In occasione del Romics 2023 abbiamo avuto il grande piacere di fare due chiacchiere con Yudori che grazie a J-POP Manga è tornata in Italia con la sua ultima, bellissima, opera: La Conquista del Cielo
L’Autrice de La scelta di Pandora è stata una delgi ospiti di punta dell’edizione primaverile di Romics 2023. Grazie a J-POP Manga Yudori è tornata in Italia dopo l’esperienza lucchese del 2019. Se già grazie a La scelta di Pandora avevamo capito di trovarci di fronte a un vero talento, con la sua ultima opera, La conquista del cielo, Yudori ci ha totalmente stregato. Quello che vi consigliamo di leggere è un volume unico, incredibile, disponibile dallo scorso 4 aprile in tutte le fumetterie, librerie e store online.
Dal sito dell’editore, la trama de La conquista del cielo:
Nell’Olanda del XVI secolo, Amelie è una giovane cattolica sposata con Hans, agiato mercante con la passione del collezionismo. Un ruolo, quello della moglie umile e accondiscendente, che mal si accorda al suo carattere ribelle e curioso… Finché il marito non porta dai suoi viaggi una giovane schiava arrivata da terre lontane, frantumando il fragile equilibrio della casa. A poco a poco, però, le due donne stringeranno un legame che le spingerà verso la libertà.
Di seguito, la nostra intervista con Yudori:
Quando abbiamo parlato in occasione dell’uscita italiana de La scelta di Pandora ti avevamo chiesto se saresti tornata a trovarci, ed ora eccoti a Roma! Bentornata in Italia Yudori, è bellissimo riaverti tra noi. Noi italiani diciamo sempre che Roma è la Città più bella del mondo, riuscirai a ritagliarti un po’ di tempo per visitarla? Cosa ti piacerebbe vedere e ovviamente mangiare?
Roma è piena di sorprese. Ho amato passeggiare e imbattermi in reliquie meno conosciute, sono andata a Villa Medici ed è stato fantastico! Il Ghetto Ebraico ha una storia così ricca e ho adorato la sinagoga dal design così accattivante. Il carciofo romanesco è la cosa migliore in assoluto. Non menzionerò nemmeno la pasta.
Il tuo ritorno in Italia è sintomo di grande affetto da parte dei lettori italiani che hanno apprezzato moltissimo La Scelta di Pandora. Coloro che stanno per leggere la tua ultima opera, La conquista del cielo, troveranno una Yudori cambiata, diversa?
Penso di aver migliorato molto il mio disegno. La Scelta di Pandora è stato il mio primo fumetto in assoluto e non sapevo proprio cosa stessi facendo. Inoltre è stato rilasciato tramite Lezhin, una piattaforma coreana, con un programma davvero brutale. Mentre lavoravo a La conquista del Cielo, con l’aiuto del mio straordinario editor francese David Chauvel, ho potuto dedicare molto tempo allo sviluppo e al perfezionamento della storia e delle immagini.
La conquista del Cielo ci trasporta con la fantasia nella casa di un mercante olandese del XVII secolo. Quali sono stati i tuoi riferimenti principali per realizzare la storia?
Ho sempre voluto scrivere una storia su una donna che inventa un veicolo volante, sin da quando mi è venuta l’idea a 19 anni. Quando finalmente mi sono seduta per sviluppare completamente la storia, ho dovuto trovare l’ambientazione perfetta. I Paesi Bassi del XVII secolo avevano tutto ciò che stavo cercando: la nascita del capitalismo, il colonialismo, la schiavitù, l’era dell’esplorazione.
Nella storia, il mondo esterno è molto minaccioso e i personaggi principali sono per lo più intrappolati in una sfera domestica. In questo senso è un’ambientazione molto simile a La Scelta di Pandora. Questa volta ho fatto del mio meglio per progettare con cura l’interno della casa prima di iniziare il processo di disegno. Ricreare l’ambiente di una casalinga olandese è stato molto importante per me.
Come per La scelta di Pandora, la ricerca e la realizzazione degli abiti femminili lascia senza fiato. Oltra a uno studio approfondito, da cosa ti sei lasciata ispirare maggiormente per realizzarli?
Lo stile borghese olandese del XVII secolo è l’esatto opposto di quello che vedi in Pandora’s Choice. Anche le famiglie più ricche di Amsterdam vestivano in modo relativamente semplice, con colori per lo più scuri. Come nei ritratti di Rembrandt! È stata una transizione davvero divertente passare da tessuti elaborati, fronzoli e pizzi a design più scuri, pesanti e minimalisti. Gli olandesi erano noti per essere frugali!
È divertente, dall’anno scorso ho sentito molto “Recession Core” per quanto riguarda la moda, ed è coerente con il mio passaggio da La Scelta di Pandora a La Conquista del Cielo.
Volevo anche mostrare come gli europei desiderassero e imitassero molto l’estetica asiatica, e questo è molto visibile nei vestiti di Sahara. A volte indossa il jama dell’Asia meridionale e altre volte indossa un turbante. È un caos completo, ed è il modo in cui gli europei immaginavano la misteriosa Asia in quel momento.
Le donne de La Conquista del Cielo sono le custodi di sogni e paure la cui chiave d’accesso sembra totalmente negata all’universo maschile. Questi due mondi sono destinati a rimanere lontani o secondo te oggi i confini sono molto più labili?
Penso che in molti casi nella storia la dicotomia sia già stata demolita. Oppure, alcune culture non hanno mai creduto nella dicotomia. Come nella nazione Navajo in Nord America, le persone credevano in 4 generi diversi. Ci sono prove che suggeriscono l’esistenza di donne guerriere nelle tribù vichinghe.
Non posso parlare per l’intero mondo contemporaneo, ma ho sicuramente visto casi in cui infinite possibilità prevalgono sul genere binario.
Spesso le tue protagoniste trovano rifugio nella lettura, anche per te è così?
Mia madre è una scrittrice di narrativa e sono cresciuta circondato da libri. Mi ha sempre detto che quando qualcuno le fa un torto, immagina quella persona come il cattivo nella sua prossima storia, e questa è la sua vendetta. Sì, creare e consumare narrazioni può essere sicuramente un rifugio.
A livello narrativo, qual è stata la parte più difficile da realizzare? Avevi in mente la conclusione della storia sin dall’inizio o si è materializzata nella tua mente in corso d’opera?
Ho sempre avuto la “svolta” finale (se così si può chiamare) completamente visualizzata nella mia testa, da quando avevo 19 anni. <*spoiler* un enorme palloncino che cade dal cielo con le fiamme>
La parte più difficile è stata rendere le cose scientificamente convincenti. Ho incontrato un ragazzo mentre scrivevo la storia, che è un ingegnere aerospaziale. Quando gli ho chiesto del suo lavoro, ha detto che preferiva non parlarne, dato che la maggior parte delle persone lo trova noioso. Ho detto “no, continua a parlare”. Mi ha aiutato molto con le mie ricerche e ora è mio marito.
Amelie, la protagonista della storia, è una brillante ragazza ma purtroppo è figlia del suo tempo. Cosa vorresti dire a tutte le ragazze che ancora oggi in molte (troppe) parti del mondo non hanno la possibilità di vivere libere di esprimersi?
Per favore, non abbiate paura di fallire. Le mie storie parlano spesso di fallimenti volontari. Alle donne dovrebbe essere permesso di lavorare, avere successo e combattere, ma meritiamo anche di sdraiarci e fare un pisolino. Amelie è una donna molto intelligente, ma cerca sempre di mettersi alla prova. Forse non ne abbiamo bisogno. Forse siamo ancora degni anche se non otteniamo cose straordinarie.
Te lo dobbiamo proprio dire, i rimandi alle sirene ci hanno fatto sognare. Possiamo sperare di rivederle, magari protagoniste, in tuo futuro lavoro?
Chissà? Adoro le sirene! Ma ho anche una fobia per le creature sottomarine, quindi…
Amelie decide di conquistare il cielo. Yudori, che ne pensi se ci andiamo a riprendere anche la terra e il mare?
Ahahahah! Preferirei di gran lunga lasciare in pace la terra e il mare. Prenderlo dagli uomini sì, ma non credo nemmeno che le donne abbiano trattato la natura molto bene.
Grazie come sempre, Yudori. Ti auguriamo una carriera lunga, costellata di successi e piena di viaggi in giro per l’Italia!