Dopo A silent voice torna Yoshitoki Oima con una storia carica di sentimenti e riflessioni sui legami tra gli esseri viventi: Star Comics porta in Italia To Your Eternity, una storia che vi conquisterà sin dalla prima pagina
«Per mano di qualcuno, una sfera misteriosa giunse sulla Terra. Si trattava di un essere in grado di trasformarsi in qualunque cosa, grazie alle informazioni che raccoglieva dal mondo intorno a sé. Questo suo potere andava addirittura oltre la morte. Un giorno l’essere incontrò un ragazzo, ma non passò molto tempo che dovette separarsene. Luci, profumi, suoni, dolore, gioia e tristezza… un eterno girovagare in un mondo pieno di stimoli. Questa è la storia di un essere che gradualmente evolve se stesso.»
Come descritto dall’incipit della storia sul primo volume di To Your Eternity, ci troviamo davanti ad una storia in cui il protagonista è in continua evoluzione. È un’entità sconosciuta, senza nome e senza forma, completamente ignara di cosa ci sia su questo mondo e di come funzioni il più semplice dei sistemi di sopravvivenza. Inizialmente privo di materia, l’essere passa da un “involucro” ad un altro, si incarna prima in una pietra, si trasforma in muschio, poi evolve in lupo e infine nel padrone del lupo. Da ogni essere assimila informazioni sulla vita.
La storia si costruisce su un susseguirsi di esperienze toccanti, ci troviamo in un tempo imprecisato in cui questo essere esplora pagina dopo pagina il valore della vita e nello stesso tempo della morte, proprio a dimostrare quanto sia sottile il confine che li separa.
L’essere viene chiamato Fushi (in Giapponese sta per “immortale”) e mentre si evolve e conosce i primi sentimenti, dapprima animali poi umani, incontra varie persone di popoli e luoghi diversi. Ma qui non viene raccontata solo la sua storia, ma anche la vita di queste persone, cammini diversi che s’incrociano per puro caso che generano veri e propri squarci nel cuore.
Non siamo di fronte a una semplice crescita emozionale, come potrebbe essere quella di un bambino, ma è la crescita di un essere misteriosamente dotato, completamente acerbo delle cose belle e di quelle brutte della vita. Non conosce la gioia così come il dolore, non sa cosa sia la solitudine e nemmeno l’affetto di qualcuno. Non sa come sfamarsi, ne conosce un linguaggio appropriato alle sue trasformazioni, deve imparare tutto dalle vere basi. Dapprima verrà dominato da un puro istinto di sopravvivenza, poi evolvendosi e venendo a contatto con la realtà degli uomini scoprirà la compassione, il dolore fisico e la tristezza.
Le esperienze di Fushi e delle persone che incontra ci arrivano a toccare nel profondo, si parte già dalle primissime pagine col cuore gonfio e un nodo alla gola. L’asprezza della vita accompagnata dall’incoscienza costruiscono dei quadri dalle emozioni dirette. I sentimenti che trapelano dalle espressioni e dalle immagini di Yoshitoki Oima li sentiamo sulla nostra pelle: come Fushi che diventa consapevole di provare qualcosa di nuovo, noi stessi riviviamo quella sensazione come se fosse la prima volta. Esattamente questo passaggio di emozioni e sentimenti ci porta ad immedesimarci perfettamente in quello che vive questo misterioso essere, che giorno dopo giorno costruisce e plasma il proprio futuro.
Yoshitoki Oima, come per la sua opera precedente, è in grado di emozionarci in maniera davvero limpida e diretta. Le espressioni dei volti, gli occhi, i corpi e i più piccoli movimenti ci fanno arrivare direttamente le emozioni dei protagonisti, animali o persone che siamo.
Fumetsu no Anata e è stato pubblicato da novembre 2016 in vari capitoli su Weekly Shonen Magazine, in Giappone la storia è stata raccolta in 10 volumi formato tankobon, pubblicata e distribuita da Kodansha. In breve tempo ha ottenuto anche dei riconoscimenti importanti come il premio Kodansha Manga Awards per miglior shonen manga dell’anno.
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