Un sogno a occhi aperti: Reverie di Golo Zhao

La nona arte incontra le sorelle maggiori nell’opera di Golo Zhao, Reverie, secondo “tesoro” in casa Bao Publishing giunto da poco nelle nostre librerie. E questa volta è proprio il caso di dire nostre, poiché l’uscita italiana ha anticipato quella nel resto del mondo.

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Reverie è un viaggio senza una definita dimensione temporale, un itinerario sospeso tra sogno e realtà, come la composizione del Debussy, appunto, Reverie, che riesce ad attraversarvi corpo e anima come farebbe un fantasma. Lascia addosso la sensazione di un passaggio Reverie. Dura un attimo e poi tornerete a pensarci su a lungo.
L’avrete vissuto veramente? Chissà.

Non so quanto ci sia di vero in quello che vive il protagonista Z-Jun durante lo scorrere della storia, ma il tempo che passeremo con lui è talmente intenso che perde di senso chiederselo. D’altronde, a volte i sogni riescono a sconvolgerci più del nostro reale vissuto quotidiano.

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Z-Jun ci porta per le strade di Parigi dandoci un’idea di sé senza definirla troppo, lasciando a noi la curiosità di chiedere alla storia che procede, leggendo le pagine successive, in un crescendo di sensazioni che scorrono senza fretta osservando la Ville Lumière, piena di fascino decadente.

L’ultimo giorno a Parigi di Z-Jun, questo ragazzo che di mestiere fa lo scrittore, alla ricerca di se stesso, affascinato da una cultura che non gli appartiene vedendone solo il meglio. Insieme a Z-Jun c’è Domenique, una ragazza francese di origine cinese.

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La storia tra i due è quanto ci rimanda a un mondo diverso dal nostro, soprattutto ricordando la timidezza del protagonista nel dichiarare i suoi sentimenti, una pacatezza tutta orientale e totalmente estranea alle nostre consuetudini.  Se non ci fosse quest’aspetto, difficilmente si riuscirebbe a ricordare per tutta la lettura che è di un Autore cinese che stiamo parlando. Davvero.

Quella che vivremo insieme al protagonista è una giornata di addio, dove il confine tra realtà e fantasia è fragile come lo è un uomo nei momenti di passaggio della propria esistenza. Negli archi narrativi dell’esistenza di ognuno, è facile farsi sopraffare dai dubbi e dalla paura di ciò che ci aspetta. Z-Jun si comporta come tutti noi: si affida a quanto lo rassicura nei momenti di difficoltà. E se questo comporta un confronto con chi è entrato a far parte della nostra vita anche senza mai averlo conosciuto, non sapendo se è reale o frutto dell’immaginazione, lo lascia accadere e basta.

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Mentre Z-Jun cammina per le strade di Parigi, la nostra attenzione è catturata dalle insegne del metrò, dalla luce che filtra dalle caffetterie. E ancora, dalla composizione architettonica della Città, che dona dimensione al disegno e alla storia in sé. D’altronde i contorni di quello che viviamo si definiscono sempre anche grazie ai luoghi e a quello che offrono. L’uso della bicromia per le tavole rende tutto fluido, pacato e perfettamente in sintonia con la scelta stilistica del racconto.

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Inoltre permette l’ibrido con alcuni episodi, che hanno vita autonoma rispetto al resto della storia e non fanno soffrire il lettore con pause forzate, anzi. Le sequenze si costruiscono sullo scorrere delle ore insignite di una luce che dal tramonto all’alba è resa alla perfezione. L’arrivo dei primi raggi del sole è ipnotica.

Ci sono amore e rispetto in Reverie verso quello che ci ha resi quello che siamo e che dobbiamo difendere sempre, senza cedere alla paura del domani. E c’è amore nella perdita e nell’abbandono, anche quando cediamo a una notte che vorremmo non finisse mai e che poi ci tradisce lasciandoci da soli al freddo in una strada che non conosciamo.

Il saluto della notte e il sopraggiungere del giorno avvengono con la ripresa progressiva del contatto con la realtà che ci circonda, con l’andare nelle orecchie della composizione preferita da Z-Jun che abbandona i propri pensieri e si dedica all’ascolto evocativo senza lasciare indietro nulla di quello che ha di più caro prima di dire addio.

Golo Zhao si conferma senza dubbio come uno dei migliori autori contemporanei e permette a Bao Publishing di vincere una scommessa difficile, quella di ricavare uno spazio per gli Autori cinesi nel nostro Paese, la cui ricchezza narrativa è tutta da scoprire per chi ama il fumetto d’autore.

Dal salotto della Sig.ra Moroboshi

 

Abbiamo parlato di:

reverieREVERIE

Testi e disegni:
Golo Zhao
Formato: 17×23, B, 232 pp., col
Prezzo: € 19,00 
Volumi:
 Volume unico
Editore:
 Bao Publishing
VOTO: 8

 

 

 

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Sig.ra Moroboshi

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Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.

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