Ci sono personaggi che entrano così tanto nell’immaginario collettivo, che quasi quasi ci viene da considerarli come dei parenti lontani. Accendi la tv e magari è come andarli a trovare: sono sempre lì, sorridenti. Pronti ad abbracciati quando ne hai bisogno, pronti a farti divertire anche se hai avuto una giornataccia.
Personaggi che non avremo mai la fortuna d’incontrare, perché esistono solo in un’altra lontanissima dimensione. Ci piace associare dunque determinati personaggi agli attori che l’interpretano e alcune volte – non sempre – si ha anche la fortuna di trovare la stessa qualità umana sia nel reale che nel fittizio.
Tutto questo per dire che non scorderemo mai l’ispettore Nico Giraldi. Perché grazie a lui abbiamo capito che c’è sempre una seconda possibilità per tutti, che un ladro da quattro soldi può diventare un eroe con poche macchie e tantissime paure. Ma pronto a tutto pur di salvare la sua città. Tomas Milian, il cubano de Roma…
C’è poi il Mago Zurlì, che molti, chissà poi perché, chiamavano anche Cino Tortorella. Un signore perbene, che ha speso tutta la sua vita a farci capire quanto sia bello essere bambini, quanto sia straordinario mantenere quella sana dose di spensieratezza necessaria ad affrontare un mondo impazzito come il nostro.
Avete incarnato figure positive, agli antipodi l’uno dell’altro, ma sicuramente uniti nel farci sorridere.
È stato davvero un privilegio avervi nella nostra infanzia, ragazzi.
Grazie di tutto.