Per Cristin Milioti, aggiudicarsi il ruolo di Sofia Falcone è stato un sogno realizzato, come ha rivelato in un’intervista con The Hollywood Reporter.
L’avevamo conosciuta gentile e tenerissima, e quando Cristin Milioti è tornata sullo schermo nei panni di una crudele Sofia Falcone, ci ha lasciati di stucco.
Ben lontana dal personaggio di Tracy, la mother che abbiamo FINALMENTE incontrato nell’ultima stagione di How I Met Your Mother, la figlia del compianto boss Carmine Falcone è una presenza terrificante e affascinante al tempo stesso, con lo sguardo velato dalla follia.
Per Milioti, prendere parte a The Penguin di HBO rappresenta un successo sotto tutti i punti di vista: non solo è un sogno di bambina realizzato, ma è anche l’opportunità di prendere parte a un progetto di supereroi con un personaggio interamente ridisegnato per starle a pennello.
Dell’instabilità di Sofia, tuttavia, i fan non hanno ancora visto nulla…
Cristin Milioti racconta la sua Sofia Falcone
In un’intervista con The Hollywood Reporter – che potete trovare per intero al link in fondo – Milioti ha raccontato la sua Sofia Falcone, ben distante dal personaggio dei fumetti – e molto più presente. Sulla sua prima reazione al personaggio di Sofia, ha dichiarato:
«Sono andata fuori di testa – in senso buono – per l’eccitazione. È da tutta la vita che sognavo di interpretare un personaggio così; poi sono anche una grande fan di Batman, e sin da bambina ho desiderato interpretare uno dei cattivi. Da piccola, quando giocavo nel mio cortile, facevo finta di essere uno dei nemici di Batman.
Per cui, quando il progetto è arrivato, lo volevo fortemente; poi, dopo aver firmato, man mano che leggevo i copioni ero sempre più sconvolta dal fatto di realizzarlo. È stato un lavoro molto profondo. Lei la amo. È una delle cose che ho amato di più fare in vita mia.»
Non è stato il primo tentativo dell’attrice di entrare nel mondo dei supereroi, ma gli altri non hanno avuto successo perché
«Semplicemente, non era mai il giusto match. Ma questa volta mi sono sentita come se la comprendessi perfettamente, e ne sono sttaa ossessionata dal principio. […] Sono grata di non aver ottenuto quei lavori, perché probabilmente non mi avrebbero dato la possibilità di interpretare Sofia.»
Con Colin Farrell, poi, si è creata un’ottima dinamica che traspare dallo schermo: Oz cerca palesemente di prendersi gioco di Sofia, ma è altrettanto palese che lei ne sia a conoscenza, almeno in parte. È un delizioso gioco al gatto e topo che è stato molto divertente creare, ha detto Milioti.
Ci servirà qualche altra puntata per scoprire se il potenziale è stato sfruttato al massimo; un’ottima scusa in più per seguire The Penguin.
E a voi sta piacendo? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: The Hollywood Reporter