Harvey Dent/Due Facce è il secondo protagonista dell’antologia “Batman: Una Brutta Giornata“. La storia di Mariko Tamaki e Javier Fernandez pone l’accento sul retaggio del procuratore distrettuale di Gotham City, sulle sue possibilità di salvezza, sempre in bilico tra bene e male, amico di Bruce Wayne e nemico di Batman.
Il secondo numero dell’antologia “Batman: Una Brutta Giornata” ha per protagonista l’ex procuratore distrettuale e villain del Cavaliere Oscuro Harvey Dent/Due Facce. Dopo la prima storia dedicata all’Enigmista (qui la nostra recensione), cambia il team creativo: ad occuparsi di “Un Grande Uomini” sono Mariko Tamaki e Javier Fernandez.
La sceneggiatrice, la prima nella storia a guidare Detective Comics, recupera fin da subito alcuni elementi della propria gestione dando ai lettori un senso di continuity nell’attuale universo narrativo DC. La storia dedicata ad Harvey Dent mette in luce – e in ombra, come si addice al personaggio – la natura dicotomia, scissa eppure unica del villain.
Il procuratore che tanto ha combattuto per sconfiggere il crimine a Gotham è contemporaneamente un criminale efferato e senza pietà. In bilico tra la natura buona di Harvey e quella deviata di Due Facce, il protagonista di questo secondo capitolo vuole affermare il proprio retaggio nella storia, rimanere nella memoria e scrivere indelebilmente il proprio nome nella mente e negli occhi di Gotham.
Chi è davvero Harvey Dent? Chi è davvero Due Facce? Il procuratore? Il criminale? Una persona che può essere ancora salvata? Sono queste le domande che Tamaki pone al lettore attraverso Batman e le Batgirls e attraverso il villain stesso.
L’occasione per mostrare la propria vera natura arriva quando Harvey Dent riceve l’incarico dal Sindaco Nakano – il cui passato viene collegato abilmente a Due Facce dall’autrice – di contrastare il crimine della città con forza ed in maniera diretta. È la possibilità, per Dent, di tornare a fare qualcosa di buono, per mostrarsi ancora umano. È l’occasione, per Batman, di salvare un amico che gli ha chiesto aiuto per non perdere il controllo e portare a termine la missione.
Ma quando c’è Due Facce di mezzo, gli eventi si presentano sempre in coppia: Harvey Dent Sr. sta per andare in pensione e la sua festa è minacciata da una missiva anonima. Qualcuno vuole rovinare il momento e il “vecchio” non vuole proprio sentirne parlare di rinvii o posticipi. Con il nuovo incarico ed una figura sempre di prim’ordine a Gotham, il Dipartimento di Polizia di Gordon si mobilita e la Bat-Famiglia si infiltra al party.
La minaccia è pronta per essere disinnescata. A meno che non si presenti un risvolto, una sorpresa, un’altra faccia pronta a mostrarsi.
La trama imbastita da Mariko Tamaki per questo secondo capitolo di Batman: Una Brutta Giornata procede lineare su binari sicuri: a dir la verità, “Un Grande Uomini” soffre di una certa prevedibilità influenzata dalla natura stessa del villain (e probabilmente, in un’ottica più grande, dall’operazione stessa). Non sono sufficienti le discussioni tra i personaggi (Batman e Stephanie Brown) ad insinuare concretamente il dubbio nel lettore, il quale si trova di fronte ad una storia certamente godibile eppure in una certa misura, scontata. Manca il colpo di scena, il guizzo che possa ribaltare le aspettative del lettore e, di riflesso, di chi non ha fiducia in Harvey Dent.
Oppure, bisogna rassegnarsi definitivamente all’evidenza? Batman indaga non solo sul mistero della lettera, della minaccia ad Harvey Dent Sr. ma sulla stessa natura del suo ex-alleato ed ora nemico. La psiche dei Dent – padre e figlio, per rimarcare quella volontà di definirsi – è analizzata attraverso i dialoghi tra i due, dai quali si percepisce il carattere duro e testardo del vecchio Dent. Anche in questo secondo numero possiamo, infatti, osservare un rapporto difficile tra il padre e il protagonista che ne influenza il carattere: un pizzico di empatia verso il villain che non lo redime, in alcuna maniera, dai crimini commessi.
Javier Fernandez realizza delle tavole muscolari e dinamiche, ponendo efficace attenzione sulle espressioni dei personaggi coinvolti in questo thriller psicologico. Concede agli occhi dei lettori alcuni richiami tra una vignetta e l’altra a mo’ di indizi, quasi a rendere l’indagine interattiva. Sono poi i colori di Jordie Bellaire ad esaltare, ancora di più ed in ogni modo possibile, il comparto grafico.
La Brutta Giornata, in questo numero due,si sdoppia: l’incidente che ha portato Harvey a diventare Due Facce ha segnato il suo fisico e la sue mente – e probabilmente per sempre, la sua eredità -; l’ultimo crimine di cui si macchia lo rende irrecuperabile anche agli occhi di chi, in lui, ha sempre riposto un bagliore di speranza.
Allora chi è, veramente, Harvey Dent? Due Facce, di una stessa moneta.
Best Quote:
«Forse, se la tua maschera fosse incisa sul tuo volto, vedresti le cose come le vedo io.»