La nostra macchian del tempo è pronta a riportarci al 1989, per assistere a un’indimenticabile edizione di Wrestlemania. Pronti ad accendere il videoregistratore?
Altro giro della ruota di Wrestling Vintage Classics, altro regalo per i nostalgici dello sport-spettacolo degli anni Ottanta e Novanta. Il nostro videoregistratore ci porta nuovamente ai primi mesi del 1989 quando era in pieno svolgimento la marcia di avvicinamento a WrestleMania V. Ogni singolo match, ogni promo, ogni intervista che andava in onda nelle puntate di Superstars of Wrestling serviva a un unico obiettivo: promuovere il grande evento che si sarebbe tenuto ad Atlantic City, nel New Jersey.
Da noi, più che a WrestleMania, si pensava al tour della World Wrestling Federation che, da lì a poco, sarebbe sbarcata nel nostro Paese con ben c-i-n-q-u-e (!) date in cui avrebbe fatto tappa al Nord (il 7 aprile a Torino, l’8 a Milano) ma addirittura anche sulle isole con ben due appuntamenti in Sardegna (il 10 Sassari, l’11 Cagliari) e uno in Sicilia (il 13 a Palermo).
Di fatto, su Italia1 vanno in onda, uno dopo l’altro, una serie di squash match, cioè quegli incontri in cui una stella della federazione distrugge in meno di due minuti un povero disgraziato raccattato per strada che ha probabilmente accettato di fargli da sparring partner in cambio di un panino e una birra. E Dan Peterson, più che raccontare l’azione – compito abbastanza arduo quando l’incontro finisce prima ancora che tu possa concludere una frase – ne approfitta per pubblicizzare l’imminente “quarto torneo del wrestling in Italia”. E così, durante praticamente ogni contesa, snocciola un po’ di nomi di chi ci sarà: Ultimate Warrior, “Big Boss Man, il poliziotto impazito”, “Demolition, i campioni del mondo”, Bret Hart…“mi piace Bret Hart!”, “Rick Rude per le bambine che vogliono gasarsi”. E poi “mi dispiace per gli altri ma la stella del torneo sarà Koko B. Ware” che, notoriamente, era uno dei suoi favoriti.
Nonostante le immagini di scarsa qualità della nostra registrazione che ci riportano bruscamente – non senza un certo piacere – all’era dell’analogico, si capisce subito che non potrà esserci contesa fra “il miglior fisico della WWF contro uno dei peggiori”, come ci fa notare il coach. Ultimate Warrior è l’attuale campione intercontinentale e a WrestleMania V dovrà difendere il titolo dall’assalto di Rick Rude. Stasera, però, dovrà vedersela con un certo Dusty Wolfe di cui “well… farà carne affettata”, ragiona Dan. La cosa probabilmente più interessante dei due minuti di azione è il promo di Rude che compare in un angolo dello schermo per dire a Warrior di godersi questo momento perché a WrestleMania gli strapperà la cintura dalla vita. E Ultimate Warrior non se lo fa dire due volte: sostenuto dall’incessante tifo del pubblico, stende il povero Wolfe con la consueta combinazione di sollevamento dell’avversario sopra la testa, splash devastante e 1-2-3 con posa per i fotografi.
Poi è la volta dei campioni di coppia, i Demolition. Il pubblico nell’arena e quello a casa vogliono solo vedere i due cazzutissimi wrestler vestiti di pelle e borchie fare il loro ingresso sulle note della loro canzone, togliersi le maschere per mostrare il trucco da guerrieri e la linguaccia rossa e fare il mazzo ai malcapitati avversari. Chi siano questi ultimi non importa a nessuno ma per dovere di cronaca segnaliamo che si tratta di Barry Horowitz e Barry Hardy, due storici jobber. Anche in questo caso, nel riquadro parte il promo per l’incontro per i titoli di coppia a WrestleMania: i Powers of Pain e Mr. Fuji minacciano i campioni in vista del loro scontro all’evento più importante dell’anno. Mentre quelli parlano, i Demolition continuano a rifilare mazzate ai due Barry. Dan Peterson non riesce a distinguere Ax da Smash per via del trucco che, secondo lui, li rende difficili da riconoscere. Alla fine, dopo circa due minuti e mezzo, i campioni chiudono la pratica con la Decapitation, la loro mossa finale che Dan, molto colpito, definisce “un numero così fuori regolamento”.
Subito dopo, il menù degli squash match ci propone un altro incontro di coppia. Ma in questo caso i nomi dei due perdenti designati non vengono neanche indicati nella grafica in sovrimpressione. Coach Peterson li chiama Parad e Diamond ma tenderemmo a non fidarci troppo. I loro carnefici, però, li conosciamo bene. Sono Akeem e Big Boss Man, che in coppia si fanno chiamare Twin Towers. Indovinate cosa va in onda durante il solito massacro di due minuti? Ma è ovvio: un promo dei prossimi avversari delle “torri gemelle” a WrestleMania, i Rockers! Shawn Michaels e Marty Jannetty si prendono gioco dei due colossi “che sono alti uguale sia da sdraiati che in piedi, vuol dire che sono grassosi”, chiosa il mitico telecronista.
Ma se i precedenti incontri vi sono sembrati corti, è perché non avete ancora visto quello fra “Ravishing” Rick Rude e Dale London che chiude la nostra puntata. Diciamo che il buon Rick ci mette più tempo a salire sul ring, mostrare gli addominali alle sue fan e, nel post-match, baciare la ragazza con l’acconciatura voluminosa tipica di quegli anni che a battere Dale London. E, fra l’altro, nei sessanta secondi esatti di durata della contesa, c’è anche tempo per il solito promo in una finestra che compare sullo schermo in cui lo stesso Rude si proclama l’uomo più sexy del mondo e prossimo campione intercontinentale a WrestleMania.
Dite la verità: eravate partiti con l’intenzione di gustarvi qualche match di wrestling ma, dopo questo bombardamento, non vi è venuta un’irrefrenabile voglia di acquistare WrestleMania V in pay-per-view?