Abbiamo visto Black Adam, il nuovo film targato DC così fortemente voluto da Dwayne “The Rock” Johnson. Sarà riuscito nell’impresa di rilanciare questo universo cinematografico? Scopriamolo insieme
Dwayne Johnson, per tutti The Rock, nella sua vita è sempre stato abituato a lottare. Lo ha fatto nel wrestling, ha continuato nel cinema, la più naturale evoluzione del ruolo che aveva in quel fantastico sport-spettacolo che gli ha insegnato anche come gestire un personaggio, come accattivarsi le simpatie del pubblico. Persino come incutere un certo timore.
Il tutto mentre continuava a lottare, senza sosta, contro nemici sempre più improbabili e fantasiosi, sul ring così come sul set.
Probabilmente la cosa che non si sarebbe mai aspettato, almeno in questa fase della sua carriera, era quella di lottare anche per rilanciare l’universo DC cinemamtografico. The Rock ha voluto, con tutte le sue forze, essere Black Adam. Sono quindici anni che cerca d’indossare il manto della prima persona scelta dal mago Shazam per diventare il campione degli oppressi. Warner ha accettato immediatamente il suo entusiasmo, ma dalla stretta di mano iniziale all’uscita nelle sale è passata una vita. Un periodo nel quale non solo Johnson non si è mai arreso, ma ha voluto assumere un ruolo sempre più centrale nella realizzazione del film: dapprima diventadone produttore, poi suggerendo piccoli accorgimenti che avrebbero reso questa pellicola un vero e proprio punto di (ri) partenza per un universo cinematografico che nell’ultimo decennio ha faticaco tantissimo a imporsi sul mercato.
Il progetto nato con Zack Snyder è naufragato prima del tempo e subito dopo si è tentato di virare verso altre strade, che hanno generato sempre più confusione negli spettatori. Eppure il DC Extended Universe è ancora vivo, The Rock lo sa e lo ha sempre saputo. Il suo potenziale è infinito, basta solo trovare le persone giuste e metterle al posto giusto.
E lui nel ruolo di Black Adam è assolutamente perfetto.
Ma andiamo con ordine: chi è questo personaggio che – almeno nel costume – sembra somigliare così tanto a Shazam, l’eroe interpretato qualche anno fa da Zachary Levy? Per rispondere a questa domanda dobbiamo tornare parecchio indientro nel tempo, per l’esattezza nel 2.600 a.C., nell’antico regno egiziano di Kahndaq, nazione il cui popolo era stato ridotto in schiavitù per volontà del Re, intenzionato a costruire la Corona di Sabbac, artefatto che permetteva di ottenere poteri demoniaci di incredibile potenza. Per realizzare questa corona, bisognava estrarre dal sottosuolo un portentoso minerale chiamato Eternium, l’unico sulla Terra a racchiudere quel tipo di energia necessaria per creare un’arma così potente. La popolazione era dunque ridotta ai lavori forzati: giorno e notte, uomini, donne e bambini dovevano scavare terra e roccia per trovare questo prezioso minerale. Una condizione inumana, alla quale solo un giovane ebbe il coraggio di opporsi, prima ai carcerieri e poi al terribile re: Teth-Adam, che riuscì a entrare in contatto con il consiglio dei Maghi che da sempre protegge il nostro Pianeta, i quali – vedendo la bontà del suo cuore – gli donarono poteri oltre ogni immaginazione. Per diventare il “Campione dell’Umanità” non doveva far altro che pronunciare una parola: “Shazam!”. Se pensate di aver già sentito questa storia, non sbagliate: si tratta infatti dello stesso potere che è stato donato a Billy Batson ai giorni nostri. Ma se quest’ultimo ha deciso di seguire la strada tracciata dai più grandi eroi della Terra, Teth-Adam seguì il sentiero della vendetta. Accecato dall’ira per il trattamento subito e desideroso di strappare quella maledetta corona dalla testa del re, il guerriero affrontò a testa bassa gli oppressori. La battaglia fu così tremenda che non uccise solo il perfido tiranno, ma provocò anche il sacrificio dell’eroe, che da quel momento in poi divenne un simbolo di speranza per le nuove generazioni.
Nel mondo odierno la situazione per il Kahndaq non è certo migliorata:: stavolta la nazione è occupata dai mercenari dell’associazione criminale Intergang, che schiaccia la popolazione con violenza e il terrore. Lo scopo? Cercare a tutti i costi la sopracitata Corona di Sabacc, ormai diventata leggendaria, per provare a imbrigliare il potere demoniaco e scatenarlo sul nostro mondo. Sanno che l’artefatto è ancora lì, sepolto da qualche parte nel luogo in cui si consumò l’ultima, grande battaglia di Teth-Adam. Anche la Dottoressa Adrianna (interpretata dalla bravissima Sarah Shahi) è alla ricerca della corona, ma per scopi diametralmente opposti: sa bene quale pericolo possa rappresentare per il mondo e non vuole che cada nelle mani di criminali senza scrupoli. Proprio nel momento in cui sembra averla trovata, ecco che dal sottosuolo riemerge l’antico guerriero, risvegliato proprio dalla donna. Il Kahndaq sta per avere nuovamente il suo eroe o ci troviamo di fronte a un dio in collera?
Il ritorno alla libertà di Teth-Adam non passerà certo inosservato: mentre il popolo del Kahndaq esulta per il ritorno del leggendario campione, dall’altro lato del mondo una preoccupata Amanda Waller (capo della Task Force X, deus ex machina della Suicide Squad), non è affatto contenta per il ritorno nel mondo dei vivi di questo personaggio. Lei la storia la conosce bene, sa che cinquemila anni fa Teth-Adam ha scatenato un’ondata di sangue e morte sul nostro Pianeta… e bisogna fermarlo prima che pensi di poterlo rifare nuovamente.
Per un’operazione del genere però non può certo fare affidamento su quei pazzi della Suicide Squad: ecco perché decide di contattare un team tutto nuovo (almeno per noi), che da quanto ci viene detto agisce già da moltissimo tempo: la Justice Society. Composta da Hawkman (Aldis Hodge), Dottor Fate (un grande Pierce Brosnan), Atom Smasher (Noah Centineo) e Cyclone (Quintessa Swyndell), quattro metaumani dalle incredibili abilità fisiche, elementali e mistiche.
Lo scontro tra il supergruppo e Black Adam è ovviamente inevitabile… e qui mi fermo, perché andare avanti con il racconto della trama vorrebbe dire rovinarvi la sorpresa e non sarebbe davvero il caso. Certo, non parliamo del miglior film di tutti i tempi di chissà quale rivelazione, però – al netto di una trama piuttosto scontata nella sua parte iniziale – la sensazione di trovarsi di fronte a un nuovo “numero uno” è forte, palpabile. Dwayne Johnson vorrebbe (e potrebbe) essere quello che Robert Downey Jr. è stato per il Marvel Cinematic Universe: l’alpha, il punto d’inizio.
Certo, qui ci troviamo di fronte a un universo già formato, con i suoi eroi piuttosto riconoscibili… ma che ha disperatamente bisogno di ripartire. E allora, in attesa del probabile soft-reboot che ci sarà con The Flash, Black Adam si carica sulle spalle il peso del mondo, per dimostrare che che forse – sotto sotto – un’idea per andare avanti c’è.
Le intenzioni del film e di chi l’ha realizzato sono dunque ottime… ma nello specifico, questa pellicola, com’è?
Partiamo dalla regia, elemento che mi ha incuriosito più di tutti: se non avessi letto i titoli di coda, avrei affermato con una certa sicurezza che dietro la macchina da presa ci fosse Zack Snyder. La fotografia è tipica dei suoi film, l’uso eccessivo dello slow-motion nelle scene d’azione anche (come a voler sottolineare l’epicità della battaglia), alcune inquadrature sembrano proprio le sue… ma invece è Jaume Collet-Serra, che ha già diretto The Rock in Jungle Cruise. Scelta stilistica curiosa, ma che comunque differenzia questo cinecomic da quelli targati Marvel Studios.
Il film è ben costruito e malgrado presenti parecchi personaggi, ognuno riesce ad avere il suo spazio vitale per emergere quanto basta: certo, su tutti svetta proprio il protagonista (e non sarebbe potuto essere altrimenti), ma vi garantisco che anche gli altri membri della Justice Society hanno i loro momenti. Ottima la caratterizzazione di Hawkman, magnifico il Dottor Fate di Pierce Brosnan, simpatici Atom Smasher e Cyclone. Come detto poco più in alto, ci viene fatto capire che questo gruppo è in giro da parecchio tempo… ma non riusciamo a sapere molto altro. E per il momento va bene così: c’è ovviamente la curiosità di saperne di più su questi personaggi, che siamo abbastanza convinti rivedremo quanto prima, ma sarebbe stato anche sbagliato mettere troppa carne al fuoco. Collet-Serra è invece riuscito a bilanciare tutto, sia i rapporti tra i personaggi che gli inevitabili momenti comici, dosati in modo intelligente per alleggerire il clima quando serve.
The Rock ce la mette tutta ed è lui, più di tutti a uscire vincitore: nel suo Black Adam ci mette passione, vena creativa e mestiere, plasmando il personaggio sulla sua personalità e regalando al pubblico un anti-eroe totalmente fuori dagli schemi, che riesce soprattutto a essere un punto di riferimento importante, nella finzione così come nella realtà. Le scene d’azione sono assolutamente spettacolari e ben coreografate, così come ogni battaglia che vedremo ingaggiare a Black Adam o alla Justice Society: in questo caso la regia è molto brava a mettere in scena quello che potremmo davvero definire uno spettacolo per gli occhi.
La nota dolente è la CGI: nonostante sia spesso ben fatta, in alcune parti, soprattutto sul finale del film, mostra qualche lacuna. Nulla che una visione d’insieme non possa aiutare a dimenticare, però era un elemento da perfezionare, probabilmente.
La trama, soprattutto all’inzio, appare fin troppo semplice: quante volte abbiamo visto il cattivo di turno alla ricerca di un manufatto/minerale magico che può conferire misteriosi e illimitati poteri? Quante volte abbiamo visto eroi scontrarsi prima di unirsi contro un nemico comune? Tante, troppe. Però qui la situazione è diversa: il film, così come Black Adam, ha una crescita costante, che ti accompagna fino al gran finale, lasciandoti soddisfatto e fiducioso per il futuro dell’universo DC. Si parte con la sensazione di film già visto, si prosegue divertendosi e si conclude soddisfatti.
Non è un capolavoro, ma uno di quei film che rivedrai sempre volentieri.
Ti pare poco?
Benvenuto, Black Adam.
Bentornato, DC Universe.
PS: non azzardatevi ad alzarvi dopo i titoli di coda.
Black Adam
Dwayne Johnson: Theo-Adam/Black Adam
Aldis Hodge: Carter Hall/Hawkman
Noah Centineo: Albert Rothstein/Atom Smasher
Sarah Shahi: Adrianna Tomaz/Isis
Quintessa Swindell: Maxine Hunkell/Cyclone
Pierce Brosnan: Kent Nelson / Dottor Fate
Marwan Kenzari: Ishmael Gregor / Sabbac