha toni un po’ nostalgici e vagamente hipster, che non si fa mancare momenti crudi e splatter, ma quello che veramente ti colpisce è il tono malinconico che ingrigisce l’ingenuità adolescenziale dei protagonisti. La bravura di Alex Lawther (James) e Jessica Barden (Alyssa) unita alla colonne sonora è in grado di trasmettere tutta l’amarezza nella vita di due ragazzini isolati dal mondo e in cerca di comprensione.