Star Wars Day Special – Che la forza sia con voi! | Passione Arcade

Episodio speciale di Passione Arcade, interamente dedicato allo STAR WARS DAY! Questa settimana torniamo indietro nel tempo fino al 1983, anno in cui venne prodotto il primo cabinato dedicato alla Galassia Lontana Lontana… neanche a dirlo, la sua storia è STELLARE. Allacciate le cinture e inserite il gettone, questa è la rubrica che vi fa scoprire com’è nato il futuro

copertina passione arcade star wars

Ma che bello il mese di maggio, si alzano le temperature, sbocciano i fiori… ma soprattutto c’è lo Star Wars Day!
Non ho idea quanti di voi abbiano la passione del franchise nato in una Galassia Lontana Lontana, ma nel caso so che approfitterete del 4 di maggio (may the 4th be with you) per fare maratone dell’intera saga, attendere annunci su nuove serie, fare acquisti sfruttando le varie offerte presenti on-line o magari leggere un bell’articolo su MegaNerd.it che onori questa giornata in maniera adeguata.

Ed eccomi qui dunque, perché, oltre che essere appassionato di videogiochi sono anche un grande fan di Guerre Stellari e quindi quale miglior modo di festeggiare il 4 maggio se non quello di scrivere un bell’articolo per parlare del primo videogioco arcade della storia dedicato a Star Wars?

Iniziamo con il dire che originariamente il gioco di cui vi parlerò oggi, si sarebbe dovuto chiamare Warp Speed e non sarebbe stato dedicato alla famosa saga di George Lucas.
Il gioco sarebbe stato ambientato nello spazio e avrebbe visto il giocatore ingaggiare veri e propri combattimenti contro astronavi nemiche.

Tuttavia altri progetti vennero assegnati al programmatore Jed Margolin (l’ideatore del concept), di conseguenza il progetto venne messo da parte fino a quando Atari non acquistò i diritti per realizzare dei videogiochi tie-in su Star Wars.

SW_Arcade_Atari_flyer

Nasce il primo videogioco di Star Wars

A quel punto l’idea di Warp Speed calzava a pennello con il tema del nuovo IP e venne proposto subito alla dirigenza, che accolse di buon grado il fatto di avere già qualcosa su cui lavorare piuttosto che partire da zero, procedette quindi incaricando a capo del progetto Mike Hally.
L’idea di base viene adattata all’universo di Star Wars, ambientando il gioco nella fase finale di Episodio 4: Una Nuova Speranza, ovvero durante l’attacco alla Morte Nera, e facendo pilotare al giocatore il caccia X-Wing di Luke Skywalker.

Il gioco sarebbe stato un vettoriale a colori (ricordate Tempest?), e sarebbe stato suddiviso in 3 fasi.
Si sarebbe iniziato con l’avvicinamento alla Morte Nera, proseguendo poi con lo scontro con i caccia Tie sulla superfice della stazione spaziale e concludendo con la corsa nei canyon per raggiungere il canale di scarico, lanciare i siluri e distruggere definitivamente la Morte Nera.

Durante tutto lo sviluppo, che durò la bellezza di 18 mesi, George Lucas volle mantenere il “controllo creativo” del progetto, stilando una lista di cose che potevano e non potevano esserci o accadere all’interno del gioco.
Tra i vari punti, il fatto che non fosse possibile far esplodere il Tie advance di Darth Vader e neanche l’X-Wing pilotato dal giocatore, infatti una volta esaurita la barra degli scudi del giocatore, sullo schermo apparirà semplicemente la scritta game over senza esplosioni.

GL starwars

La visuale di gioco sarebbe stata in prima persona, lasciando comparire a schermo solo il muso del caccia e i quattro cannoni posti sulle ali.
Una importante feature inserita nel videogioco accolta con grande entusiasmo dai videogiocatori è stata senz’altro l’introduzione di alcune frasi campionate prese direttamente dal film come “Use the Force, Luke” (pronunciata dallo spirito di Obi Wan Kenobi), “Yahoo, you’re all clear kid!” (pronunciata da Han Solo).

Nonostante fosse stato molto impegnativo implementare questa funzione all’interno del gioco, lo scopo era quello di aumentarne la sensazione di immersività, cosa che culminò con la realizzazione del mobile.
Il progetto del cabinato venne affidato al designer Mike Jang che volle creare qualcosa di unico che ancora oggi, soprattutto nella sua versione cockpit, viene considerato un capolavoro di estetica, uno dei pochi esempi di prodotto videoludico creato su licenza all’altezza delle sue aspettative.

Il mobile doveva dare al giocatore la sensazione di essere dentro l’universo di Star Wars e questo venne reso possibile anche per mezzo di una cornice in plastica da apporre sullo schermo, più grande che nella versione senza seduta, modellata in maniera tale da ricreare i dettagli meccanici presenti sulle astronavi, nello specifico doveva richiamare alcuni dettagli presenti sul vano di carico del Millenium Falcon.
Dapprima venne creato un modello 1:1 prevalentemente in cartone, dopodiché venne realizzato un prototipo con grafiche provvisorie inserendo dettagli in plexiglass sullo schienale per dare la possibilità anche a chi non giocava di poter ammirare il gioco più da vicino.

control panel star wars

Inoltre una particolare attenzione venne data al controller, vero e proprio unico punto di contatto tra il gioco e il giocatore.
Durante le fasi di sviluppo fecero delle prove utilizzando una cloche simile a quella di un aereo (una barra verticale per capirci), ma ai focus group risultò troppo macchinosa da usare e poco intuitiva, quindi optarono per qualcosa di molto diverso.

Presero in prestito il modello di cloche utilizzato per il Bradley Tranier (potete leggere qui la sua storia) e lo adattarono alle loro esigenze creando la versione definitiva.
Una volta approvato il gioco ed il design del cabinato da parte della Lucasfilm era giunto il momento di mostrarlo a George Lucas in persona.
Venne quindi invitato nella sede centrale della Atari in California e BINGO, Lucas ne fu entusiasta!

Star Wars Longplay (Arcade) [4K]

Il gioco venne lanciato sul mercato nel Maggio del 1983, con un ottima accoglienza sia da parte dei gestori di sala giochi che del pubblico, si potrebbe quasi dire che i cabinati si vendevano da soli.
Insomma la Atari sfruttò molto bene l’utilizzo di questo IP, che contribuì a lasciare alle spalle un periodo economicamente disastroso (mi riferisco al crack del mercato dei videogiochi del 1982).

Star Wars vettoriale non fu l’unico videogioco prodotto dalla Atari a tema, uscirono in seguito anche Return of the Jedi e Empire strikes back, esattamente nell’ordine in cui ve li ho scritti (si non sono nell’ordine di uscita). Il secondo prova ad usare una nuova ricetta, utilizzando la grafica bitmap in isometrica e il terzo invece torna ad essere un vettoriale a colori molto simile al primo gioco.
Potrei concludere questo articolo augurandovi un buon Star Wars Day, ma chi è arrivato a leggere sin qui si merita un bonus, ovvero la storia che unisce Steven Spielgerg, George Lucas ed il cabinato upright di Guerre Stellari.  

10 Nostaglic Star Wars Arcade Games Guaranteed To Take You Back To 1983  (Ranked By How Good They Were)

Probabilmente molti sanno già del legame di amicizia che univa i due registi in passato, quindi non dovreste meravigliarvi nel sentire che Spielberg era solito far visita allo Skywalker Ranch di tanto in tanto.
Ecco, proprio nella tenuta di Lucas era presente un cabinato upright di Star Wars (chiamato così perché per giocare bisogna stare in piedi) e Spielberg era solito passarci diverso tempo giocandoci. Su quel cabinato alcuni programmatori fecero una modifica, inserendo un pulsante aggiuntivo sul quale era presente la scritta “force button”, la sua pressione attivava una mod che rallentava la velocità dei nemici rendendo di fatto il gioco molto più semplice.

Quando Spielberg si recò in africa per girare il secondo capitolo di Indiana Jones, chiese a George di potersi portare il cabinato sul set (gli piaceva davvero parecchio!).
Una volta rientrato in America e restituito il cabinato al legittimo proprietario ne ordinò subito uno alla Atari.
Sembra (perché non l’ho ancora chiesto direttamente a Spielberg) che quando gli arrivò il cabinato, Spielberg notò una certa difficolta nel giocarci, contattò direttamente Atari facendo notare la cosa e chiese del perché mancasse il pulsante della Forza.

Atari gli rispose che non esisteva nessun pulsante sul cabinato originale, ma che quello che aveva visto era stata una modifica realizzata apposta per George Lucas, insomma a Spielberg piaceva vincere facile!
Ecco, ora sì che posso salutarvi ricordandovi che io sono Mike e che mi troverete nuovamente tra queste pagine la prossima settimana con un nuovo articolo di Passione Arcade e mi raccomando… che lo sforzo sia con voi!

Rick Moranis reprises Spaceballs role on The Goldbergs - CNET

 

chiusura passione arcade
 


ArcadeMike_cup_frame

Arcade Mike

Instagram Meganerd
Io? sono Mike! cresciuto a pane e videogiochi non perdo occasione per infilare qualche monetina in un vecchio cabinato arcade facendomi rapire dalla storia che queste macchine sono ancora in grado di raccontare.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *