Internazionale rende disponibile gratuitamente online il fumetto di Zerocalcare su Ilaria Salis, antifascista detenuta in Ungheria da quasi un anno.
Negli ultimi giorni, hanno fatto scalpore le immagini di Ilaria Salis, 39enne italiana, attivista antifascista, da 11 mesi detenuta in Ungheria; nelle foto del processo la si vede portata in aula con mani e piedi legati, e praticamente al guinzaglio. Accusata di aver aggredito due persone durante una manifestazione neonazista, Salis è di fatto confinata in un carcere ungherese di massima sicurezza, di cui vengono denunciate le pessime condizioni, igieniche e non.
Nel fumetto In fondo al pozzo – Una storia di nazisti, di galera e di responsabilità, Zerocalcare prova a ricostruire i fatti: l’arresto l’11 febbraio 2023 (il Giorno dell’Onore, uno dei principali raduni neonazisti europei), l’accusa di aver aggredito due persone durante la manifestazione, la presunta vicinanza all’Hammerband, associazione a delinquere tedesca.
La storia a fumetti è stata pubblicata sul numero 1545 della rivista Internazionale, distribuito lo scorso 12 gennaio online e nelle edicole. Internazionale stesso ha poi deciso di renderla disponibile gratuitamente online, magari nella speranza di sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica italiane – che per 11 mesi hanno ignorato del tutto la vicenda.
Il fumettista di Rebibbia inquadra la vicenda nell’ambito politico-sociale ungherese, spiegando in dettaglio il perché dell’arresto e cosa stia rischiando la nostra connazionale; va inoltre a fondo nei fatti, provando a far emergere la natura politica del processo e la mancanza di effettivo riscontro per le accuse: Salis, infatti, non è stata fermata i fragranza di reato, ma a diverse ore dai presunti eventi; sta inoltre ricevendo un trattamento spropositato, se si considera che le due persone coinvolte avrebbero avuto solo qualche giorno di prognosi.
Per leggere il fumetto gratuitamente, basta cliccare qui
In una storia condivisa su Instagram il 2 febbraio scorso, Zerocalcare scrive:
«Molte cose ormai le sanno tutti e qualcuna è superata, ma lo condivido perché provava anche a speigare qualcosa sui suoi coimputati che ancora manca e pure a uscire da quell’empasse colpevole/innocente in cui mi pare si sia avvitata la discussione politica.»
E voi, che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!