La prima edizione di UmbriaCon vede tra gli ospiti la presenza di Kevin Eastman, co-creatore insieme a Peter Laird delle Tartarughe Ninja. Questo evento sarà il primo di un lungo tour per festeggiare i 40 anni del fortunato franchise
UmbriaCON 2024 è alla porte. Il primo e unico festival della regione Umbria dedicato completamente alla cultura Nerd e al mondo Pop contemporaneo si svolgerà a Bastia Umbra (PG) il prossimo week end, sabato 20 e domenica 21 gennaio. Nel nutrito gruppo di ospiti spicca la presenza di Kevin Eastman, colui che insieme a Peter Laird ha creato le Tartarughe Ninja. La presenza di Kevin Eastman è particolarmente significativa perché l’autore americano, con questo evento, darà il via al tour celebrativo per i 40 anni di questo fortunato franchise.
Kevin Eastman non è soltanto conosciuto per essere il creatore delle Tartarughe Ninja, ma è stato anche proprietario e redattore della rivista Heavy Metal, della quale attualmente è investitore di minoranza. Una vita dedicata al fumetto che vale la pena raccontare.
Nascita e ascesa delle Tartarughe Ninja
Kevin Eastman nasce a Portland, nel Maine, nel 1962 e all’età di 21 anni aveva già chiaro nella sua testa quale dovesse essere il suo percorso di carriera. La passione per i fumetti è stata una scintilla che è nata già in giovanissima età grazie alle opere dell’immortale Jack Kirby e alle gesta di Kamandi, il suo personaggio preferito. La svolta arrivò nel 1984 quando conobbe Peter Laird, con il quale iniziò un rapporto di collaborazione che diede vita ad un albo in bianco e nero di quaranta pagine chiamato “Teenage Mutant Ninja Turtles“. In questo albo venivano raccontate le gesta di quattro tartarughe antropomorfe (Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Donatello) con spiccate abilità nelle arti marziali. Finanziato dallo zio di Eastman e con una tiratura iniziale di mille copie, “Teenage Mutant Ninja Turtles” fu il primo atto di un successo destinato a diventare planetario. L’albo in questione fu edito dai “Mirage Studios” e di quel primo numero furono pubblicate tre ristampe. Se chiedete a Eastman il perché del nome “Mirage Studios”, vi sentirete rispondere: «Non esisteva un vero studio, c’erano solo dei tavoli con dei divani e delle lavagne».
Grazie all’esperienza di Laird con gli organi di stampa e un’efficace campagna di marketing, le Tartarughe Ninja si conquistarono un bel raggio di visibilità tanto che il secondo numero ottenne ordini anticipati per quindicimila copie, cinque volte la tiratura del primo numero. Nelle tasche di Laird e Eastman entrarono circa 2000 dollari ciascuno, una cifra che consentì ai due di diventare fumettisti a tempo pieno. Da quel momento è stato tutto un crescendo: il quinto numero fu stampato nel formato canonico dei comics americani così come le ristampe dei primi quattro numeri. Successivamente “Solson Publications” pubblicò una serie di albi spin-off della serie regolare dai titoli esotici quali “How to Draw Eastman and Laird’s Teenage Mutant Ninja Turtles“, “Teenage Mutant Ninja Turtles Authorized Martial Arts Training Manual” (miniserie di sei numeri) e “Teenage Mutant Ninja Turtles Teach Karate“. A tutto questo fece ben presto seguito la commercializzazione di miniature, giochi di ruolo e action figures legate alle quattro tartarughe. L’uscita nel 1987 di una serie animata televisiva in cinque parti prodotta da Osamu Yoshioka, per la direzione artistica di Yoshikatsu Kasai e sceneggiatura di David Wise e Patti Howeth sancì definitivamente l’esplosione franchise. La serie in questione è durata 9 anni per un totale di 10 stagioni equivalenti a 193 episodi a cui seguirono cinque film live action, quattro serie televisive e due film di animazione.
Con il successo arrivarono le prime divergenze tra Eastman e Laird e la gestione della “Mirage Studios” divenne problematica. Il primo voleva sfruttare l’esperienza fatta sulle Tartarughe Ninja per supportare progetti di altri autori, mentre il secondo voleva mantenere il focus sullo sviluppo del franchise delle Tartarughe. Questa divergenza spinse Eastman a creare il suo personale progetto editoriale, la “Tundra Publishing“.
Il progetto “Tundra Publishing”
“Tundra Publishing” fu fondata nel 1990 e vide la collaborazione di artisti importanti quali Scott McLoud e Save Sim. Il progetto “Tundra Publishing” era particolarmente ambizioso perché mirava a creare una sorta di Carta dei Diritti degli Autori che garantiva agli artisti che volevano farne parte una presenza di marketing molto forte e tariffe per pagine pagate in anticipo senza vincoli di sorta. Fu creato anche un forum nel quale autori Marvel e DC potessero lavorare su progetti che altrimenti non avrebbero potuto realizzare in autonomia. Tra le opere nate sotto il cappello di “Tundra Publishing” segnaliamo “Big Numbers” di Alan Moore e Bill Sienkiewicz, “From Hell” di Moore e Eddie Campbell, “Lost Girls” di Moore e Melinda Gebbie.
Kevin Eastman si rese conto ben presto però che pubblicare per “Tundra Publishing” non era come pubblicare le Tartarughe Ninja. Tundra e le Tartarughe differivano considerevolmente perché quest’ultime avevano abbastanza successo da funzionare da sole. Tundra, d’altra parte, si occupava di nuove proprietà, opere costruite da zero che richiedevano molto più lavoro e iniezioni di denaro di quanto Eastman avesse previsto. Nonostante le numerose nominations raccolte per le sue opere (tra cui gli Harvey Awards e gli Eisner Awards) e nonostante il plauso tributato dalla critica per essere il primo editore di proprietà degli autori (ancora prima che “Image Comics” decollasse) , “Tundra Publishing” non stava portando gli introiti attesi. Nel 1993 Tundra venne acquisita da “Kitchen Sink Press” e chiuse i battenti con una perdita tra i 9 e i 14 milioni di dollari.
Eastman, pur ammettendo alcuni errori di valutazione e l’aver voluto fare troppe cose troppo in fretta, ha preso questo infelice epilogo della sua creatura con filosofia: «Fare le Tartarughe è stato come andare al college. Fare Tundra Publishing è stato come prendere un master: ho imparato molto con le Tartarughe e ho imparato il resto di quello che avevo bisogno di sapere quando ho fatto Tundra»
L’esperienza con “Heavy Metal”
La passione per il fantasy e le riviste di fantascienza ha portato Kevin Eastman ad innamorarsi di “Métal Hurlant“, un magazine francese la cui incarnazione con licenza americana è rappresentata dalla nota rivista “Heavy Metal“. In particolare, a stimolare la fantasia di Eastman sono state le opere di Richard Corben, un fumettista americano considerato dallo stesso Eastman la sua più importante fonte di ispirazione dopo Jack Kirby. In Corben Eastman riconobbe uno stile “europeo” che non si era mia visto in una pubblicazione negli Stati Uniti. Questa infatuazione per Corben e la messa in vendita di “Discovering Heavy Metal” spinse Eastman in una nuova avventura editoriale: nel 1992 Eastman ottenne l’acquisizione della rivista “Heavy Metal”. Nelle intenzioni di dell’autore di Portland c’era la volontà di utilizzare “Heavy Metal” per proporre fumetti con una sensibilità che traguardavano un pubblico maturo. Una missione molto simile a quella non perfettamente riuscita con “Tundra Publishing”. Eastman riconobbe che il pubblico di “Heavy Metal” comprava la rivista dalle edicole e che difficilmente sarebbe entrata in un negozio di fumetti. L’idea era quella di indirizzare questo tipo di pubblico verso il mondo del fumetto mediante un’offerta di opere seriali e crossover realizzata da artisti all’avanguardia e di riferimento in quel periodo storico. L’idea funzionò abbastanza e il progetto ebbe un riscontro molto positivo.
Nel gennaio del 2014 Kevin Eastman vendette la rivista a David Boxenbaum (esperto di musica e fondatore della “Octone Records“, etichetta che ha prodotto, tra i tanti, i Maroon 5) e al produttore cinematografico Jeff Krelitz, rimanendo come editore fino al 2020. Attualmente è investitore di minoranza della nuova incarnazione di “Heavy Metal”.
“Heavy Metal” è tutt’oggi considerata una delle riviste di riferimento per il settore del fumetto. In Italia è arrivata nel 2022 edita da Sprea grazie alla volontà di Daniele Brolli e del compianto Francesco Coniglio. Purtroppo l’avventura editoriale italiana di “Heavy Metal” è durata solamente sette numeri causa una serie di problematiche non riconducibili al riscontro del pubblico.
Se ci avete letto fino a questo punto, avrete capito che Kevin Eastman è una personalità del mondo del fumetto. Il suo nome è legato indissolubilmente a quello delle Tartarughe Ninja, ma le sue intuizioni lo hanno spesso portato ad intraprendere nuove avventure professionali sempre brillanti, anche se non tutte riuscite com’era lecito sperare. A distanza di 40 anni da quel primo numero in bianco e nero di “Teenage Mutant Ninja Turtles”, sarà un grande piacere poter incontrare Kevin Eastman a UmbriaCON per scambiarci quattro chiacchiere e farci raccontare la sua meravigliosa carriera.