Naruto è stato, e continua ad essere, un punto fermo della storia del genere shōnen. Per l’anniversario della sua pubblicazione, noi di MegaNerd abbiamo deciso di ripercorrere la storia del ninja dal grande cuore, che continua ad appassionare milioni di lettori
Se si pensa al Giappone, una delle prime cose che ci balza alla mente è la figura del ninja. Queste figure, avvolte da un caratteristico alone di mistero, sono i protagonisti di diversi racconti popolari. In queste storie, la realtà storica si è fusa al mito: vediamo infatti che, nelle varie narrazioni, ai ninja sono attribuiti poteri soprannaturali come l’invisibilità o il controllo degli elementi. Ben presto, questi guerrieri sono usciti dal panorama letterario giapponese, divenendo protagonisti di film, videogame e manga.
Naruto, il manga shōnen scritto e disegnato da Masashi Kishimoto, ha dato nuova linfa all’immaginario che ruota intorno alla figura del ninja.
Serializzato sulle pagine di Weekly Shōnen Jump di Shūeisha per ben quindici anni senza interruzione, dall’ottobre del 1999 al novembre del 2014, per un totale di 700 capitoli poi raccolti in 72 tankōbon, Naruto è stato uno dei più grandi successi editoriali degli ultimi anni, con oltre 22 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
C’era una volta uno spirito malvagio dalle sembianze di una gigantesca Volpe a Nove Code. Con il solo movimento delle sue code, la Volpe poteva spianare montagne e provocare maremoti. Per far fronte a quello spirito, la gente invocò l’aiuto dei ninja. Uno solo di quei ninja, a costo della propria vita, riuscì a imprigionare lo spirito. Quel ninja era il Quarto Hokage.
Naruto è un ninja dodicenne con il sogno di divenire divenire Hokage, il guerriero più forte ed importante del villaggio. Il giovane ninja, cresciuto nel villaggio di Konoha (il Villaggio della Foglia), ha vissuto la sua infanzia nel segno dell’emarginazione, non riuscendo però mai a capirne il motivo. Lo scoprirà soltanto durante uno scontro con Mizuki, un ninja traditore: dentro di lui vive la Volpe a Nove Code, uno dei nove cercoteri (demoni sovrannaturali), che attaccò il suo villaggio. Dopo aver sconfitto Mizuki, Naruto viene ammesso all’accademia ninja ed inserito nel Gruppo Sette, del quale fanno parte anche Sasuke Uchiha e Sakura Haruno, guidato dal maestro Kakashi Hatake. Dopo varie avventure, Sasuke abbandona il villaggio per allenarsi con il perfido Orochimaru, al fine di ottenere il potere necessario per vendicare il suo clan ed uccidere suo fratello Itachi. Quest’ultimo ha infatti apparentemente sterminato il suo intero clan senza un chiaro movente.
Dopo aver fallito nel redimere Sasuke, Naruto decide di abbandonare il Villaggio della Foglia e di allenarsi con il maestro Jiraiya. Dopo circa due anni e mezzo, il giovane ninja fa ritorno a Konoha per riprendere il suo ruolo come membro del team Sette. L’Organizzazione Alba, che vuole catturare tutti i nove cercoteri, è alla ricerca di Naruto, che dovrà quindi affrontare alcuni suoi membri. Intanto Sasuke, con la morte di Itachi, scopre la verità dietro allo sterminio del clan Uchiha. Preso dall’odio e dalla vendetta, il giovane ninja traditore si unisce all’organizzazione Alba con lo scopo di distruggere il suo villaggio natale. Inizierà così per il protagonista e per i suoi amici un’avventura che li porterà ad affrontare minacce sempre più grandi. Riuscirà Naruto a difendere se stesso, il Villaggio della Foglia e tutto il mondo dei ninja?
Tutto nacque da un one-shot…
Naruto ha avuto origine Karakuri, ovvero una storia one-shot, con la quale Kishimoto ha vinto il premio Hot Step. Il mangaka era però in dubbio se portare avanti la storia, a causa dei molti combattimenti. Decise quindi di cambiare l’intreccio e, modifica dopo modifica, realizzò Naruto, un racconto autoconclusivo.
La storia, incentrata sulla magia, vede come protagonista una piccola volpe a nove code in grado di trasformarsi in giovane ragazzo biondo. Pubblicata su Akamaru Jump nell’estate del 1997 la storia ebbe un grande successo. Ciò spinse l’autore a trasformarla in una serie regolare, lasciando inalterati solo il titolo e il carattere del protagonista.
Naruto, pur essendo ambientato in un Giappone fantasy ed in un’epoca imprecisata, conserva solidi punti di contatto con la realtà.
Per la geografia del mondo che fa da sfondo alle avventure del giovane ninja, Kishimoto si ispirò principalmente alle impressioni che gli occidentali hanno del paese del Sol Levante e partì dal design del Villaggio della Foglia, ispirato al suo paese natale nelle prefettura di Okoyama. Inoltre, il mondo dei ninja è diviso in paesi governati dai daimyo, i signori territoriali del Giappone feudale, ed alcuni hanno un villaggio ninja che rappresenta la loro forza militare. Ogni villaggio è invece guidato da un kage, il ninja più forte di tutti, che impartisce gli ordini ed assegna le missioni ai ninja che sono a loro volta suddivisi in genin (ninja di basso livello), chunin (ninja di medio livello) e jonin (ninja di alto livello).
Non mancano poi riferimenti a religioni e filosofie orientali e al folklore giapponese. Pensiamo ai vari cercoteri per i quali Kishimoto si è ispirato alle creature soprannaturali delle leggende o dei racconti popolari. Le maschere ANBU, le squadre speciali, sono invece ispirate ai tengu, creature fantastiche dell’iconografia nipponica rappresentati con ali e lunghi nasi, mentre i tre ninja leggendari e le creature che evocano sono ispirati al racconto Jiraiya goketsu monogatari. Inoltre, il mangaka ha preso spunto da opere d’arte realmente esistenti come il Castello di iga-ueno, che oggi ospita uno dei musei ninja più importanti del Giappone, e il Monte Rushmore, a cui si è ispirato per il monte degli Hokage del villaggio della foglia.
Naruto – il punto focale di tutta l’opera
Il vero punto forte di Naruto sono i suoi personaggi, a partire dal protagonista che Masashi Kishimoto ha costruito su se stesso, passando per i comprimari, fino ai villan che incontreremo tra le tavole di questo capolavoro.
Naruto è un ragazzo vivace, ingenuo e stupido, sempre ottimista: tutte caratteristiche che lo accomunano a Son Goku, che ha ispirato molti dei protagonisti degli shōnen. A differenza del Saiyan però, il giovane ninja è profondamente segnato dalla sua infanzia solitaria. Vivendo emarginato nel villaggio, l’unico modo che ha per farsi notare è combinare guai. Chiassoso, impulsivo, avventato ed imprevedibile, Naruto riuscirà a combinare incredibili pasticci anche sul campo di battaglia, ma proprio questa sua stravaganza gli consentirà di cavarsela nel migliore dei modi. Con il tempo, il ninja riuscirà a farsi rispettare non solo dai suoi coetanei ma da tutto il Villaggio della Foglia grazie al suo coraggio e alla sua determinazione.
Con il proseguire della storia il protagonista diventerà sempre più forte, imparando a padroneggiare nuove tecniche in un continuo power up, ma il suo vero potere è l’empatia. L’essere cresciuto in solitudine e senza caprine il reale motivo lo porta a capire i tormenti dei suoi nemici, su tutti Gaara, con cui poi stringe una forte amicizia, e Pain. Grazie al suo carattere solare e alla sua purezza il ninja conquisterà il cuore di molte persone, stringendo molti rapporti di amicizia e fratellanza, riuscendo così a colmare il vuoto patito per tutta la sua infanzia.
Un successo straordinario
Naruto ha conquistato il cuore dei suoi lettori, difatti del fumetto esistono innumerevoli edizioni e ristampe. Non mancano poi gli spin-off ispirati ai personaggi del manga, come la serie comica Sasuke Uchiha no Sharingan den (La leggenda dello Sharingan di Sasuke Uchiha). Inoltre, a partire da maggio 2016 su Weekly Shōnen Jump viene seriliazzata Boruto: Naruto Next Generations. Scritta da Ukyō Kodachi e disegnata da Mikio Ikemoto (entrambi collaboratori di Kishimoto), il manga racconta tramite dei flashback la storia di Boruto, figlio di Naruto.
Ma la storia del giovane ninja ha ispirato anche due romanzi contenenti le illustrazioni di Masashi Kishimoto intitolati Naruto – Cuore di ragazzo, sangue di demone e Naruto – La leggenda dei ninja coraggiosi, quest’ultimo basato sul romanzo scritto da Jiraya nel manga. Ci sono poi altri sei romanzi che raccontano la vita di alcuni personaggi dopo la fine del manga, raccolti in una serie nota come Naruto Hiden.
Ma non solo romanzi. Ovviamente, del manga è stata fatta anche una trasposizione animata: l’anime approda in TV nel 2002 e la prima serie tv che si compone di ben 220 episodi racconta le vicende narrate nei primi 27 volumi. C’è stata poi Naruto: Shippuden, che prosegue la narrazione a partire dal volume 28.
Oltre all’anime sono stati prodotti ben 8 OAV e 11 film. I primi 9 sono autoconclusivi e ambientati parallelamente alla storia del manga, mentre gli ultimi due rientrano nella continuity di Naruto e fanno proseguire la narrazione.
Non mancano poi giochi di carte e videogame per varie piattaforme, prodotti per la maggior parte da Bandai, e uno spettacolo teatrale che ha debuttato il 21 marzo 2015 nell’Aiia Theater Tokyo.