> Prima dell’acquisizione da parte della Walt Disney Company, la Fox voleva realizzare uno spin-off su Bestia degli X-Men, di cui è trapelato in rete lo script
È il 2016 e il compositore e montatore John Ottman sta finendo di lavorare a X-Men: Apocalypse, quando il suo assistente, Byron Burton, gli sottopone l’idea di un film interamente dedicato al personaggio di Bestia. La bozza di sceneggiatura sarà pronta in due settimane e, se sarà valida, verrà sottoposta ai responsabili della Fox. Dopotutto, perché no?
Il testo è buono e Ottman, inizialmente scettico, si convince a salire a bordo: inizia a progettare i dettagli dello spin-off, che avrà un budget di 90 milioni di dollari, Nicholas Hoult nuovamente nei panni del mutante dal pelo blu, e vedrà il ritorno di vecchie conoscenze – tra tutte, il Professor X e Wolverine.
Ispirato a La cosa di Carpenter, il film è ambientato negli anni ’80 – quindi circa 10 anni dopo gli eventi di Giorni di un futuro passato – e si apre su un villaggio Inuit perseguitato da una misteriosa creatura. La scena si sposta su Hank McCoy, che vive ancora nella X-Mansion e tiene sotto controllo la propria mutazione con il siero che avevamo già visto in azione nel precedente capitolo. Qualcosa però non sta funzionando: la natura bestiale di Hank sembra, di tanto in tanto, sfuggirgli di mano, arrivando sempre più vicino al limite.
Scopriamo che McCoy ha usato il siero per aiutare un altro scienziato con una mutazione simile alla sua, ma qualcosa è andato storto: la bestia che terrorizza il villaggio Inuit si rivela essere proprio l’uomo, trasformatosi in Wendigo, che potrà essere sconfitto solo grazie alla collaborazione con il Professor X e Wolverine.
A fine film si sarebbe scoperto che dietro l’intera vicenda c’era lo zampino di Sinistro (o Mr Sinister), storico villain degli X-Men fumettistici. Il piano era quello di usare Sinistro come collegamento tra vari film, un po’ com’è accaduto per il Thanos dell’MCU: un cattivo per unirli tutti.
Ottman propose finalmente la sceneggiatura ad alcune persone della Fox, ma gli fu detto che, dato il coinvolgimento di personaggi-chiave degli X-Men, ci sarebbe voluta l’approvazione di Simon Kinberg, lo sceneggiatore/architetto dell’universo X-Men. Kinberg, che all’epoca stava curando la regia di Dark Phoenix, rifiutò educatamente di leggere la bozza di Burton per evitare di esserne influenzato.
È stato lo stesso Ottman a raccontare tutti questi retroscena in un’intervista del 2019 rilasciata al The Hollywood Reporter, condividendo anche la sceneggiatura: si tratta chiaramente di una bozza, che a questo punto non sappiamo se diventerà mai un film.
Proprio nel 2019, infatti, l’acquisizione della 20th Century Fox da parte della Walt Disney Company ha sparigliato le carte: tra riorganizzazioni e smembramenti, lo spin-off – che sembra avere del buon materiale – probabilmente non vedrà mai la luce.
